Amco ha acquisito nuovi crediti deteriorati in un momento di forte attività per gli intermediari finanziari nel settore Npl. La controllata del Tesoro guidata da Marina Natale ha infatti firmato un accordo con il gruppo Iccrea per acquisire esposizioni deteriorate. Il valore nominale ammonta a 390 milioni di euro: il 33% è classificato come unlikely to pay (Utp) mentre il 67% come sofferenze (Npl).
78 banche appartenenti al gruppo BCC Iccrea hanno partecipato al derisking cedendo due portafogli di sofferenze e Utp da circa 500 milioni di euro. Di questi, AMCO ha acquistato 390 milioni mentre il fondo UTP Italia (lanciato da Sagitta sgr, Intrum Italy e Zenith Service) ne ha acquisiti 105. Come riportato dal comunicato stampa di AMCO e Iccrea, l’operazione sarà completata entro il primo trimestre di quest’anno.
L’iniziativa è stata gestita dalla capogruppo BCC Banca Iccrea con l’aiuto dell’advisor Kpmg e dello studio legale Orrick Herrington & Sutcliffe. Quest’ultimo ha aiutato le banche partecipanti a definire i confini dei crediti da cedere e ha gestito il processo competitivo coinvolgendo una vasta schiera di importanti investitori invitati.
Acquisizione crediti deteriorati: l’operazione
Il portafoglio consiste principalmente in posizioni corporate legate a piccole e medie imprese. L’operazione è quindi il risultato di un processo competitivo che ha coinvolto vari operatori del mercato. Fa parte di un progetto più ampio di riduzione del rischio del gruppo BCC Iccrea e si completerà durante il primo trimestre dell’anno.
Il pacchetto di crediti deteriorati acquisito da AMCO è composto da Npl e Utp riguardanti principalmente PMI, sia garantiti sia non garantiti. È inoltre stato venduto al fondo UTP Italia, un portafoglio di 105 milioni di euro, rappresentato principalmente da Utp riguardanti famiglie e PMI.
Il modello è analogo a quello utilizzato in operazioni di pulizia che Iccrea ha intrapreso in passato. Tuttavia, la differenza è che in precedenza la parte di utp era limitata, mentre quest’anno potrebbe essere stata significativa. Un altro fattore innovativo è che la vendita non sarà supportata da una garanzia pubblica sulle cartolarizzazioni (Gacs).
I commenti di BCC Banca Iccrea
“L’operazione appena conclusa rappresenta un passaggio chiave nel percorso di derisking avviato con le BCC sin dalla costituzione del nostro Gruppo e porta la rischiosità degli attivi creditizi su livelli che ormai possiamo considerare non più problematici e di fatto allineati alle banche significative italiane, se si tiene conto anche dei prudenti presidi in termini di copertura a bilancio dei crediti deteriorati raggiunti a fine 2022. La strategia attivata nell’ultimo trimestre dello scorso anno di fatto anticipa gli obiettivi che ci eravamo dati nel piano NPE 2022-2024, dimostrando la capacità del gruppo di reagire, anche attraverso più articolate operazioni di derisking, di fronte al mutato contesto macroeconomico condizionato dal conflitto russo-ucraino e dall’andamento dell’inflazione che potrebbe portare tassi di decadimento peggiori rispetto alle previsioni dell’inizio dello scorso anno”, il commento di Mauro Pastore, direttore generale di BCC Banca Iccrea, ha dichiarato.
“Abbiamo concluso un’operazione davvero innovativa per le nostre banche, sia per aver strutturato un articolato processo competitivo, sia per aver lavorato contemporaneamente per la prima volta alla dismissione di diverse asset class (UTP e sofferenze) attraverso differenti forme tecniche di cessione. Pur in presenza di uno scenario di possibile peggioramento del default rate derivante dalla situazione macroeconomica contingente, grazie alle competenze consolidatesi nella gestione e dismissione di asset creditizi siamo fiduciosi di poter mantenere nel tempo i nostri indicatori di rischio creditizio sui livelli storicamente bassi raggiunti grazie all’intenso lavoro portato avanti in questi anni e perseguire al meglio anche i più sfidanti obiettivi che il gruppo vorrà darsi per mantenere i livelli di npe ratio netti allineati ai competitor nazionali” ha poi aggiunto il vicedirettore generale di BCC Banca Icrea, Pietro Galbiati.