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Il governo Meloni e il Consiglio dei Ministri hanno approvato il decreto Alluvioni che contiene le misure per l’emergenza causata dall’alluvione che ha colpito Emilia Romagna e Marche e prevede l’assegnazione di circa 2 miliardi di euro. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha descritto il decreto come un insieme di misure urgenti e corpose. Tuttavia è solo una soluzione temporanea per risolvere le necessità immediate delle popolazioni alluvionate, mentre gli interventi strutturali richiederanno ulteriori azioni in futuro.
La ricerca dei fondi statali per affrontare i danni subiti dall’Emilia Romagna è stata effettuata attraverso una serie di misure, tra cui il prelievo delle casse delle lotterie nazionali come Lotto e Superenalotto, la vendita di alcuni beni confiscati e la riduzione delle spese dei diversi ministeri. Tuttavia, sembra che il governo non abbia preso in considerazione opzioni come la tassazione degli extra profitti delle grandi compagnie o la riduzione della spesa militare per affrontare la crisi. Questa scelta potrebbe sollevare alcune critiche da parte di coloro che ritengono che il governo abbia perso un’opportunità per affrontare la crisi in modo più equo e sostenibile.
L’obiettivo era definire un pacchetto di misure che includono:
- la sospensione dei mutui e delle bollette;
- la rateizzazione degli oneri fiscali;
- i rimborsi per i danni subiti; l’esonero dal lavoro per i dipendenti pubblici impossibilitati a lavorare a distanza;
- il sostegno alle aziende agricole.
Il governo utilizzerà anche il fondo di garanzia al massimo consentito dalle norme UE sugli aiuti di Stato e varerà un decreto di 300 milioni di euro per aiutare famiglie e imprese colpite dall’alluvione in Emilia-Romagna.
Gli aiuti per l’alluvione in Emilia Romagna
Attualmente, il Decreto Alluvioni ha l’obiettivo di finanziare le attività di soccorso, ripristinare la sicurezza degli edifici e delle infrastrutture danneggiate, fornire supporto alle persone che non possono lavorare e sostenere il settore agricolo. Inoltre, il decreto ha approvato un’ordinanza che ha prolungato lo stato di emergenza per un anno in tutti i comuni colpiti dall’alluvione.
Un’azione che permette alla giunta regionale di destinare risorse straordinarie, possibilmente in anticipo rispetto a quelle statali, per la ricostruzione di infrastrutture o la concessione di contributi alle persone e alle imprese danneggiate. Il governo ha espresso l’intenzione di estendere lo stato di emergenza anche ai comuni colpiti dall’alluvione in Marche e Toscana, ma solo dopo aver completato la valutazione dei danni in corso.
Durante una riunione con il presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini e rappresentanti delle parti sociali della regione, Bonaccini ha espresso la necessità di un commissario per la ricostruzione, mentre Meloni si è impegnata a lavorare insieme. Nel frattempo, il governo sta ancora discutendo su chi guiderà la ricostruzione.
Tuttavia, il decreto di oggi rappresenta solo l’inizio di un lungo percorso. Dopo l’approvazione dei fondi speciali da parte di Bruxelles e la stima definitiva dei danni – il ministro dell’Ambiente, Pichetto, ha avvertito che i comuni colpiti sono quasi 100 – Palazzo Chigi potrà convocare nuovamente il Cdm nelle prossime settimane per redigere un secondo decreto più sostanzioso.
Cosa prevede il decreto alluvioni
Ecco cosa prevede il decreto alluvioni che stanzia oltre due miliardi di euro suddivisi nei vari settori e su diversi fronti.
Il fondo per le emergenze nazionali
Il governo ha stanziato 200 milioni di euro per il fondo Emergenze nazionali tramite il decreto Alluvioni, con l’obiettivo di fornire assistenza all’emergenza in Emilia Romagna.
Rinvio dei procedimenti giudiziari
Tutti i processi civili e penali nei quali sono coinvolte persone residenti in una zona colpita dall’alluvione, sono stati rinviati.
Rinvio dei termini dei procedimenti amministrativi
Stesso discorso anche per i procedimenti amministrativi, compresi i concorsi.
La sospensione di tasse mutui e bollette
Come previsto prima dell’approvazione del decreto, è stata annunciata la sospensione dei pagamenti tributari e contributivi fino al 31 agosto. Inoltre, l’Arera ha deliberato la sospensione delle utenze di luce, acqua e gas. I pagamenti dei mutui sono stati bloccati automaticamente in caso di calamità, grazie al protocollo di intesa con l’Associazione bancaria italiana (Abi).
La cassa integrazione
Tra le misure più rilevanti c’è la possibilità di estendere la cassa integrazione fino a 90 giorni, con copertura massima di 580 milioni di euro. Inoltre, è stata prevista una retribuzione garantita per tutti i dipendenti pubblici che, a causa delle restrizioni, non possono lavorare fisicamente nelle zone maggiormente colpite.
I fondi per lavoratrici e lavoratori autonomi
In tema di sostegno economico, è stata introdotta una misura a favore dei lavoratori autonomi che consiste in un contributo una tantum di fino a 3mila euro per coloro che hanno dovuto interrompere la propria attività. La copertura finanziaria della misura è pari a 300 milioni di euro.
I fondi per le piccole e medie imprese
È stata migliorata l’accessibilità al fondo di garanzia specifico per le piccole e medie imprese che operano nei territori alluvionati. L’importo della garanzia è stato incrementato al 100%, con una copertura massima di 110 milioni di euro. Tali modifiche sono state apportate senza violare i diritti di proprietà intellettuale.
Il fondo per le esportazioni
Le aziende che si concentrano sull’esportazione possono beneficiare di un contributo a fondo perduto di 300 milioni di euro messo a disposizione dal ministero degli Affari esteri tramite il fondo della Società italiana per le imprese miste all’estero (Simest). Inoltre, queste aziende possono accedere a una quota riservata di 400 milioni di euro per finanziare i tassi agevolati a fondo perduto.
Il fondo per la sanità
La proposta di finanziamento per le strutture sanitarie colpite dal disastro è più scarna, raggiungendo soltanto gli 8 milioni di euro. Inoltre, il decreto contempla la possibilità di riconoscere i crediti formativi al personale sanitario impiegato nei comuni colpiti dalla calamità.
Il fondo per la scuola e l’università
È stato stanziato un budget di 20 milioni di euro per sostenere le scuole nell’acquisto di beni necessari a garantire la conclusione dell’anno scolastico. Inoltre, il ministero dell’Istruzione ha introdotto una nuova sezione del servizio di assistenza tecnica dedicata ad assistere le istituzioni scolastiche nella ripresa delle attività. Per l’università, è stato finanziato un fondo di solidarietà di 3,5 milioni di euro.
I fondi per arte e cultura
Per ripristinare l’accesso e la sicurezza di opere d’arte e luoghi di cultura, il ministero della Cultura ha previsto un aumento temporaneo di un euro all’ingresso dei musei.
I fondi per l’agricoltura
Il ministero dell’Agricoltura ha destinato 100 milioni di euro per fornire indennizzi alle imprese agricole colpite dall’alluvione, e ha inoltre allocato 75 milioni di euro dal Fondo per l’Innovazione per la sostituzione dei macchinari danneggiati.
Il fondo per il turismo e lo sport
Il ministero del Turismo ha stanziato 10 milioni di euro per fornire supporto alle aziende del settore che sono state colpite dall’emergenza attuale. Inoltre, il ministero dello Sport ha messo a disposizione 5 milioni di euro per coprire le spese di manutenzione delle infrastrutture sportive danneggiate.
L’intervento di Bonaccini sull’alluvione in Emilia Romagna
“Ringrazio il Cdm per velocità e lo sforzo”, ha affermato il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini parlando con Giorgia Meloni dopo il consiglio dei ministri. “Nella velocità e nell’efficacia nel dare una risposta a cittadini e imprese ci sarà la possibilità di essere capiti. C’è chi ha perso tutto o quasi”. “Grazie alla premier per essere venuta nella nostra terra ferita e così ai ministri e ai sottosegretari. Abbiamo portato il sistema delle imprese, i professionisti e i sindacati. È un modo di lavorare che abbiamo già sperimentato e che è stato utilissimo per affrontare l’emergenza e la ricostruzione. C’è chi ha perso tutto e chi quasi tutto. Solo i danni alle strade sono di un miliardo”.
“Giovedì verrà la presidente von der Leyen” nei paesi alluvionati, ha aggiunto presidente dell’Emilia-Romagna. “Servirà poi un decreto per la ricostruzione. Per il terremoto con 12 miliardi di euro di danni abbiamo ricostruito quasi tutto. Abbiamo bisogno di norme di semplificazione per una capacità di intervento adeguata ad una ricostruzione che sia fatta bene, nel pieno rispetto della legalità ma anche rapida, per far ripartire una regione prima per export procapite. Sono miliardi di euro di danni: Ci sono 300 frane attive, sono venuti giù interi boschi, c’è il tema dei fiumi e c’è il tema delle strade e delle infrastrutture”.
Il documento di Bonaccini
Durante l’incontro con la premier, il governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini ha presentato un documento redatto in collaborazione con le associazioni di impresa. Tra questi: sindacati, professioni, Terzo settore, istituti bancari ed organizzazioni firmatarie del Patto per il Lavoro.
Il documento si concentra su diversi punti chiave, tra cui:
- la richiesta di un Commissario alla ricostruzione;
- il Patto per il Lavoro e per il Clima, l’accesso alle risorse del Fondo di solidarietà dell’Unione Europea;
- la semplificazione amministrativa e procedurale per la ricostruzione e la definizione di un Piano per la ricostruzione;
- la messa in sicurezza del territorio.
La Regione Emilia-Romagna ha sottoscritto tutti i punti, considerati fondamentali dal territorio.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, durante la visita alla vigilia della finale di Coppa Italia della Fiorentina e dell’Inter al Quirinale, ha sottolineato l’importanza di ricordare le vittime dell’alluvione in Emilia Romagna e di pensare ai concittadini che stanno affrontando difficoltà. Ha evidenziato che migliaia di persone hanno dovuto abbandonare le proprie case e molte aziende sono state distrutte dall’acqua. Il Paese sta dimostrando un grande impegno di solidarietà, ma è necessario continuare a fornire un forte supporto ai nostri concittadini in difficoltà.