Il business di Officine CST, servicer e piattaforma di investimento con Cerberus Capital Management come azionista principale, sta continuando a crescere. La divisione degli investimenti, rafforzata nel corso del 2022, ha permesso di acquistare crediti deteriorati (Npl) per un valore di 90 milioni di euro. Tre volte in più rispetto all’anno precedente.
La società opera come investitore qualificato in SPV dal 2018 e negli ultimi cinque anni ha continuato a crescere. Ad oggi, il totale dei crediti tra “in bonis” e “distressed” è di 190 milioni di euro, su un valore lordo di oltre 800 milioni.
Questo aumento di dimensioni colloca Officine CST tra i maggiori operatori italiani nel distressed credit.
Il 2022 è stato caratterizzato da 14 transazioni e la creazione di altri due veicoli di investimento, con l’entrata di nuovi co-investitori bancari. In crescita anche il volume degli introiti da investimenti diretti che ha superato i 45 milioni, con un aumento del 30% rispetto al 2021.
Anche l’intermediazione sulle piattaforme fintech di crediti commerciali, dove operano investitori esterni su crediti che stanno performando bene. Nel corso del 2022 ha infatti superato i 150 milioni di euro.
Ricordiamo che nel 2020, la società ha acquistato attraverso veicoli di cartolarizzazione 160 milioni di euro di Npl. In particolar modo verso le pubbliche amministrazioni, procedure concorsuali e altri crediti commerciali. Inoltre, ha gestito oltre 200 milioni di fatture commerciali emesse da PMI tramite le sue piattaforme fintech.
Tra i clienti di Officine troviamo alcune delle maggiori utilities, Telco e istituzioni finanziarie italiane. Ma anche molte PMI, soprattutto tra i fornitori della pubblica amministrazione, dove diventa sempre più complesso trovare soluzioni nel sistema bancario tradizionale.“La crisi energetica, l’inflazione e l’aumento dei tassi operato delle Banche Centrali hanno radicalmente mutato lo scenario di mercato. Officine CST si è confermata un’azienda a-ciclica, che sa trovare opportunità anche nei momenti più complessi. Vediamo un contesto interessante nel nostro business nei prossimi mesi e abbiamo le capacità per coglierlo al meglio, come abbiamo dimostrato nel 2022”, il commento di Paolo Gesa, ceo di Officine CST.