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Pandemia e inflazione in crescita sono alla base dei ritardi o del fermo lavori nei cantieri. Oltre a significativi aumenti dei costi di costruzione e difficoltà nel reperimento tempestivo delle materie prime, stanno rallentando il mercato immobiliare delle nuove costruzioni. Nel 2022, in otto delle principali città metropolitane, il settore ha registrato una crescita del +3% nelle compravendite totali di immobili rispetto all’anno precedente. Si stima che ci siano state circa 119.000 transazioni. Tuttavia, se si considerano solo le case di nuova costruzione, il settore ha subito un lieve calo del -1,5%. A Milano la diminuzione di case nuove in vendita si attesta al -12,2%.
Le cause del rallentamento dei cantieri
La diminuzione sia delle compravendite che dell’offerta è principalmente dovuta ai ritardi verificatisi in molti progetti avviati nei cantieri quando la pandemia sembrava essere sotto controllo. L’aumento dei costi delle materie prime e soprattutto il rallentamento delle forniture hanno causato dei ritardi nella conclusione dei lavori e posticipato il completamento. Di conseguenza, i tempi di chiusura delle vendite tramite rogito si sono allungati.
È quanto emerge dall’analisi di Abitare Co., società di intermediazione e servizi immobiliari specializzata sulle nuove residenze.
Città a confronto
Stando ai risultati, la crescita maggiore si è registrata nel fatturato totale, ovvero nel valore dei beni immobiliari scambiati tra quelli nuovi e usati. Si è verificato un aumento significativo del 12,7% rispetto all’anno precedente, portando il valore a oltre 42,9 miliardi di euro. Un esito favorito principalmente dal continuo aumento dei prezzi di vendita.
Roma si posiziona al primo posto in assoluto per valore, con un totale di 15,8 miliardi di euro. Milano è invece prima per tasso di crescita del fatturato, con un incremento del 37,2%. Dati meno positivi per i cantieri. Il comparto delle nuove abitazioni ha infatti registrato una diminuzione dell’offerta del 6% rispetto all’anno precedente (a Milano la diminuzione è del 12,3%). L’offerta totale di case in vendita non supera infatti il 6,9%.
Le uniche due eccezioni sono Milano e Roma, rispettivamente con il 14,4% e il 9,7% dell’offerta totale di immobili nuovi e usati. Riguardo alle compravendite di nuove abitazioni, il mercato ha registrato un calo del 1,5%, e le città che hanno chiuso l’anno con un risultato negativo sono Milano (-12,2%), Firenze (-11,8%) e Napoli (-9,9%).
In positivo invece le altre città, con Bologna al primo posto per crescita (+5,2%). Nonostante ci sia stata una diminuzione delle vendite, i prezzi medi delle case sono aumentati in tutte le principali città prese in esame. Il valore medio generale è di 4.475 euro al mq, con un incremento del 4,9% rispetto al 2019. Milano e Bologna sono le città più dinamiche, con un aumento rispettivamente del 11,9% e del 8,4%. Milano si avvicina ormai ai 7mila euro al metro quadrato (6.700 euro a mq), seguita da Roma (5.300 a mq) e Firenze (5.100 a mq).
Cantieri: le tipologie di immobili più ricercate
La domanda di acquisto di appartamenti ha evidenziato un cambiamento rispetto alla metratura delle unità immobiliari vendute. Durante il lockdown, molte famiglie hanno manifestato il desiderio di abitare in spazi più ampi. Nel corso del 2022, tuttavia, questa tendenza sembra essersi arrestata, forse a causa dell’aumento dei prezzi di vendita: Sono infatti diminuiti del 6% i quadrilocali e del 3% i plurilocali.
Le vendite di trilocali sono aumentata rispetto all’anno precedente del 6%, mentre bilocali e monolocali sono cresciuti rispettivamente del 5% e del 3%.
Ecco quindi come si distribuiscono le vendite:
- monolocali, 12%;
- bilocali, 42%;
- trilocali, 27%;
- quadrilocali, 11%;
- case con più di 4 locali, 8%.
Quanto tempo ci vuole per vendere casa?
Nel 2022, a causa dei fattori descritti in precedenza, i cantieri hanno rallentato causando un aumento delle tempistiche di vendita di abitazioni nuove. La media è di quasi quattro mesi ma il record per il maggior numero di giorni per vendere è stato raggiunto a Palermo (155 giorni). Seguono Genova e Torino con 125 giorni e Roma con 123 giorni.