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I mutui green sono una forma di finanziamento immobiliare sempre più popolare tra coloro che desiderano ridurre l’impatto ambientale delle proprie abitazioni. Si tratta quindi di prestiti concessi per l’acquisto di una casa che rispetta determinati standard di efficienza energetica e sostenibilità ambientale (immobili in classe energetica A o B) oppure per effettuare lavori di ristrutturazione che consentano di migliorare di non meno del 30% le prestazioni energetiche dell’edificio. Questo tipo di mutuo ha un doppio vantaggio:
- da un lato aiuta i proprietari di casa a risparmiare sui costi energetici a lungo termine;
- dall’altro rappresenta un modo per contribuire alla riduzione dell’impronta di carbonio e dell’inquinamento ambientale.
Un modo, quindi, per adeguarsi alla recente normativa europea sulle case green che, ricordiamo, impone che gli immobili residenziali raggiungano la classe energetica E entro il 2030 e la classe energetica D entro il 2033.
A questo riguardo, l’Osservatorio Mutui di MutuiOnline.it ha raccolto informazioni sulle caratteristiche e l’evoluzione dei mutui green in relazione al quadro normativo immobiliare. A causa della direttiva europea sui consumi energetici degli immobili, molte famiglie dovranno effettuare lavori di miglioramento della resa energetica di almeno due classi entro i prossimi anni.
Direttiva europea sull’efficientamento energetico
Piuttosto che come una minaccia incombente, la nuova direttiva Epbd (Energy performance of building directive) dovrebbe essere vista come un’opportunità per migliorare il valore degli immobili e ridurre i consumi in modo strutturale. Tuttavia, questo sarà possibile solo se ci sarà una certa stabilità degli incentivi pubblici.
La direttiva impone agli immobili residenziali di raggiungere almeno la classe E entro il 2027, per poi passare alla classe D entro il 2030. Un obiettivo tutt’altro che facile da raggiungere, soprattutto in Italia, dove oltre il 60% degli edifici è stato costruito prima degli anni Settanta e rientra ancora nelle classi F o G. La misura riguarderà quindi circa 1,8 milioni di edifici, sui 15 milioni totali del settore residenziale. Di conseguenza, programmare in anticipo gli interventi potrebbe evitare il rischio di congestione delle scadenze e l’aumento dei prezzi dei materiali. Eviterebbe quindi di trovarsi nella stessa situazione del Superbonus.
Mutui green, un’alternativa al mutuo tradizionale
Per coloro che non dispongono delle somme necessarie, i mutui green rappresentano un’alternativa interessante. Questo perché seguono una tendenza evolutiva simile a quella del mercato in generale, offrendo costi generalmente più bassi per i mutuatari. Secondo l’Osservatorio Mutui Green di MutuiOnline.it, nel mese di aprile 2023, l’89,4% delle richieste di mutui è stato a tasso fisso, rispetto al 48% del quarto trimestre del 2022. Allo stesso tempo, la percentuale di richieste di mutuo a tasso variabile si è dimezzata al 10%. Si è inoltre registrata un’inversione di tendenza nella durata media (tornata a 26 anni dai 27 del trimestre precedente) e nell’ammontare richiesto. Dopo, infatti, sei trimestri consecutivi di discesa vi è stato un aumento, attestandosi a 169.052 euro.
Tuttavia, l’accessibilità del mutuo green è limitata a coloro che dispongono già di liquidità, come dimostra il loan to value, che si è fermato al 63,5% ad aprile 2023 (4,1 punti percentuali in meno rispetto al trimestre precedente).
I vantaggi di una ristrutturazione grazie ai mutui green
Fino ad ora abbiamo illustrato le caratteristiche dei mutui “green”, ovvero quei finanziamenti per i lavori di ristrutturazione finalizzati all’efficientamento energetico dell’immobile. La domanda che spesso sorge è: quali benefici si possono ottenere da questi interventi? Secondo l’Osservatorio Rebuild 2023, il passaggio dalla classe G alla classe A può aumentare il valore dell’immobile fino al 40%, anche se è difficile raggiungere questo risultato senza una ristrutturazione completa. Tuttavia, anche un miglioramento di due o tre classi può incidere positivamente sul valore dell’abitazione e portare a notevoli risparmi in bolletta Questo perché un’abitazione in classe A può consumare fino a dieci volte meno di una in classe G.
In altre parole, se stai pensando di investire nella tua casa, devi considerare attentamente i costi e i benefici che ti aspetti di ottenere. Seppur in maniera ridotta rispetto al passato, ci sono ancora incentivi e agevolazioni a disposizione, come il Superbonus, il bonus facciate, l’Ecobonus e le classiche detrazioni per le ristrutturazioni, che potrebbero rendere l’investimento ancora più conveniente.
Inoltre scegliere un mutuo green non solo significa risparmiare sulla bolletta energetica, ma anche fare la propria parte per un futuro più sostenibile.