Il mercato immobiliare residenziale di Torino ha avuto un’eccellente performance nel 2022. Ad indicarlo i report immobiliari del Centro Studi Ipi, che registrano un totale di 16.126 compravendite. Di queste, 7.857 sono avvenute nel secondo semestre 2022. Si tratta del miglior risultato degli ultimi dieci anni. L’aumento complessivo è stato infatti del 6% rispetto al 2021, del 15% rispetto alla media degli ultimi 5 anni e addirittura del 31% rispetto alla media degli ultimi 10 anni.
Mentre la tendenza nazionale è di un ridimensionamento del mercato immobiliare, il risultato a Torino dimostra un andamento più che positivo. Lo dimostra il fatto che la domanda di immobili nel capoluogo piemontese continua infatti a crescere. L’unico neo è rappresentato dal fatto che l’offerta sul mercato è composta da una percentuale piuttosto esigua di immobili nuovi (6% del totale). I dati mostrano infatti un aumento della domanda di immobili di alto livello, soprattutto nel centro città, nelle zone collinari, così come nei quartieri emergenti.
Gli immobili nuovi, rimangono quindi i più ambiti. Secondo il report, oggi si presta particolare attenzione agli immobili di nuova costruzione, caratterizzati da ampie dimensioni e servizi disponibili. Fondamentali anche il risparmio energetico e l’utilizzo di materiali innovativi. Entro la fine del 2023, sono previsti inoltre circa 50.000 mq di alloggi destinati ad essere immessi sul mercato.
I prezzi medi degli immobili stanno registrando un aumento generalizzato, con incrementi maggiori nelle zone vicine al centro o alla metropolitana (che influisce per oltre il 20% sui prezzi e sui canoni di locazione) e in fasce di qualità elevata che vanno dal centro alla periferia.
Nonostante questo, alcune aree – specie le più periferiche – continuano ad avere prospettive meno favorevoli. Tra le cause è possibile annoverare in particolar modo il sottodimensionamento dei trasporti pubblici e dei servizi, nonché i frequenti segnali di conflitti sociali irrisolti.