In Italia, i crediti deteriorati o non performing loans (NPLs) si riferiscono a esposizioni verso soggetti che, a causa di difficoltà economiche, non sono in grado di onorare i propri debiti e, come noto, rappresentano un problema significativo per il sistema bancario. La crisi economica degli ultimi anni ha contribuito infatti ad aumentare il numero di NPLs. Ma non solo. Anche la crisi del debito sovrano italiano e il crollo del mercato dei mutui subprime hanno giocato un ruolo fondamentale.
La Banca d’Italia ritiene che i NPLs siano gestibili per le singole istituzioni bancarie e, di conseguenza, non rappresentano un’emergenza per l’intero sistema bancario italiano. Ciò nonostante, la concentrazione di crediti deteriorati in alcune regioni italiane, come il Nord-est, continua a rappresentare una sfida per il settore bancario del paese.
Il settore del recupero dei crediti in sofferenza si sta sempre più orientando verso la specializzazione degli operatori. Una scelta che, considerando la vasta quantità di crediti deteriorati presenti sul mercato e le diverse tipologie di tali crediti, si dimostra strategica.
In effetti, i crediti deteriorati sono molto eterogenei e, per questo, richiedono:
- una suddivisione delle posizioni in base alle loro caratteristiche distintive;
- un’attenzione sempre maggiore a livello professionale da parte degli operatori.
A maggior ragione alla luce del fatto che si prevede un aumento dei NPL/UTP dovuto alle crisi che hanno caratterizzato gli ultimi anni.
A delineare il settore è stata in primis la crisi del 2008. Le banche italiane si sono trovate a gestire un ammontare di crediti deteriorati di circa 50 miliardi di euro, aumentato a circa 500-600 miliardi di euro nel corso degli anni successivi (considerando che il PIL del paese è di circa 2000 miliardi di euro).
Nel periodo tra il 2008 e il 2020, i mercati hanno cercato costantemente di risolvere il problema crescente dei NPL sui bilanci delle banche.
Negli ultimi anni, si è verificata una situazione sempre più critica, rendendo necessario l’utilizzo di società veicolo per le cartolarizzazioni. Ma non solo; sono stati coinvolti investitori qualificati e fondi esteri per l’acquisto e la gestione di grandi portafogli di crediti.
A peggiorare ulteriormente la situazione ci ha pensato la pandemia del 2020. In due anni ha ulteriormente peggiorato la situazione, portando alla crisi di numerose realtà manifatturiere e imprese di vari settori. A pagarne le conseguenze maggiori sono state in particolare l’industria del turismo – come ristoranti e hotel – nonché le famiglie con il mutuo. Inoltre, la crisi ucraina e l’aumento del costo dell’energia hanno contribuito a questa situazione critica.
E se è vero che piove sempre sul bagnato, la crisi successiva non si è fatta attendere. Questa volta al centro della scena il rialzo dei tassi di interesse, una vera e propria piaga per coloro che hanno un mutuo in corso.
In genere ogni crisi raggiunge il suo picco e si risolve in circa due anni. Questo potrebbe significare che, nel prossimo futuro, potremmo assistere all’aumento dei crediti deteriorati a causa degli effetti negativi delle crisi ripetute.
Il processo di cessione dei crediti dalle banche ai veicoli per la loro vendita rischia di subire un’interruzione dovuta all’aumento dei crediti inesigibili. Le ipotesi formulate in precedenza, ormai obsolete, potrebbero non essere più applicabili e i business plan dovranno essere modificati per adeguarsi alla nuova realtà. Inoltre, sarà necessario adottare un nuovo approccio per il recupero di questi crediti.
Attualmente, le istituzioni finanziarie e i servicer che hanno investito in modo significativo in NPL si trovano a gestire una vasta gamma di attività. Queste includono sia immobili adibiti a diverse destinazioni (residenziali, industriali, ecc.), sia complessi progetti da sviluppare. Inoltre, tali attività possono includere aziende che, con l’opportuno supporto, possono essere recuperate. Pertanto, è essenziale adottare una rigorosa segmentazione del portafoglio, poiché le competenze richieste richiedono una vasta expertise.
Finora, non sono emersi operatori altamente specializzati capaci di affrontare la situazione complessiva, poiché non c’è stato né il tempo né lo spazio per farlo. Tuttavia, con la prospettiva di dover gestire una grande quantità di crediti deteriorati, il mercato dovrà fare uno sforzo maggiore, in termini di clusterizzazione dei crediti e miglioramento delle professionalità del settore.
È importante notare che attualmente molti settori stanno subendo importanti trasformazioni. Un esempio è il mercato immobiliare, a cui MyCredit dedica da tempo la propria attenzione. In questo ambito si stanno verificando diverse sollecitazioni, come la difficoltà di accesso al credito che rallenta l’ottenimento di mutui, insieme alle nuove direttive europee che mirano a migliorare la classe energetica degli edifici entro il 2030. Questi fattori stanno contribuendo a una crescente consapevolezza da parte del mercato e degli acquirenti, che ora valutano il valore degli immobili sulla base di una serie di fattori, tra cui le prestazioni energetiche, le emissioni e l’aderenza ai nuovi bisogni dell’abitare e del lavoro.
Tutte le dinamiche menzionate hanno effetti significativi non solo sul mercato immobiliare, ma anche sui valori degli asset. Ciò richiederà un adeguamento dei portafogli, che potrebbe comportare una revisione dei prezzi al ribasso per alcune categorie di immobili che diventeranno più difficilmente liquidabili. Da notare che molti dei crediti deteriorati non appartengono alle categorie primarie, il che comporta la necessità di rivedere i business plan per renderli adatti alla necessità di repricing.
Nonostante le sfide presenti, il settore immobiliare continua ad essere un’opzione di investimento altamente vantaggiosa. Tuttavia, la natura complessa del settore richiede una specializzazione accurata e la capacità di stabilire partnership strategiche per suddividere il portafoglio e creare joint venture per la vendita di immobili in costruzione.
Gli investitori che si adeguano a queste esigenze avranno maggiori probabilità di successo nei prossimi anni, mentre coloro che non lo fanno potrebbero incontrare difficoltà, date le ingenti somme in gioco.