Nuova truffa immobiliare avvenuta a Macerata, ai danni di un acquirente. Sotto accusa sono due cittadini di Civitanova Marche: un privato, Sasha Mazzone ed il titolare di un’agenzia immobiliare, Vittorio Rinaldelli.
Stando alla ricostruzione, i fatti sarebbero avvenuti tra il giugno del 2018 e i primi mesi dell’anno successivo. Tutto è partito dalla messa in vendita da parte di Mazzoni della casa in cui abitava con i genitori e la compagna. Un acquirente di Civitanova si è mostrato interessato ed è stato stipulato il compromesso. Il prezzo pattuito era di 150mila euro con una caparra di 15mila, poi aumentata a 20mila euro. In base agli accordi, la vendita definitiva si sarebbe dovuta perfezionare entro dicembre.
Insieme alla promessa di vendita, Mazzone avrebbe dato all’acquirente una procura per vendere l’immobile in suo nome ad un prezzo non inferiore a 142.500 euro.
Tuttavia, dopo aver ricevuto la caparra, Mazzone sarebbe scomparso e l’acquirente avrebbe cercato di rintracciarlo invano. Dopo due settimane, Mazzone avrebbe revocato la procura e chiesto ulteriori 30mila euro, poi ridotti a 15mila euro. La motivazione? Il venditore ha affermato di aver speso tutto all’estero e senza questa somma la vendita di dicembre non sarebbe mai avvenuta.
A partecipare alla truffa sembra essere stata anche l’agenzia immobiliare. Nel frattempo, infatti, Rinaldelli avrebbe acquistato l’appartamento di Mazzone per 259mila euro, ma ne avrebbe versati solo 142mila euro. Il giorno successivo, Mazzone avrebbe restituito 65mila euro a Rinaldelli, giustificando queste operazioni con la comparsa di vizi dell’immobile e problemi di agibilità che erano già noti a tutti.
Una volta scoperto che l’appartamento era stato venduto all’agente immobiliare, l’acquirente ha quindi cercato di recuperare almeno la caparra, senza successo. Per questo ha presentato una denuncia per truffa immobiliare.
Il 23 febbraio si è tenuta nel tribunale di Macerata, la prima udienza del processo per Rinaldelli e Mazzone. con la richiesta di processo abbreviato per Mazzone e processo ordinario per Rinaldelli. L’acquirente si è costituito parte civile chiedendo un risarcimento di 64mila euro.
Per il venditore, l’avvocato ha chiesto il processo con il rito abbreviato, fissato ad aprile dell’anno prossimo. Lo stesso giorno si concluderà (dopo l’esame dei vari testimoni) anche il processo con il rito ordinario per Rinaldelli, il titolare dell’agenzia immobiliare. Il compratore, vittima del raggiro, si è costituito parte civile, chiedendo un risarcimento di 64mila euro.
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