Come saranno i prezzi delle case in Europa nel 2023? Per rispondere a questa domanda occorre analizzare l’andamento del mercato immobiliare europeo negli ultimi mesi. Nel terzo trimestre del 2022, i prezzi delle case in Europa hanno registrato una crescita, con un aumento del 6.8%. In tutta l’Unione Europea, l’aumento rispetto al trimestre precedente è stato del 7.4%. Secondo Eurostat (l’Ufficio statistico dell’Unione europea che raccoglie ed elabora dati provenienti dagli Stati membri a fini statistici), la variazione annuale delle quotazioni si è attestata aò +1% in Eurozona e al +0.9% in UE.
I prezzi delle case nel 2022
Diversa invece la situazione in Italia. Qui, infatti, nel terzo trimestre 2022 i prezzi delle case sono scesi dell’1% rispetto a quello precedente e cresciuti del 3% rispetto ad un anno prima.
Diversamente alle previsioni precedenti, i dati del secondo trimestre sono dovuti essere revisionati. Infatti, rispetto al primo trimestre, i prezzi delle case in Eurozona sono aumentati del 2.2% invece del 2.3% precedentemente riportato. La variazione annuale registrata è stata del 9.2% invece del 9.3%. Per quanto riguarda invece l’incremento nell’UE, l’aumento è stato del 9.8% invece del 9.9% riportato in precedenza.
Nel terzo quadrimestre del 2022, nei 15 stati membri UE dei quali sono disponibili i dati, l’aumento annuale dei prezzi delle case è oltre il 10%. Ma quali sono i paesi che hanno registrato le performance migliori? I maggiori incrementi sono stati in Estonia (+24,2%), Ungheria (+21,0%), e Lituania (+19,3%). Solo Danimarca è andata controcorrente, registrando un leggero calo (-2,4%)
In confronto al trimestre precedente, i prezzi delle case sono aumentati in 20 Stati membri dell’Unione Europea.
I Paesi che hanno registrato i maggiori aumenti sono stati:
- Cipro (+5.8%);
- Bulgaria (+4.1%);
- Austria (+4%).
Tuttavia non tutti gli Stati dell’Unione hanno avuto lo stesso andamento.
Hanno infatti riportato percentuali negative:
- Danimarca (-3.8%);
- Svezia (-3.1%);
- Finlandia (-1.3%);
- Romania (-1.2%);
- Italia (-1%);
- Germania (-0.4%).