Hai commesso un piccolo abuso edilizio e sei stato scoperto dalle autorità? Non disperare, perché adesso hai l’opportunità di metterti in regola senza spendere un centesimo! Grazie al condono edilizio, puoi ottenere una tolleranza automatica senza dover pagare alcuna penale. Non perdere questa occasione unica per regolarizzare la tua situazione edilizia!
Solitamente, un’infrazione edilizia non è un fatto che si possa prendere alla leggera. Essa rappresenta una violazione piuttosto grave della legge italiana e costituisce una minaccia per la sicurezza degli occupanti del fabbricato, nonché un problema fiscale per quanto riguarda la tassazione dell’edificio in questione.
Tuttavia, il governo concede un certo grado di tolleranza per gli abusi edilizi considerati “minori”, ovvero che non superano il 2% del valore o della metratura dell’edificio. Ciò significa che per tali abusi possono essere facilmente sanati tramite una sanatoria edilizia, senza incorrere in alcuna penale.
Un’opzione possibile per la regolarizzazione automatica degli abusi edilizi riguarda quindi gli abusi cosiddetti minori. Secondo le leggi vigenti, infatti, l’abuso può essere regolarizzato automaticamente quando la non conformità riguardante altezza, distanza, volume, copertura non supera il 2% delle misure previste dal permesso di costruire, includendo anche qualsiasi altro parametro delle singole unità abitative. Il TAR di Venezia ha inoltre stabilito che per il calcolo della differenza si deve tenere conto dell’intero fabbricato.
Quando è possibile risolvere un abuso edilizio tramite la sanatoria automatica
Quella del 2% non è l’unica situazione in cui è possibile ricorrere ad una sanatoria automatica dell’abuso edilizio.
In base alle nuove norme, un’altra delle situazioni che prevedono la sanatoria automatica riguarda le violazioni edilizie minori che sono dichiarate da un tecnico abilitato nella documentazione relativa alla vendita o alla costituzione di diritti reali.
Un’altra situazione è, invece, quando la violazione non contravviene alle leggi urbanistiche e edilizie e non compromette la vivibilità dell’immobile.
Sul tema degli abusi edilizi e la valutazione della lesione dei diritti fondamentali delle persone coinvolte vi è una recente sentenza della Corte di Cassazione. Secondo la Corte, prima di procedere alla demolizione di un abuso, occorre valutare l’impatto che avrà sui diritti di abitabilità delle persone che vi risiedono. In particolare, bisogna considerare l’importanza dell’immobile per i suoi abitanti e se la demolizione lederebbe o meno i loro diritti fondamentali.
Il nuovo condono edilizio 2023 – 2024
In aggiunta ai condoni automatici per gli abusi edilizi, vi sono anche quelli speciali previsti dal governo. Un esempio è il nuovo condono edilizio che sarà introdotto tra il 2023 e il 2024. Secondo le indiscrezioni, questo condono riguarderà solo gli abusi edilizi relativi a edifici residenziali. Si potrà usufruire del nuovo condono solo se non ci sono vincoli relativi ad un titolo abitativo o se l’abuso riguarda un immobile situato in una zona particolarmente difficile dal punto di vista ambientale.
Tuttavia, l’accesso al condono sarà limitato e ci saranno costi da sostenere. Inoltre, sarà possibile richiedere il condono solo:
- per gli abusi edilizi commessi prima del 31 marzo 2003;
- se le costruzioni non violano specifiche norme urbanistiche.
Sarà necessario presentare una richiesta e i documenti pertinenti per poter accedere al condono edilizio. In caso di rifiuto della richiesta, sarà possibile richiedere il rimborso delle spese sostenute entro un termine di dieci anni.