Il mercato immobiliare è al centro di una trasformazione profonda, tra nuove esigenze abitative, rivoluzioni tecnologiche e la crescente necessità di soluzioni sostenibili. REFUTURE 2025: Abitare il Futuro, tenutosi ieri alla Camera dei Deputati, ha riunito istituzioni e professionisti del Real Estate per tracciare la rotta del settore nei prossimi anni. La parola d’ordine? Adattarsi al cambiamento. Possedere una casa non è più l’unica opzione, mentre locazione, rigenerazione urbana e qualità della vita diventano le nuove leve strategiche per investitori e operatori del settore.

Anche ImmoBillion ha preso parte all’incontro, seguendo con interesse il dibattito e ascoltando interventi di esperti e rappresentanti istituzionali sulle sfide e le opportunità del mercato immobiliare. L’evento ha messo in evidenza come l’abitare non sia più un concetto statico, ma in continua evoluzione, trainato da nuovi modelli di residenzialità e dall’innovazione tecnologica.
Superare il modello tradizionale di proprietà
Per decenni, la proprietà immobiliare è stata la colonna portante delle politiche abitative italiane. Tuttavia, questa visione mostra oggi i suoi limiti. Pino Bicchielli, Vicepresidente del Gruppo parlamentare Noi Moderati, ha sottolineato la necessità di un approccio più moderno, che renda la locazione un’alternativa concreta e sicura, eliminando la burocrazia e le incertezze che frenano il mercato.
“Per decenni – ha sottolineato – abbiamo costruito nel nostro Paese politiche che hanno sempre più privilegiato la proprietà immobiliare come soluzione unica e invece oggi questa strategia ha dimostrato tutti i suoi limiti. Dobbiamo affrontare la questione della locazione con una visione nuova con una visione moderna con una visione sostenibile. Non possiamo permettere che chi vuole affittare casa trovi di fronte a sé solo incertezze e tantissime burocrazia e non possiamo lasciare che intere città si svuotino di residenti”.
Mercato immobiliare in trasformazione: il ruolo della tecnologia e della qualità della vita
Il Real Estate non può più essere considerato un comparto statico. Andrea Napoli, CEO di Locare, ha evidenziato come la casa oggi rifletta i cambiamenti della società, tra nuove esigenze di mobilità e l’impulso della tecnologia. Oltre il 60% degli under 35 vive ancora con i genitori, segno che i vecchi modelli abitativi non rispondono più alle necessità delle nuove generazioni.
“Siamo pronti a governare questa transizione o resteremo ancora ancorati a quei vecchi modelli che non rispondono più alla realtà delle cose? Siamo pronti oggi ad accettare che il mercato immobiliare non è più quello di 10 o di 20 anni fa? Siamo pronti a comprendere che il futuro dell’abitare non è fatto solo di compravendite ma di qualità della vita di tecnologia e di nuove forme di residenzialità oppure continueremo a fare come abbiamo sempre fatto cioè trattare la casa come un oggetto statico quando invece oggi è diventata il riflesso di una società in continua evoluzione?
Partiamo dai dati guardiamo ai dati per capire dove stiamo andando e la realtà dei fatti ci dice una cosa fondamentale che le nuove generazioni hanno un rapporto con la casa che è completamente diverso da quello a cui eravamo abituati noi ed i nostri genitori e abbiamo un dato devastante: oggi oltre il 60% degli under 35 vive ancora in casa con i genitori”.
Rigenerazione urbana: una strategia per città più vivibili e sostenibili
L’urbanizzazione sta espellendo residenti e lavoratori dalle città, mentre la domanda di alloggi cresce. Maurizio Lupi, Presidente di Noi Moderati, ha ribadito che la soluzione non è un’espansione edilizia senza freni, ma una rigenerazione urbana intelligente. Demolire e ricostruire, riqualificare il patrimonio esistente e attrarre investimenti privati sono le strategie già adottate con successo in altri Paesi per garantire città più vive e sostenibili.
La politica – ha detto – deve offrire una visione chiara e di lungo periodo soprattutto su un tema cruciale come l’abitazione, che non può essere ridotto a una questione ideologica o limitato alla sola edilizia popolare. Non siamo in un regime statalista e dovremmo allontanarci da questa logica, puntando invece su un modello di economia sociale di mercato in cui la ricchezza generata attira investimenti e garantisce città vive e attrattive. Oggi, molte città rischiano di espellere residenti e lavoratori, mentre la domanda di alloggi cresce e le esigenze abitative cambiano. Tuttavia, senza capitale, nessun progetto può realizzarsi. Se il territorio non può essere ulteriormente consumato, la soluzione sta nella rigenerazione urbana: demolizione e ricostruzione, un approccio già adottato con successo in altri Paesi per garantire maggiore flessibilità e rispondere alla necessità di nuove abitazioni”.
Conclusione: il futuro del mercato immobiliare
Il futuro del settore immobiliare si gioca sulla capacità di adattarsi a un mondo che cambia rapidamente. Investire in tecnologia, ripensare il concetto di casa e puntare su riqualificazione e locazione sono i passi fondamentali per un Real Estate più dinamico e orientato al futuro.