Come ogni anno, il Rapporto immobiliare residenziale dell’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate in collaborazione con Abi, fornisce un’istantanea sull’andamento del settore residenziale, di quello appena trascorso. I risultati riportano che nel 2022 il mercato ha registrato oltre 784mila transazioni, il 4,7% in più rispetto all’anno precedente. Il valore stimato di queste transazioni si attesta a quasi 123 miliardi di euro.
Ecco in estrema sintesi alcuni dei risultati che emergono dal report. Il rapporto rivela inoltre un aumento delle vendite nelle regioni del Sud e delle isole, mentre la Lombardia ha registrato il maggior numero di transazioni. L’Umbria, invece, ha visto la crescita più alta. Il numero di acquisti di case finanziati attraverso mutui è stato di circa 364.000, con un importo medio di circa €138.000. Il tasso di interesse medio per questi prestiti è aumentato al 2,5%, con tassi più elevati nelle regioni del Sud e del Centro. L’indice di accessibilità (probabilità di una famiglia di poter acquistare una casa con un mutuo) è diminuito leggermente rispetto all’anno precedente, ma rimane storicamente elevato.
Compravendite nel residenziale
Nel 2022 le compravendite immobiliari in Italia nel residenziale sono aumentate in modo significativo, soprattutto nelle regioni meridionali (7%) e nelle isole (circa il 9%). Anche se la Lombardia ha registrato il maggior numero di transazioni (oltre 165.000), è stata l’Umbria a registrare la crescita più significativa, con oltre 11.000 scambi e un aumento del 14,2%. Altre regioni con un forte incremento sono state la Basilicata (+12,6%) e il Molise (+10,7%). Tra le principali città, Palermo è stata in testa alla crescita (+11,3%), seguita da Milano (+6,1%), Torino (+5,9%) e Bologna (+3,4%). Complessivamente, sono state vendute abitazioni per una superficie totale di oltre 83 milioni di metri quadrati (+3,2%), con una media di 106,8 metri quadrati per unità abitativa compravenduta.
I dati relativi al fatturato per l’anno 2022 mostrano che il valore totale stimato delle compravendite residenziali ammonta a quasi 123 miliardi di euro, con un aumento di 4,7 miliardi di euro rispetto al 2021 (+3,9%).
Ecco come viene ripartito:
- il 57% del fatturato riguarda gli acquisti di case situate nelle aree del Nord;
- il 25% è riferito alle case compravendute nel Centro;
- il restante 19% riguarda gli scambi di residenze del Sud e delle Isole.
Il fatturato per la compravendita di abitazioni è in crescita in tutte le regioni del Paese. Tuttavia, il valore medio di un’abitazione compravenduta diminuisce di 1.100 euro rispetto al 2021, con la diminuzione maggiore osservata nel Centro e nel Nord Est.
Mutui
L’anno scorso in Italia, circa 364.000 acquisti di case sono stati finanziati tramite mutui ipotecari, con una media di circa 138.000 euro finanziati, in aumento di 2.800 euro rispetto al 2021. Nel 2022, il tasso medio per i mutui ipotecari per l’acquisto di case è aumentato dello 0,63% rispetto al 2021, raggiungendo il 2,5%. Le regioni del Sud (2,75%) e del Centro (2,59%) mostrano tassi medi più elevati rispetto al Nord Est (2,31%). La durata media dei mutui è leggermente aumentata (24,8 anni), con una rata media di circa 623 euro al mese, simile in tutte le regioni del Paese.
Indice di Accessibilità
Il Rapporto include anche l’analisi dell’indice di accessibilità (affordability index) elaborato dall’Ufficio Studi dell’ABI sulla base di diversi fattori. Tra questi: reddito disponibile, prezzi delle case e tassi di interesse sui mutui. Come accennato, questo indice sintetizza la possibilità di una famiglia di acquistare un’abitazione attraverso l’acquisto di un mutuo. Nel 2022, l’indice di accessibilità è rimasto significativamente elevato rispetto ai valori storici, nonostante una lieve diminuzione rispetto al 2021, a causa del rialzo dei tassi di interesse da parte della BCE. I primi mesi dell’anno in corso indicano una continuazione della riduzione dell’indice di accessibilità.