In Italia, sembra non esserci tregua per i cittadini e i loro conti correnti. La crisi economica e l’inflazione stanno mettendo a dura prova le famiglie, ma non è tutto qui. L’Agenzia delle Entrate ha infatti deciso di intensificare i controlli e le sanzioni, colpendo chiunque si discosti anche minimamente dalle regole.
L’ennesimo gradino di una situazione già fuori controllo con prezzi alle stelle e famiglie che faticano a far quadrare i conti, esaurendo i loro risparmi. L’inflazione non fa che peggiorare la situazione, rendendo sempre più difficile arrivare a fine mese. Inoltre, la diminuzione del potere di acquisto dei cittadini ha un effetto drammatico sui nostri carrelli della spesa, sempre più vuoti nonostante le spese sostenute. Questa situazione è molto preoccupante e, purtroppo, le previsioni future non sono positive: si prevedono tempi difficili e oscuri, senza alcun segnale di miglioramento.
Ed è proprio in questo contesto che si inserisce il piano del Governo per dare battaglia all’evasione fiscale.
La combinazione delle banche dati del Fisco per individuare i soggetti a rischio evasione è ultimata, e sembra che questa volta ci sia la svolta. Dopo due anni di attesa, l’arma finale contro l’evasione è pronta per essere utilizzata, nonostante gli ostacoli posti dal garante della Privacy sull’utilizzo di un gran numero di banche dati in possesso dell’Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza.
Durante l’ultimo consiglio dei ministri, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Roberto Garofoli, ha fatto il punto sull’attuazione del Pnrr, esaminando ogni ministero. Nel presentare gli obiettivi per fine giugno del ministero dell’Economia, Garofoli ha annunciato che è stato trasmesso al Garante per la privacy lo schema di decreto ministeriale per la pseudo-anonimizzazione dei dati dell’Agenzia delle Entrate, al fine di ottenere il parere richiesto. In questo modo, il governo potrebbe onorare l’impegno con l’Unione Europea di incrementare del 15% l’invio di lettere di conformità ai contribuenti, allo scopo di incentivare il rispetto spontaneo delle norme fiscali. In pratica, si tratta di lettere in cui l’Agenzia delle Entrate contesta al contribuente di non aver completamente adempiuto ai propri obblighi tributari e lo sollecita a pagare il dovuto prima di avviare un’indagine formale.
Tuttavia, il parere del garante è il passaggio finale per far partire i controlli a luglio, quindi il governo sta spingendo per una rapida approvazione entro giugno.
Lo strumento che verrà utilizzato per combattere l’evasione fiscale in Italia è l’anonimometro. Ma come funziona? L’anonimometro utilizzerà il database “Anagrafe dei Conti Correnti”, contenente informazioni sui conti correnti bancari dei contribuenti, per individuare potenziali evasori fiscali. L’algoritmo del tool sarà assistito da intervento umano per proteggere la privacy dei contribuenti. Questo nuovo strumento fa parte di una strategia per prevenire l’evasione fiscale e identifica soggetti ad alto rischio di evasione fiscale. L’Agenzia delle Entrate spera di risparmiare sui costi delle verifiche fiscali regolari per i contribuenti a basso rischio.
L’Agenzia delle Entrate utilizzerà il registro delle relazioni finanziarie per monitorare i conti bancari degli individui e individuare potenziali evasori fiscali. Le banche e altri istituti finanziari dovranno, dal canto loro, inviare periodicamente all’agenzia informazioni sui conti bancari dei loro clienti attraverso un sistema elettronico. Le informazioni condivise includeranno le transazioni bancarie, come redditi, addebiti, crediti e prelievi in contanti. Il sistema consentirà all’agenzia di determinare se i redditi dichiarati nella dichiarazione dei redditi del contribuente corrispondono alle spese sostenute. Il reddito non dichiarato o non fatturato è anche un campanello d’allarme.