L’aumento dei tassi di interesse da parte della Bce (Banca Centrale Europea) è uno dei temi caldi dell’economia europea e mondiale. Negli ultimi anni, la Bce ha mantenuto i tassi di interesse a livelli estremamente bassi per stimolare la crescita economica e combattere la deflazione. Tuttavia, con l’attuale situazione, caratterizzata da una crescita costante dell’inflazione, la Bce ha deciso di iniziare ad aumentare gradualmente i tassi di interesse. Una crescita che, ad oggi, non si è ancora tuttavia arrestata. Questo ha importanti implicazioni per i mutui, i prestiti bancari, il valore dell’euro e altri aspetti dell’economia europea.
Gli aumenti dei tassi di interesse “si stanno trasmettendo con forza alle condizioni di finanziamento delle imprese e delle famiglie, come si evince dall’aumento dei tassi di prestito e dal calo dei volumi di credito. Allo stesso tempo, cominciano a manifestarsi tutti gli effetti delle misure di politica monetaria”. Sono le parole della presidente della Bce, Christine Lagarde in audizione alla commissione economica del Parlamento Ue e riportate da Milano Finanza.
“Le decisioni future garantiranno che i tassi siano portati a livelli sufficientemente restrittivi per ottenere un tempestivo ritorno dell’inflazione all’obiettivo di medio termine del 2% e saranno mantenuti a tali livelli per tutto il tempo necessario”, ha aggiunto Langarde. “Continueremo a seguire un approccio dipendente dai dati per determinare il livello e la durata appropriati della restrizione. In particolare, le decisioni sui tassi continueranno a basarsi sulla valutazione delle prospettive di inflazione alla luce dei dati economici e finanziari in arrivo, della dinamica dell’inflazione sottostante e della forza della trasmissione della politica monetaria”.
Per quanto riguarda l’andamento dell’inflazione, la presidente della Bce, Christine Lagarde, ritiene che “gli indicatori delle pressioni inflazionistiche sottostanti rimangono elevati. Sebbene alcuni mostrino segni di moderazione, non vi sono chiare indicazioni che l’inflazione sottostante abbia raggiunto il picco”.