Dopo un 2024 caratterizzato dal calo progressivo dei tassi di interesse, il mercato dei mutui 2025 si conferma vantaggioso per chi desidera acquistare un immobile o rinegoziare il proprio finanziamento. La politica monetaria espansiva della BCE ha ridotto il costo del denaro e, se il trend proseguirà, il 2025 potrebbe diventare un anno chiave per chi cerca condizioni di finanziamento più convenienti.
Ma quali sono le tendenze che guideranno il mercato dei mutui quest’anno? Conviene ancora scegliere il tasso fisso o è il momento di considerare il variabile? E quali opportunità emergono per chi desidera un mutuo green o una surroga? Analizziamo nel dettaglio il panorama attuale.
Mutui 2025: il trend dei tassi tra IRS e Euribor
L’inversione di tendenza è iniziata già a metà del 2024, ben prima che la BCE avviasse ufficialmente il taglio dei tassi di interesse. L’Euribor, indice di riferimento per i mutui a tasso variabile, è passato dal 3,93% di gennaio al 2,84% di dicembre, evidenziando una riduzione significativa che ha reso più accessibili le soluzioni variabili.
L’IRS, invece, che determina il costo dei mutui a tasso fisso, ha seguito un andamento più irregolare. Dopo una fase iniziale di rialzo, ha invertito la rotta in estate, chiudendo il 2024 al 2,22%. Questo scenario ha favorito un’impennata nelle richieste di mutui a tasso fisso, considerati ancora la scelta più sicura per chi vuole bloccare il proprio tasso di interesse nel lungo periodo.
Se la BCE continuerà a ridurre il costo del denaro nel 2025, potremmo assistere a un ulteriore calo dell’IRS, riequilibrando il rapporto tra fisso e variabile e ampliando le possibilità per i mutuatari.
Mutui a tasso fisso o variabile? Qual è la scelta migliore nel 2025?
L’evoluzione dei tassi ha portato a una riduzione del costo del denaro, con effetti più marcati sul tasso variabile, che nel 2024 è passato dal 4,94% al 3,93%. Questo calo di oltre un punto percentuale ha riacceso l’interesse per questa formula, che potrebbe tornare ad essere un’opzione più competitiva nel medio termine.
Tuttavia, il tasso fisso continua a essere il più richiesto. A fine 2024, il suo valore medio è sceso al 2,75%, riducendo il differenziale con il variabile. Questo spiega perché ben il 99,5% delle nuove richieste di mutuo nel quarto trimestre abbia riguardato finanziamenti a tasso fisso.
Nel 2025, la scelta tra fisso e variabile dipenderà dall’evoluzione dei tassi: se il costo del denaro continuerà a diminuire, il variabile potrebbe tornare interessante per chi è disposto a tollerare un certo grado di incertezza. Al contrario, chi cerca stabilità nel lungo periodo potrebbe ancora preferire il tasso fisso, soprattutto considerando che le attuali condizioni restano storicamente favorevoli.
Mutui green e surroghe: due trend da monitorare
Oltre alla riduzione dei tassi, un’altra tendenza che sta emergendo con forza è la crescita dei mutui green, ovvero i finanziamenti destinati all’acquisto di immobili con alta efficienza energetica o alle ristrutturazioni orientate al risparmio energetico.
Nel 2024, il tasso medio per questi mutui si è attestato al 2,49%, risultando più conveniente rispetto ai mutui tradizionali (2,85%). Questo dimostra come il mercato stia già anticipando l’impatto delle normative europee sulle “Case Green”, premiando chi investe in abitazioni più sostenibili.
Parallelamente, il segmento delle surroghe ha registrato una forte crescita: nel quarto trimestre del 2024, il 35,8% delle richieste totali ha riguardato la rinegoziazione di mutui esistenti, contro il 22,6% dell’anno precedente. Con il proseguimento della politica monetaria espansiva, il 2025 potrebbe essere un altro anno d’oro per chi desidera trasferire il proprio mutuo e ottenere condizioni più vantaggiose.
Cosa aspettarsi per il futuro dei mutui nel 2025?
Le prospettive per il 2025 restano estremamente positive per chi desidera accendere un mutuo o migliorare le condizioni di un finanziamento esistente. L’allentamento monetario della BCE potrebbe portare a ulteriori riduzioni dei tassi, rendendo l’acquisto di immobili ancora più accessibile.
Con una crescente attenzione all’efficienza energetica, un’espansione delle offerte di mutui green e un mercato sempre più competitivo tra gli istituti di credito, il 2025 si prospetta come un anno strategico per chi vuole investire nel settore immobiliare.
Per questo motivo, valutare attentamente le diverse opzioni disponibili e confrontare le offerte diventa fondamentale per ottenere un mutuo vantaggioso e sostenibile nel lungo termine.