AMCO, l’Asset Management Company del Ministero dell’Economia e delle Finanze diretta da Marina Natale, ha recentemente approvato il Piano Strategico 2025 intitolato “made in AMCO”, che prevede, tra le altre cose, l’acquisto di nuovi portafogli per 7,5 miliardi di euro, bilanciati tra NPL (crediti deteriorati) e UTP (prestiti inadempienti probabili), oltre al lancio di nuovi progetti con partner strategici per affrontare i nuovi scenari del mercato.
Gli acquisti di nuovi portafogli saranno facilitati dalla partnership esclusiva vinta da AMCO ad inizio agosto insieme a Gardant (servicer principale di crediti deteriorati nel mercato italiano) per gestire gli UTP e gli NPL del gruppo BPER Banca.
Il piano prevede anche la creazione di fondi multi-originator per un valore totale di 1,5 miliardi di euro di asset in gestione, legati a specifici settori, aree geografiche o categorie di imprese in difficoltà. AMCO sta inoltre implementando la piattaforma GLAM (Guaranteed Loans Active Management), approvata dalla Commissione UE alla fine di agosto per la gestione dei crediti garantiti post Covid. Si stima che questa piattaforma contribuirà complessivamente con 11,1 miliardi, di cui 2,9 miliardi in gestione ad AMCO e 8,2 miliardi in gestione a Special Servicer entro il 2025.
I finanziamenti oggetto di cessione saranno quelli per i quali non è stata presentata richiesta di escussione della garanzia e altre linee di credito connesse agli stessi debitori, per le quali verranno emesse notes che potranno essere detenute dalle banche cedenti o collocate sul mercato presso investitori istituzionali. AMCO prevede inoltre un aumento degli asset in gestione a 38,2 miliardi nel 2025, ovvero 44,6 miliardi se si includono quelli relativi alla piattaforma GLAM in gestione agli Special Servicer.
Il mix di asset gestiti vedrà un incremento dei volumi gestiti in outsourcing dal 28% a fine 2022 al 40% a fine 2025. Anche per il tasso di recupero è previsto in aumento e, includendo gli incassi relativi alla piattaforma, dovrebbe passare dal 4,5% circa previsto per il 2022 al 7,2% nel 2025.
Le previsioni per AMCO sono di chiudere l’anno con 36,5 miliardi di AuM (Asset Under Management), leggermente in aumento rispetto ai 36,2 miliardi di fine settembre, con un mix di business composto per il 64% da sofferenze (NPL) e per il 36% da inadempienze probabili (UTP).
Questo dato riflette gli accordi di acquisto di crediti firmati nel terzo trimestre, che dovrebbero essere perfezionati entro fine anno con:
- il gruppo Intesa Sanpaolo per 1,4 miliardi di crediti leasing e 120 milioni single name;
- UnipolREC per 2,6 miliardi di NPL;
- MPS per 208 milioni di NPL garantiti.
Al netto delle operazioni in corso di perfezionamento, lo scorso 30 settembre gli asset in gestione ammontavano a circa 32 miliardi (59% sofferenze e 41% UTP), un volume che, a causa degli incassi e dell’evoluzione naturale del portafoglio, è leggermente inferiore ai 32,5 miliardi di fine 2021 .
Tra gli obiettivi che AMCO intende raggiungere nei prossimi tre anni troviamo:
- ricavi in crescita del 15,4% all’anno fino a 545 milioni di euro (307 milioni di euro nel 2021);
- l’ebitda in aumento del 12,4% all’anno fino a 297 milioni di euro (186 milioni di euro nel 2021);
- un margine ebitda oltre il 50% alla fine del periodo.
È prevista inoltre una solida generazione di cassa con un cash ebitda di 1 miliardo di euro nel 2025, ovvero il doppio del dato del 2021, supportato dall’andamento positivo degli incassi.
AMCO conferma quindi una struttura patrimoniale solida, con un rapporto CET1 al 38,5% a fine 2025 (37% a settembre 2022), ben superiore al livello minimo regolamentare, e un rapporto PFN/patrimonio netto al 2025 di 1,0 volte.
“La nostra ambizione è creare nuove opportunità di business attraverso soluzioni favorevoli a tutti gli stakeholder, condividendo con i nostri partner prospettiva e innovazione. Il percorso tracciato conferma il nostro DNA: integriamo i criteri ESG in tutta la catena del valore” le parole di Stefano Cappiello, presidente di AMCO.
Durante il prossimo triennio sono inoltre previste assunzioni al fine di gestire i nuovi flussi e per il set-up di GLAM. Per quanto riguarda gli obiettivi a sostegno della gestione sostenibile del credito, si prevede che almeno il 25% degli incassi degli NPL e almeno l’85% degli incassi degli UTP derivino da una gestione collaborativa e che le emissioni di gas serra derivanti dalle attività operative diminuiranno del 55% entro il 2025, in anticipo quindi rispetto alle scadenze normative.
AMCO si è inoltre impegnata a integrare la sostenibilità in tutta la sua catena del valore, settando obiettivi di gestione per tutte le sue linee di business, come quello di far sì che almeno il 50% degli incassi da PMI e privati provenga da una gestione collaborativa.
“Sostenibilità per AMCO significa accompagnare le aziende in un percorso di ripresa, con un approccio personalizzato e rispettoso del cliente, sempre orientato alla ricerca di soluzioni collaborative e sostenibili. La strategia di Sostenibilità di AMCO si basa su quattro pilastri, GSSE: Governance sostenibile, Sostenibilità del credito, Sviluppo del capitale umano, tutela dell’ambiente. Tutto ciò, perseguendo obiettivi di redditività per la società”, il commento di Marina Natale.