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Case non vendibili dal 2030 – Direttiva Green approvata dal Parlamento Europeo

Di ImmoBillion
31 Marzo 2023
in Mercato Immobiliare
Tempo di Lettura: 7 min
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271.8k
LETTORI
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Indice

  • 1 Cosa significa avere una casa in classe G?
  • 2 Quale classe energetica servirà per vendere casa nel 2030?
  • 3 Quali immobili dovranno essere ristrutturati ?
  • 4 L’adeguamento energetico per vendere casa
  • 5 È necessaria una classificazione unica in Europa
  • 6 Sarà l’Italia a decidere quali saranno le case non vendibili dal 2030
  • 7 Occorre un piano d’azione immediato 

Andiamo ad analizzare tutti i perché esiste un reale rischio di case non vendibili dal 2030.

La nuova direttiva green va verso un blocco delle vendite di case in classe energetica bassa, immobili in classe G, per accogliere edifici residenziali in classe E entro il 2030 e in classe D entro il 2033. Gli italiani rischiano di ritrovarsi con una casa svalutata.

Cosa significa avere una casa in classe G?

Vivere in una casa a classe energetica G implica abitare in una dimora che consuma una grande quantità di energia. Ciò accade perché l’edificio non rispetta i requisiti di efficienza energetica, il che significa che le spese energetiche per la famiglia che lo abita saranno sempre elevate.

A partire dal 2028, tutti i nuovi edifici dovranno avere emissioni zero. Sono i dati della nuova direttiva dell’UE, per far sì che entro il 2050 gli edifici avranno un impatto ambientale pari a zero. Numeri e date che finiranno per avere un impatto significativo sul mercato immobiliare, causando una lunga lista di case non vendibili dal 2030. Perché è questo che succederà a tutti gli edifici che non saranno in grado di stare al passo con la normativa.

Entro breve, sarà un algoritmo avanzato a decidere se puoi vendere la tua casa o meno, analizzando in tempo reale una combinazione di dati come la posizione, il mercato immobiliare e le condizioni dell’immobile. Questo cambiamento potrebbe rivoluzionare completamente il modo in cui il settore immobiliare opera oggi, portando maggiore efficienza ma anche nuove sfide per i proprietari di casa. Vuoi saperne di più su come funzionerà questo sistema? Approfondisci l’articolo: l’algoritmo decide il futuro della tua casa per scoprire tutti i dettagli!

Certo è vero, il testo definitivo sulle case green in Europa deve ancora essere approvato attraverso il processo di Trilogo, che prevede il negoziato tra il Parlamento, la Commissione e il Consiglio. Così come che, in seguito, ogni paese dovrà recepire la direttiva. Tuttavia queste modifiche potrebbero avere un impatto significativo sulla maggior parte degli edifici in Italia.

È indiscusso che si tratti di una svolta importante verso l’attuazione del nuovo provvedimento, che, se da un lato mira a migliorare l’efficienza energetica degli edifici, dall’altro rischia di impattare pesantemente sul mercato. Inoltre, uno dei punti deboli del provvedimento è la mancanza di finanziamenti da parte sia dell’Unione Europea che dei singoli Paesi membri.

Quale classe energetica servirà per vendere casa nel 2030?

Il testo che è stato approvato è sostanzialmente lo stesso che è stato elaborato dalla commissione parlamentare Industria. Prevede che gli edifici residenziali raggiungano la classe energetica E entro il 2030 e la classe energetica D entro il 2033.

L’obiettivo principale della direttiva case green dell’Unione Europea è concentrarsi sul 15% degli edifici più energivori, che saranno classificati nella classe energetica più bassa, ovvero la G, in base alle decisioni dei vari paesi membri. In Italia, questo riguarda circa 1,8 milioni di edifici residenziali su un totale di 12 milioni, come riferito dall’Istat.

Quali immobili dovranno essere ristrutturati ?

Per contrastare il cambiamento climatico e ridurre le emissioni di CO2, dal 2030  sarà quindi vietato vendere o affittare abitazioni che non abbiano una specifica classe energetica. Questo divieto sarà applicato alle case che rientrano nelle classi energetiche G a partire dal 1° gennaio 2030 e nelle classi energetiche E dal 2033.

Tutti gli edifici e gli immobili costruiti, venduti, ristrutturati o affittati, anche in caso di rinnovo del contratto di locazione, dovranno avere una attestazione energetica obbligatoria, allungando la lista di case non vendibili dal 2030. Inoltre, gli edifici pubblici dovranno rispettare ulteriori restrizioni, con l’obbligo di raggiungere la classe F entro il 2027 e la classe E entro il 2030.

La Direttiva sul rendimento energetico (EPBD) stabilisce quindi che tutti i nuovi edifici costruiti dal 2028 dovranno avere emissioni zero. Stessa cosa ma con due anni di anticipo per gli edifici utilizzati o gestiti dal pubblico e quelli di proprietà degli enti pubblici. Inoltre, dal 2028, i nuovi edifici dovranno essere dotati di tecnologie solari solo se tecnicamente fattibile ed economicamente sostenibile. Entro il 2032, gli edifici residenziali esistenti dovranno rispettare i nuovi requisiti di emissioni solo se sottoposti a importanti ristrutturazioni. 

Qual è quindi l’obiettivo principale della direttiva case green?

Aumentare il tasso di ristrutturazione degli edifici energeticamente efficienti e migliorare le prestazioni energetiche, stabilendo nuovi parametri per la classificazione della prestazione energetica degli edifici.

L’adeguamento energetico per vendere casa

Quali saranno quindi le conseguenze per le tasche dei padroni di casa?

Ad oggi l’approvazione della direttiva del Parlamento europeo non implica necessariamente la necessità di spendere soldi per ristrutturare la propria casa per adeguarsi alle normative. Ogni paese membro potrà infatti elaborare un piano nazionale di ristrutturazione adattato alle proprie esigenze. Inoltre, sono previste eccezioni per gli edifici di pregio artistico, storico, di culto, le seconde case e quelle con una superficie inferiore ai 50 mq. Gli Stati membri potranno anche richiedere deroghe alla Commissione europea per considerare le particolarità del proprio patrimonio immobiliare e altri fattori come i costi e la manodopera qualificata. Ci sono possibilità di adattare i nuovi obiettivi in funzione della fattibilità economica e tecnica delle ristrutturazioni.

È necessaria una classificazione unica in Europa

Per valutare l’effettivo effetto di questa disposizione, occorre notare che ogni Paese dell’UE ha la propria classificazione energetica che differisce da quella degli altri Paesi. Di conseguenza, i requisiti per raggiungere la classe D in Italia possono essere diversi da quelli necessari per raggiungere la stessa classe in un altro Paese dell’UE.

Per questo motivo la Direttiva Green propone l’unificazione delle classificazioni energetiche in tutti i paesi dell’UE. Di conseguenza, gli interventi di modifica richiesti potrebbero avere un impatto meno significativo rispetto a quanto previsto utilizzando i parametri di classificazione attuali in Italia.

La Direttiva prevede che ogni Stato Membro possa segnalare problemi tecnici o situazioni specifiche che potrebbero impedire di raggiungere la classe energetica stabilita dalla normativa. In tali casi, sarà sufficiente raggiungere un livello di efficienza energetica “tecnicamente possibile” anche se inferiore a quello richiesto dalla direttiva.

Ciononostante, non mancano le preoccupazioni da parte dell’Italia.

A questo proposito, il relatore per l’Europarlamento, Ciaran Cuffe, ha provveduto a chiarire crescenti dubbi sulla normativa. “C’è stata molta disinformazione in Italia e Spagna. Si è detto che Bruxelles dire agli Stati membri cosa fare, ma nulla è più lontano dalla realtà”. Gli emendamenti adottati, infatti,  “lasciano ampia flessibilità agli Stati per i loro piani nazionali di ristrutturazione, che contribuiranno a creare lavoro e a mettere a disposizione dei cittadini europei case che consumano meno energia, migliorando la qualità della loro vita”.

La nuova normativa europea sulle case green “divide l’Europa in quattro aree con quattro target di efficienza diversi, particolarmente interessante per Stati come l’Italia e la Spagna il cui target verranno proporzionati ricalcolando le classi energetiche affinché in classe G ricada il 15% degli edifici più energivori”.

Sarà l’Italia a decidere quali saranno le case non vendibili dal 2030

L’approvazione della direttiva rappresenta quindi solo il primo passo e dovrà essere successivamente adottata dai singoli Stati membri. Ci sono quindi aspetti che guideranno la regolamentazione nazionale verso edifici sempre più sostenibili.  Ad esempio sarà necessario affinare gli standard minimi in edilizia per adattarli alle esigenze specifiche di ogni paese. Gli obiettivi da raggiungere sono ambiziosi e per questo dovranno essere rivisti tutti i regolamenti relativi all’edilizia, agli impianti e ai materiali. E questo richiede una pianificazione accurata e tempi precisi fin dall’inizio. Le nuove prescrizioni avranno un impatto sia sui nuovi edifici che su quelli già esistenti.

In definitiva, l’edificio diventa parte di un sistema più ampio di sostenibilità ambientale. Questo significa che deve essere dotato di infrastrutture adeguate come: stazioni di ricarica per auto elettriche all’interno dei condomini e sistemi intelligenti per la gestione dell’energia, sia elettrica che termica.

Occorre un piano d’azione immediato 

Considerando che gli edifici sono responsabili di oltre un terzo delle emissioni di gas serra, per raggiungere l’obiettivo di emissioni zero entro il 2050, è fondamentale agire sin da subito e mettere le case a norma entro il 2030.

Un compito che, per quanto meritevole, potrebbe non rivelarsi facile. Specie in Italia, dove circa il 60% degli edifici è attualmente in classe F e G.  E, di certo, anche solo il passaggio alla classe E finirà per avere un impatto significativo sulle famiglie. 

Per fare il salto di classe, infatti, è necessario ridurre i consumi energetici di circa il 25%, il che richiede interventi come l’installazione di un cappotto termico, la sostituzione degli infissi o della caldaia. Tuttavia queste spese non dovrebbero gravare sui cittadini, per molti dei quali la casa rappresenta l’unico patrimonio o fonte di reddito.

È quindi auspicabile che l’adeguamento degli edifici alla nuova normativa sia accompagnato da incentivi accessibili ai proprietari, affinché la spesa non gravi sulle loro tasche. 

Inoltre, i proprietari dovrebbero essere in grado di vendere o affittare gli immobili semplicemente presentando la certificazione della classe energetica attuale, mentre gli acquirenti potrebbero fare i lavori di adeguamento sfruttando gli incentivi. È quindi importante definire tempi e modalità chiare per la promozione di incentivi duraturi a livello nazionale ed europeo, evitando proroghe e cambiamenti regolatori continui. Il mercato stesso potrebbe premiare gli edifici che rispettano i requisiti di sostenibilità energetica, penalizzando quelli che non sono efficienti. Questa sfida potrebbe essere affrontata coinvolgendo i cittadini e migliorando il Paese, ma solo con una strategia chiara e definitiva.

È quindi fondamentale applicare tutte le forze necessarie per riqualificare il proprio immobile per evitare che entri nel libro nero delle case non vendibili dal 2030

Cosa ne pensi di questa presa di posizione dell’Unione Europa?

Un nuovo problema per le tasche degli italiani dopo lo stop del Superbonus?

Facci sapere la tua opinione qui sotto nei commenti!

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Commenti 102

  1. Sergio Barera says:
    2 anni ago

    Se queste sono le condizioni per restare in UE, allora meglio uscirne.

    Rispondi
    • Giampaolo says:
      2 anni ago

      Pienamente d’accordo!

      Rispondi
      • Ilse. Balaustra says:
        8 mesi ago

        uscfuiruse subito

        Rispondi
    • Silvio Stillo says:
      2 anni ago

      innanzi tutto io sono CALABRESE
      E posso dire apertamente che per me non é mai esistita la COMUNITÀ EUROPEA, per noi comuni mortali, altrimenti si dovevano adeguare gli standard di vita in tutti i Paesi membri. Questo non é mai avvenuto. In Italia purtroppo non ci sono politici con gli attributi in grado di andare a Bruxelles e sbattere i pugni sul tavolo, si accontentano delle briciole. Vedete quello che é successo in Francia dove il POPOLO é riuscito ad ottenere cio che voleva. Poi ci vengono a dire IL POPOLO SOVRANO. Ma quando mai

      Rispondi
      • Demetrio says:
        2 anni ago

        uscire dall Europa. e comunque il 2024 ci saranno le nuove elezioni e lo scacchiere cambierà e cambierà anche questo modo nordico di comandare.

        Rispondi
        • Giovanni Antonio Bianco says:
          1 anno ago

          le elezioni Europei sono vicini io certo non voterò più per questa Europa e spero che tutti i popoli fanno lo stesso. . fuori da questa Europa subito.

          Rispondi
        • AG says:
          4 mesi ago

          pienamente d’accordo. l’unico commento sensato ad un articolo ‘marketta’ di gente poco professionale. complimenti . AG

          Rispondi
    • Fiorella Bassan says:
      2 anni ago

      sono pienamente d’accordo con lei: questa Europa ci sta penalizzando in tutti i sensi!

      Rispondi
    • Luca says:
      2 anni ago

      Mi sembra evidente lo sporco giochetto dell’Europa del nord ( Germania, Olanda, Belgio ecc ed anche la Francia) di danneggiarci in tutti i settori della nostra vita: guerra al nostro ricco patrimonio immobiliare, eccellenze italiane, cucina ecc. favorendo pure l’ immigrazione incontrollata per metterci in ginocchio e poi conquistarci a prezzo di costo. l’Italia, in ogni suo aspetto, desta invidia e dà fastidio a tutti i nostri cari ” fratelli” europei, abituati a sopravvivere in città squallide, circondati da brutture, a nutrirsi di insetti e non mangiare da persone civili ,poter godere del sole raramente….e via così! Teniamo duro e vadano a rompere le scatole ad altri e non solo per ciò che concerne l’odiosa ed utopica” rivoluzione green”!

      Rispondi
      • Pier Giorgio MARI says:
        2 anni ago

        Pienamente d’accordo senza alcuna incertezza. Fuori da questa Europa senza se e senza ma. I satanisti i cappotti li mettano agli esquimesi.

        Rispondi
      • Guido says:
        2 anni ago

        Luca.. Quante verità nelle sue parole.. Ormai è questa la strada che hanno preso le cose, grazie alla classe politica che vale meno di zero e la nostra incapacità ormai di reagire insieme è compatti contro le continue porcherie che ci vengono propionate..

        Rispondi
      • giuseppe says:
        2 anni ago

        Hai ragione, importiamo persone disperate e che se lavprano lo fanno per 4 soldi enoi stiamoquasi regalando i nostri immobili se li vogliamo vendere. Il mercato è saturo. e questa gente ormai hanno fayyo cartello, o lo vendi al nostro prezzo oppure paghi le tasse e la manutenzione senza avere profitti. Ad affittarli è un terno al lotto, non sai se poi pagheranno.

        Rispondi
    • Coppa Roberto says:
      2 anni ago

      La direttiva UE deve essere rielaborata sostanzialmente. Prima deve essere approvata una classificazione energetica e dei regolamenti uguali per tutti i Paesi europei. Occorre eliminare le deoghe per le seconde case, i piccoli appartamenti ed altri edifici non residenziali. Devono essere concessi contributi e piu’ tempo.

      Rispondi
    • Francesco says:
      2 anni ago

      Siamo nel 2023, onestamente mi pare avere un senso questa direttiva, ci sono 7 anni da, qui al 2030 e 10 al 2033…Una casa in classe e ergetica D si può ottenere senza sforzi esagerati e nessuno vieta di viverci ma solo di venderla… Ergo mi sembra un uomo metodo per istigare i proprietari al miglioramento, dando loro un tempo adeguato e senza creare grossi disturbi, è un affare da sbrigare solo nel caso si voglia vendere l’immobile… Quando si vuole ottenere un risultato si deve spingere in quella direzione, chi vuole restare immobile ci sarà sempre, ad una certa affari suoi.

      Rispondi
      • Claudio says:
        2 anni ago

        Dico che: è stato dimostrato da gruppi di scienziati che, non c’è nessuna emergenza climatica , ma siamo in un ciclo caldo come ci sono sempre stati. IN PIÙ SE DOBBIAMO ADEGUARE LE CASE PERCHÉ IN EUROPA, QUALCUNO MI PUÒ DIRE PERCHÉ NON ADEGUANO GLI STIPENDI ITALIANI A QUELLI EUROPEI? Bisogna che tutti scendiamo in piazza, come stanno facendo i francesi. Adesso basta!

        Rispondi
        • Pier Giorgio MARI says:
          2 anni ago

          Hai ragione, pompano sul clima, sempre per i loro affari..

          Rispondi
        • Carlo says:
          2 anni ago

          pienamente d’accordo con quanto hai scritto.
          Vorrei anche aggiungere che fare il cappottino non serve a nulla perché se poi si dovrà avere una casa ad emessioni zero, non si userà più gas e l’elettricità verrà prodotta da pannelli solari, la classe energetica di una casa non avrà più senso

          Rispondi
      • Luca says:
        2 anni ago

        I soldi per ristrutturare chi me li da’?? Tu? Io non posso ora e non potro’ nel 2030 ergo la casa rimarrà così come è con le finestre degli anni sessanta.. Un o che prende 1.000.euro al mese i soldi dove li va a prendere? Prestiti? Sono iscritto nella crif non me li danno

        Rispondi
        • Elena says:
          2 anni ago

          sono pienamente d’ accordo con te! Chi mi potrebbe dare ciò che serve per ristrutturare? io ho solo la mia casa, fatta con sacrificio di 15 anni!
          Cosa vogliono o cosa pensano di farci credere? ..che salveranno il pianeta in questo modo? avrebbero dovuto pensarci 30 anni fa a far qualcosa per l’ ambiente! Con le ristrutturazioni ci sarà SOLO guadagno dei soliti e …le nostre case ..svalutate! che vergogna!

          Rispondi
          • Franco says:
            2 anni ago

            Io ho liquidato i fratelli per una casa vecchia dei miei genitori. Non ho un quattrino e adesso mi dicono che mi devo adeguare? Ma se hanno dato i soldi per il superbonus a quelli che ne avevano una montagna con case già bellissime. Che li diano a quelli che hanno una classe g e che non hanno quattrino sul conto corrente.

          • Guido says:
            2 anni ago

            Anch’io sono messo così. Si vergognino, sti maledetti

        • giuseppe says:
          2 anni ago

          IL problema è che molti sono prossimo alla dipartita. Sai quanto gliene frega di fare la casa gren. Con quei soldi vuole goderselalavita …che gli rimane.

          Rispondi
    • Andrea says:
      2 anni ago

      La comunità europea è una cagata pazzesca! fa solo i suoi intressi e se ne frega degli altri. Spero che qualcuno se ne accorga e al più presto conviene andarsene fuori, sganciarsi, levarsela dalle palle insomma!!!!!

      Rispondi
    • Elisa De Luigi says:
      2 anni ago

      Siamo diventati schiavi dell’Europa, ormai la UE sta condizionando ogni settore della nostra vita,
      fra un po’ non potremo neanche respirare senza il permesso dei signori di Bruxelles. Una nuova forma di schiavitù che produrrà danni al nostro patrimonio, ci impoverirà e ci costringerà a nuovi stili di vita mortificando la nostra cultura, tradizioni e libertà di espressione. Non contiamo sui cosiddetti incentivi, abbiamo visto come è finita con il superbonus. Il PNRR sono soldi in prestito che i nostri figli dovranno restituire e fanno parte di quanto noi già versiamo alla UE come stati membri.
      Gli incentivi sono soldi dei contribuenti, cioè nostri, regali non ce ne sono.

      Rispondi
      • maura says:
        2 anni ago

        È una legge surreale e credo che verrà modificata. Il mercato, lo dico con cognizione di causa, sta già, purtroppo, recependo la direttiva e premiando le case più performanti dal punto di vista energetico. Sicuramente è necessario che rivedano l’obbligo per i proprietari di vendere o affittare gli immobili in classe G e l’ Europa dovrà prevedere degli incentivi finanziari a beneficio dei cittadini europei, altrimenti è solo una matrigna, come spesso si è dimostrata.

        Rispondi
      • Giovanni Antonio Bianco says:
        1 anno ago

        dobbiamo subito uscire da questa Europa . dove prendiamo I soldi , però i soldi per la guerra ci sono. io penso che se continuano così il popolo è così incazzarti che andremo con i forconi a buttarli giù. basta Europa .

        Rispondi
        • Giovanni Antonio Bianco says:
          1 anno ago

          giusto questi sono pazzi da kegare, subito fuori da questa Europa. E tempo di scendere in piazza e di non votare sti strozzi. Scusate il termine.

          Rispondi
    • Nuccia says:
      2 anni ago

      fare come UK uscire tt dal carrozzone di dementi ke ci sono in UE. Politici nn all altezza con stipendi da capogiro Ursula compresa. USCIRE TT DA QUESTA BRIGATA.

      Rispondi
    • Patty says:
      1 anno ago

      Queste norme sono un abuso il cui obiettivo è danneggiare l Italia per indebolirla ancora. Fra l altro il cappotto termico presenta molte controindicazioni , oltre a non poter essere utilizzato per tutte le abitazioni. Spero che il governo, qualunque esso sia, tenga duro.

      Rispondi
    • Dimenico says:
      1 anno ago

      non si tratta di uscire o entrare ma piuttosto delle menti che in Europa dettano legge ( dittatoria poi parlano della Cina) senza sapere che il popolo non ha mezzi per sostenere ( probabilmente non capiscono niente neppure di ambiente oltre che di economia.)

      Rispondi
    • Gianni says:
      11 mesi ago

      L’Europa vuole unificare varie problematiche, esempio: Balneari, Case green, Autoveicoli elettrici, Certificazioni alimentari, ecc ecc…. Ma perché non unificare anche Pedaggi autostradali, Stipendi ( operai e parlamentari) Orari di lavoro, ecc ecc???

      Rispondi
  2. Angiolino says:
    2 anni ago

    come al solito l’Europa comanda , ma perché deve comandare a casa mia? a me non ma mai dato nulla quello che è mio me lo sono costruito con i miei sacrifici . A cosa servono i governi nazionalisti se poi non comandano per la loro nazione? allora sarebbe meglio uscire come a fatto l’Inghilterra .

    Rispondi
    • Stefano says:
      2 anni ago

      Calcolando che tutta la ns modernità inquina, se vogliamo zero inquinamento bisogna tornare a prima della rivoluzione industriale dove pero’li bambini non sani e gli anziani malati andrebbero incontro a morte certa, che il cambiamento climatico in parte e’naturale è ci sono evidenze scientifiche, in parte e’dovuto a noi a cui si aggiungono i soliti studi di settore dietro ai quali ci sono multinazionali che devono venderci qualcosa, dobbiamo imparare a gestire meglio quello che già abbiamo. Evoluzioni ecologiche costose e rigorose in pochi anni rischiano di impattare su famiglie ed economie. La famiglia media non ha soldi per auto elettrica e casa green in 10 anni a meno di forti incentivi che lo stato pare non abbia, e d un eventuale obbligo avrà l’effetto contrario smontando così la balla ecogreen. Giusto invece dire che si potrà vendere una casa classe g a prezzo ridotto e spetta al nuovo proprietario la ristrutturazione, anche perché altra balla che ci viene raccontata e’che la gente vorrà comprare solo case a classi energetiche più elevate, non penso avranno prezzi accessibili per tutti, quindi un usato da ristrutturare farà ancora gola.

      Rispondi
  3. Piero says:
    2 anni ago

    sicuramente farò le mie valutazioni,ma non farò nulla!!!. il pensiero che provo e’ di delusione . inoltre perché non si potrebbe agire sui consumi nel senso di stabilire delle quantità.
    es.1000 metri cubi di gas,2000 kWh di energia elettrica poi chiuso,ti blocchiamo le forniture,oltre i tuoi consumi sono inquinanti.in tutti i modi difendero’ le mie posizioni, da cittadino onesto,contro una misura iniqua e compromettente degli equilibri economici, per le persone che hanno creduto nel bene casa e possono anche aver faticato molto per averne una,la maggior parte dei cittadini italiani e non europei.

    Rispondi
  4. Giuluano says:
    2 anni ago

    un concetto quello europeo utopistico e a mio avviso irrealizzabile ,alla luce dei vari problemi che affliggono questo paese, ormai clinicamente morto ,con cittadino che non arrivano nemmeno, non alla fine,ma neanche alla metà del mese, che hanno mutui x 20/25/30 anni sulle spalle ,come si può pensare di accettare anche queste spese.
    una direttiva anche giusta ,ma non applicabile se non con aiuti dalla stessa UNIONE EUROPEA,sui suddetto immobili in classe energetica bassa.
    tutto questo x dire che non può esistere una imposizione di riqualificazione, e nemmeno un probabile stop alle vendite e agli affitti futuri di questi immobili .
    se questo succederà azzerando i valori degli immobili non riqualificati,si aprirà uno scenario apocalittico x noi cittadini Italiani, uno tra tutti e non ceto da sottovalutare e quello che se l’immobile non ha più valore, nulla più sarà dovuto visto che non darà più reddito ecc ecc ecc ….meditate gente meditate

    Rispondi
  5. Maurizio says:
    2 anni ago

    Sarà una catastrofe per i proprietari d’immobili…

    Rispondi
    • Maura del Torrione says:
      2 anni ago

      Buona sera, lo è già. Il mercato sta già svalutando le case con certificazione energetica più alta.

      Rispondi
  6. Gianni says:
    2 anni ago

    Mi sembra assurdo porre tutti questi vincoli ai cittadini europei che rappresentano il 7% della popolazione mondiale. Tutti questi sforzi saranno inutili considerando che il restante 93% non farà nulla di tutto questo e continuerà a inquinare allegramente. Sempre che sia l’uomo responsabile dei cambiamenti climatici. E si questo ho molti dubbi. In altre parole gli europei sono vittime della loro perversa ideologia

    Rispondi
  7. werther Ferrari says:
    2 anni ago

    se le leggi che fa l’Europa sono queste meglio uscire come ha fatto la G B siamo entrati in Europa per farstar meglio la nazione e questo è il risultato sono completamente fuori dalla vita reale della gente capaci solamente di imporre delle restrizioni e degli obblighi

    Rispondi
    • Enzo says:
      2 anni ago

      Questi sono dei pazzi incompetenti che vivono fuori dal Mondo pensando che tutti guadagnano lauti stipedi come i loro!!!Non so può più affittare?Bene,voglio vedere dove vivranno le famiglie!!Vogliono che ristruttura casa?Ok,datemi i soldi,non il folle 110%,ma un 90% ed io faccio i lavori.

      Rispondi
  8. Antonio says:
    2 anni ago

    L’Europa è una delle cose più importanti dei nostri tempi, ma casa mia anche se in Europa è mia e nessun burocrato europeo deve metterci le mani. gli italiani le case se le son fatte con una vita di sacrifici e con la sola pensione è impensabile realizzare le case green come vogliano tanti benpensanti. vogliono realizzare case green? Bene. Ma le spese dovranno essere a carico dell’Europa e non a carico dei soliti cittadini che a stento arrivano a fine mese. Beati gli inglesi che se ne sono venuti fuori.

    Rispondi
  9. Raffaele says:
    2 anni ago

    Perché in Italia non facciamo come stanno facendo in Francia e spacchiamo tutto poi vorrei vedere se i governi accetterrebbeto il tutto

    Rispondi
  10. Patrizia says:
    2 anni ago

    Ho forti dubbi che un terzo dell’inquinamento sia dovuto alle emissioni dovute alle abitazioni. Durante il lockdown non avevano detto che l’inquinamento era significativamente diminuito? Quindi il problema non erano le abitazioni dove le persone sono state rinchiuse per mesi. Sottolineo inoltre la cecità (chiaramente voluta) dell’UE: secondo questi “cervelloni” il clima è uguale a Stoccolna e a Palermo?

    Rispondi
  11. Nick says:
    2 anni ago

    Se queste sono le condizioni dell UE ,allora meglio uscire subito tanto non è mai stato un organismo alla pari , paesi come Germania e Francia hanno sempre cercato di dettare legge a casa nostra a danno degli interessi del nostro paese ma salvaguardando i loro(migranti, agricoltura etc). La maggioranza degli italiani ha votato un governo SOVRANISTA che tuteli il nostro paese, è ora di puntare i piedi è farsi rispettare. Dubito che siano le case di chi ha lavorato una vita a distruggere il clima, credo che i problemi siano imputabili alle gigantesche fabbriche di tutto il mondo che però non sono mai ecosostenibili perché vanno a urtare con gli interessi dei poteri forti finanziari e politici. È ora di dire basta.

    Rispondi
  12. Annunziata Fellini says:
    2 anni ago

    Giorgia!pensaci tu !

    Rispondi
  13. Gianni says:
    2 anni ago

    PERCHÉ il PARTITO DEMOCRATICO ED I 5 STELLE hanno votato in Europa a favore della normativa green europea?
    Perché la stampa non mette in evidenza che hanno votato a favore?
    In TV danno la colpa al governo attuale perché non permette la cessione del credito.
    Si rendono o no conto della situazione dell’Italia?
    È così che si fanno l’interesse degli operai?
    Chiedere loro di spendere circa € 60.000 per abitazione?
    Con le banche che probabilmente se hai una casa in classe G non ti danno i soldi?
    Quando l’anno prossimo voterete i nuovi parlamentari europei spero che vi ricordiate. !!!!!!!!!

    Rispondi
  14. Antonino says:
    2 anni ago

    Ci hanno infilato in una gabbia di matti nazifascisti e guerrafondai spero che per le prossime elezioni vanno tutt a quel paese.

    Rispondi
  15. Sergio says:
    2 anni ago

    NON C’E STATO UN REFERENDUM PER ENTRARE IN EUROPA IL CITTADINO E’ STATO OBBLIGATO!
    DOPO DI QUESTO IL CITTADINO MEDIO E’ SPARITO, SALARI DIMINUITI, AZIENDE FALLITE, DISOCCUPAZIONE, PREZZI ALLE STELLE, CRIMINALITA’ DI OGNI GENERE, GIOVANI PER LAVORARE SI TRASFERISCONO ALL’ESTERO, FAMIGLIE NON FASTA STIPENDIO FINE MESE, PROPRIETARI CON MUTUI PER 30 ANNI POI DITE CASE GREEN! OK SE SIETE SICURI CHE IL PROBLEMA E QUESTO EUROPA E STATO DEVE FINANZIARE AL 100 QUESTA INIZIATIVA, NOI SIAMO ALLA FRUTTA! NO TENGO DINERO!

    Rispondi
  16. Tiziano says:
    2 anni ago

    Uscire dall’Europa !
    Tornare a fare L’ITALIA

    Rispondi
  17. patrizia bianchi says:
    2 anni ago

    Il progetto case green o è stato partorito da qualche psicopatico oppure è un lucido disegno per scippare una fascia di popolazione che ha nella casa l’unico bene sudato per una vita, magari per creare vantaggio alle grandi imprese immobiliari che a breve faranno “spesa” gratis. Oltretutto, che impatto ha un’Europa green con il resto del mondo che inquina, sfrutta e demolisce risorse senza freni, ma ci pigliano per il cxxo?

    Rispondi
  18. Marco says:
    2 anni ago

    Sono d’accordo. Se uno ha 1 sola casa che non vende o non affitta non deve fare nulla. Era ora che ci fosse qualche cosa per modernizzare le abitazioni degli inquilini. Chi purtroppo non ha disponibilità, venda prima. Certo che anche le altre nazioni del mondo dovrebbero provvedere, comunque noi incominciamo a fare la nostra parte.

    Rispondi
    • Giampaolo says:
      2 anni ago

      Parla per te! Che i soldi li hai. Chi deve finire di pagarsi il mutuo, le bollette aumentate grazie anche agli speculatori di m…a di diverse nazioni dell’UE non ha altri soldi da buttare.

      Rispondi
  19. Giuseppina says:
    2 anni ago

    Sono d’accordo x uscire dalla Comunità Europea.Noi cittadini ormai non decidiamo più nulla.Se entra in vigore la legge delle case green per l’Italia è la fine.Aiuto!!!

    Rispondi
  20. Ernstina says:
    2 anni ago

    Ma se in Cina è altri paesi c’è un inquinamento pazzesco, perché noi dovremmo salvare il mondo, cosa c’è fra noi e loro una paratia che divide aria? Ma vediamo di essere reali e di ragionare, i francesi fanno, noi perché dobbiamo sempre subire e fare quello che vogliono gli altri,e non ci ribelliamo mai? la Ue per i (chiamiamoli stranieri) che scappano traghettano in Italia se ne sbatte, parole parole, ad un certo punto siamo stanchi, vogliamo fatti Salvini voleva farci uscire dalla Ue, ora gli va bene tutto?

    Rispondi
  21. Andrea says:
    2 anni ago

    certo che sti politici non capiscono un c…o! ma sanno cosa vuol dire 2028 emissioni zero? vuol dire che saremo dipendenti dal sole. cosa vuol dire questo : A speriamo che d’inverno ci sia sempre il sole non il nuvolo B dovremmo almeno avere dei Accumoli di batterie in grado di garantirci corrente per almeno una settimana di nuvolo! in teoria 100/150 kw di batterie! C conseguenza non trascurabile , ma l ENI che in borsa vale per quanto vende di energia cosa farà? D tutto l indotto del mercato energetico che fin farà?

    Rispondi
    • sveglia! says:
      1 anno ago

      veramente emissioni zero sifìgnifica che non va, a gas, ma che usa enenrgia elettrica: caldaia a pompa di calore e cottura a induzione…

      Rispondi
  22. Ilio says:
    2 anni ago

    prima usciamo da questa trappola chiavitosa di Europa e meglio sara’ !!
    con la lira e fuori da questa Europa corrottamente “green” eravamo quarti nel mondo come potenza economica.
    oggi siamo sudditi degli Stati Uniti e in balia di politici europei corrotti dai criminali di Davos. senza contare le oltre 130 basi nucleari sul nostro territorio di proprieta’ USA : in caso di guerra nucleare saremmo distrutti e bruciati vivi in 2 ore !!
    siamo proprio un popolo di deficienti !!!

    Rispondi
  23. ANTONELLA CORAZZI says:
    2 anni ago

    continuare a trattare i piccoli proprietari come persone con ampie possibilità economiche impoverira’ ancora di più la maggior parte dei cittadini che ha fatto anni di sacrifici per potere avere una casa di proprietà. L’Italia ha un numero elevato di case di proprietà rispetto ad altri paesi e la UE deve capire che solo con aiuti mirati questa trasformazione sarà possibile. Se tutte le manovre proposte hanno lo pscopo di impoverire i cittadini non importa chi ci governa saremo il fanalino di coda di un’Europa che non ci considera all’altezza.

    Rispondi
  24. Francesca Locci says:
    2 anni ago

    credo che chiunque vorrebbe avere la possibilità di acquistare una casa green o un’auto che non inquina,ma attualmente tutto ciò è appannaggio di pochi.oltretutto come è già stato osservato paesi come la Cina e non solo, inquinano senza alcun rispetto per l’ambiente. questa situazione dimostra chiaramente quanto le istituzioni europee siano lontane dai cittadini e quanto ormai la democrazia sia stata svuotata di ogni significato. i cittadini vengono presi in giro in continuazione. ricordo che da anni paghiamo la bolletta elettrica che comprende un contributo per le fonti energetiche alternative, contributo poi impiegato per altri scopi. dovremmo smetterla di farci distrarre da polemiche come quella su extracomunitari e pretendere dai nostri politici risposte serie sui problemi del paese come politiche energetica e sviluppo economico

    Rispondi
  25. Nicola Talladira says:
    2 anni ago

    come fa un cittadino che fa fatica ad arrivare alla fine del mese e magari ha un mutuo a ristrutturare casa, lo stato come pensa di poterli obbligare se non hanno i soldi per farlo.

    Rispondi
  26. Carmelo C says:
    2 anni ago

    Cina , India, USA, tutte le compagnie aeree nonché i mega gruppi di flotte navali appena saputo di questa ideona della UE, insieme a quella del blocco vendita auto endotermiche dopo il 2035, han detto…beh meno male che c’è l’Europa che salva il mondo dall’inquinamento e così noi possiamo continuare. Solo dei politici idioti, o venduti, potevano pensare norme così autolesioniste. Serve programmare, sovvenzionare e non obbligare a fare, così è autoritarismo il Re che si sveglia la mattina emana un editto e obbliga i sudditi.

    Rispondi
  27. Massimiliano Bellon Bellucci says:
    2 anni ago

    Uno Svedese, un Norvegese, un Olandese, un Tedesco per viver nei loro paesi nordici consumano ogni anno 10 volte tanto quello che consumiamo noi, facciamola finita con questa marea di cazzate. Che non rompessero le scatole e se ne vadano a vivere in Africa, così non hanno spese per il riscaldamento 9 mesi all’anno e per tenere le luci accese 20 ore al giorno

    Rispondi
  28. Cinzia says:
    2 anni ago

    avrei voluto fare qlkosa x la mia casa, nessuno era disponibile c’era una corsa a chi si accaparrava i migliori contratti…. adesso sarebbe possibile se però gli incentivi verranno pagati subito e nn in dieci anni!!!
    Nn ho l’età…x aspettare e soffro di più il freddo e il caldo…..

    Rispondi
  29. Francesco says:
    2 anni ago

    Non sono d’accordo al piano dellUE riguardante la ristrutturazione della casa alla diversa classe energetica.
    grazie

    Rispondi
  30. Maurizio says:
    2 anni ago

    Fra farina di grillo, fra macchine a batteria, fra immigrazione incontrollata, fra case green…insomma questi politici eurooei sono proprio da ricovero…..

    Rispondi
  31. Vittoria says:
    2 anni ago

    chi c’è dietro a tutto questo? questi son solo i servi del potere. gente senza scrupoli che accomodati sulle poltrone e super pagati se ne fottono di noi ormai fatti schiavi da questi dementi che ci stanno portando al disastro tra guerre, pandemie pilotate, aumento dei tassi ,case green con quelle facce di m. tipo lagarde. ma che protesti a fare? e come continuare a dare potere a questi schifosi ladri
    farete una brutta fine il karma sia con voi

    Rispondi
  32. Valentina says:
    2 anni ago

    L’Europa ha una politica molto lungimirante che in Italia manca dal 1960, quindi ogni loro decisione a noi sembra assurda e non realizzabile. È ovvio che per rendere le case meno energivore saranno dati degli incentivi ai proprietari di immobili in classe G che vogliono ristrutturare (in Italia sono anni che abbiamo il 50% e ultimamente c’è stato il 110%), il PNRR era stato creato anche per questo e ci dovevano arrivare milioni di euro con i fondi europei… Ma qualcuno del Governo non lo ha ancora nemmeno letto (perché i problemi sono sempre altri!!!) e già rischiamo di perdere i primi finanziamenti!!! Non prendiamocela con l’Europa, che alla fine ha delle buone idee che ci porteranno a consumare e quindi a spendere meno per vivere, prendiamocela con chi non sta facendo arrivare i soldi!

    Rispondi
    • Tiziana says:
      2 anni ago

      Sono assolutamente d’accordo con te!!! Ma sembra un concetto difficile da capire per la maggior parte dei nostri concittadini, basta leggere le assurdità scritte in alcuni commenti!

      Rispondi
      • Maura del Torrione says:
        2 anni ago

        Signora ma iha presente cosa succederà se ci sarà il divieto di vendere e affittare? Personalmente una tragedia. Verrò da lei a mangiare

        Rispondi
    • Mario says:
      12 mesi ago

      Signora Valentina le ricordo che per detrarre il 50% si deve avere una capacità fiscale per farlo!

      Rispondi
  33. ANTONELLA ABATE says:
    2 anni ago

    Questa unione europea sta diventando sempre più espressione di POTERI ECONOMICI SPECULATIVI E TOTALITARI, che stanno minando gravemente l’AUTODETERMINAZIONE dei popoli e la DEMOCRAZIA

    Rispondi
  34. Vi says:
    2 anni ago

    Vale anche per Cina e India e il resto del mondo?

    Rispondi
  35. Daniela De Pietri says:
    2 anni ago

    Fuori dall’Europa. Subito!!! Si vergogni chi è d’accordo con quello che ha fatto :a partire dai vaccini, proseguendo con le macchine e la farina di Grillo, e poi questa degli immobili. E non è finita!!!

    Rispondi
  36. PAOLO GRAMACCINI says:
    2 anni ago

    per quanto mi riguarda penso che si faccia un referendum per uscire dall’europa e io sarei il primo a dire di uscirne . stanno facendo tutto con il portafoglio degli altri tra case green auto elettriche e altro ancora,via dalle scatole tutti e chi vuole venire in italia paghi il bigletto.

    Rispondi
  37. PAOLO GRAMACCINI says:
    2 anni ago

    via dalle scatole tutti.uscire dall’europa .ii saro il primo

    Rispondi
  38. Anonimo says:
    2 anni ago

    Secondo voi l’inquinamento mondiale maggiore avviene dalle attività industriali di Cina, India, USA, Russia, Brasile o dalle case private Europee? Gli statisti dell’Unione Europea fanno come quelli che guardano il moscerino nell’occhio e non vedono il trave piantato nel …………!!
    Distinti saluti

    Rispondi
  39. LEANDRO PASQUALETTO says:
    2 anni ago

    È da tanto tempo che avremmo dovuto uscire dall’Europa. Anzi, non avremmo nemmeno dovuto entrare in una Comunità così concepita. Dopo tutte le battaglie risorgimentali per ottenere la Nostra indipendenza, dopo tutti i morti nelle varie guerre, ci siamo volontariamente riconsegnati nelle mani dei tedeschi e francesi. l’Europa non esiste. Esistono due stati che dettano legge a tutti e che tutelano sempre ed esclusivamente i loro interessi a discapito di tutti gli altri. Germania e Francia, con accodati ( sempre per il loro tornaconto) i paesi nordici e l’Olanda, decidono quello che va bene a loro e gli altri zitti e ubbidire. Con la Gran Bretagna non ci sono riusciti. Gli inglesi hanno capito che pur avendo vinto 2 guerre contro la Germania, rischiavano di diventarne una colonia. Noi non abbiamo voluto uscire dalla UE per paura di rimetterci tutti i nostri soldi che ovviamente, non più Euro, ma Lire, avrebbero subito una speculazione e svalutazione pazzesca. Ma ora ci rendiamo conto che i nostri soldi spariranno lo stesso e non saranno nemmeno sufficienti per ristrutturare le case e queste che erano il nostro investimento per noi e i nostri figli, diventeranno invece una zavorra della quale non potremo nemmeno liberarci. A questo punto, uno 1+1 fa 2. Credo che Italexit alle prossime votazioni farà il Boom. e spero che si riesca anche noi a fare un referendum e uscire dal questa prigione chiamata UE. Perso per perso, visto che ci faranno tornare poveri sia restando in UE che uscendo, meglio poveri ma liberi. Liberi di ripartire con le nostre forze e di ritornare nel giro di una generazione, ad occupare il posto che meritiamo. E che questo sia un esempio alle prossime generazioni. Mai fidarsi degli europei, mai svendere la nostra storia, la nostra indipendenza a paesi del Nord Europa, dove siamo ancora considerati come diceva Metternich ” una semplice espressione geografica”.

    Rispondi
    • giuseppe fortunato says:
      2 anni ago

      concordo pienamente…basta vedere chi ci rappresenta al governo di questo paese…

      Rispondi
      • giuseppe fortunato says:
        2 anni ago

        italexit

        Rispondi
  40. Mario says:
    2 anni ago

    Parole fondate e consapevoli della cruda realtà. Il nostro paese è sempre stato considerato come una bella donna che tutti vorrebbero possedere come una prostituta che si sfrutta e poi si dimentica. L’invidia è una brutta bestia difficile da curare sia con chiacchiere che con medicine. Se questa è la musica conviene cambiare subito i musicisti. Per prima cosa l’anno prossimo facciamo i raggi X a chi mandiamo a rappresentarci e affossiamo quelli che hanno idee greeniane!

    Rispondi
    • giuseppe fortunato says:
      2 anni ago

      italexit

      Rispondi
  41. giuseppe fortunato says:
    2 anni ago

    quando andrete a votare per le europee, ricordatevi cosa avete detto riguardo l’Europa….se non siamo capaci di scendere per strada come i francesi, almeno nella cabina elettorale, facciamo la cosa giusta…questi burocrati che ci sono adesso, ci porteranno alla miseria…

    Rispondi
  42. giuseppe fortunato says:
    2 anni ago

    italexit

    Rispondi
  43. Mirco says:
    2 anni ago

    Tutto in poco tempo, quando invece ci vogliono decenni se non secoli per un ricambio delle abitazioni… chi farà tutti questi lavori, ci sono abbastanza materie prime per tutta l’Europa, i soldi dove li troviamo, dove vanno a vivere le persone che abitano in case da ristrutturare completamente durante la ristrutturazione e mille altri problemi, ma si sono bevuti il cervello??? Non è che inquiniamo di più facendo tutto questo lavoro in così poco tempo, ottenendo il risultato opposto?

    Rispondi
    • Maura del Torrione says:
      2 anni ago

      Buongiorno, si si sono bevuti il cervello. Le follie green.

      Rispondi
  44. Mirco says:
    2 anni ago

    Altro piccolo appunto. Ma ai proprietari di case o appartamenti dati in affitto, conviene spendere migliaia di euro per ristrutturare le case affittate, ben sapendo che quando si affitta il proprietario non è per nulla tutelato e se qualcuno degli inquilini non paga ci vogliono anni prima di tornare in possesso della casa, e magari è pure tutta da ristrutturare all’interno per i danni subiti e che nessuno paga????? C’è da rivedere anche tutte le leggi sulla locazione.

    Rispondi
  45. Maria says:
    2 anni ago

    Ma se noi italiani non arriviamo a fine mese con quei pochi soldi come facciamo a.mettere in regola la casa ? stacchiamoci i dall’Europa .

    Rispondi
  46. Marino says:
    2 anni ago

    Il disegno è chiaro. Chi ha una casa vecchia la deve svendere e ci guadagnano gli impresari. Chi ha una casa da ristrutturare deve metterci del suo e ci guadagnana l’indotto dell’edilizia. Chi è povero si troverà col culo per terra e ci guadagneranno i benestanti. Ed è da molti anni che si continua a parlare di consumo del territorio e continuano a costruire case nuove perché ristrutturarle costa troppo. Che blocchino la costruzione di nuove case così almeno quelle vecchie, comperate con una vita di sacrifici continuino a valere. A 58 anni e una casa malandata mi dicono che la devo vendere per prendermi, forse, un bilocale che costa 100 mila euro quando per comprare la mia ne avrò spesoi almeno 200 mila. Lavorato tutta una vita una casa. Grazie politici. Grazie tante.

    Rispondi
  47. Salvatore Fiorenza says:
    2 anni ago

    Eravamo pronti per ristrutturare col super bonus, purtroppo con la caduta del governo Conte è stato bloccato e il governo attuale continua a prendere in giro gli italiani! Nn tutti, sarà maggioranza, si possono permettere di anticipare e mettete soldi! Considerato che sarà un obbligo e lo stato, con l’Europa che dovrà intervenire!

    Rispondi
    • giuseppe says:
      2 anni ago

      No sono i governi precedenti che hanno preso in giro gli italiani. Ma dove li prendeva i soldi lo Stato per pagare tutte le fesserie che ci stanno raccontando. Ma lo sai quanti miliardi per sistemare tutte le case in Italia? Ma poi quella di dire che ne possiamo sistemare un po’ ed gli altri si arrangino, ma cosè diventato, La lotteria Italia? Chi è fortunato che ottiene tutto e chi invece deve fare i sacrifici? In alcuni palazzi hanno sostituito con il 110% persiane che avevano sostituito al nuovo una decina di anni fa, altri persino ascensori che andavano benissimo, e villette di lusso che si sono messi pure il caricatore per auto elettrica acquistando pure l’auto elettrica (che non costa poco) con altri incentivi alla faccia nostra che paghiamo e non otteniamo nulla.

      Rispondi
      • Crisma says:
        1 anno ago

        si qui i ricconi si sono rifatti le case gratis e ne conosco tanti grazie a Conte a spese dei poveri cristi che se le vedranno svalutate nei prossimi anni così impiccheranno i nostri figli rivedendo le casse che si sono pagati con le nostre tasse costringendoli a pagare .mutui centenari,. grazie a chi ha votato i governi precedenti. vi siete accontentati della paghetta del reddito di cittadinanza mentre i ricconi e gli speculatori si riempivano i conti in banca con i nostri miseri risparmi il popolo ignorante paga sempre purtroppo.

        Rispondi
  48. Paolo says:
    2 anni ago

    Normativa assolutamente devastante per chi vive di stipendio…. chiedere un prestito alla banca per eseguire i lavori di efficientamento non ci penso proprio..si tratta di 60 mila euro come minimo.

    Rispondi
  49. Giuseppe says:
    2 anni ago

    fuori dall Europa,subito.perche non riducono i loro viaggi con gli aerei quando si spostano.sltro che le case.

    Rispondi
  50. giuseppe says:
    2 anni ago

    Questa è la stessa storia dell’auto, siamo passati dalla benzina al piombo alla benzina verde e sembrava che avevamo risolto tutto, ma non è bastato, non e bastato nemmeno con l’introduzione dell’Euro1 a seguire fino all’Euro6 e siamo all’Euro7 ma sempre con la stessa benzina ed ora vorrebbero che ad un certo punto si passi all’elettrico. Non si accorgono che più siamo sulla terra e più inquiniamo. Eravamo sulla strada giusta quelladella decrescita demografica, no, e già, altrimenti le industrie e aziende come fanno ad arricchirsi. Ma cosa vogliono incentivare le natalità se poi ci dicono che le risorse per la nostra soppravivenza non bastano più e ci dobbiamo adattare a magiare scarafaggi.Avete letto? Prima dobbiamo spendere per passare alla E poi altri soldi per passare ad un livello superiore., poi le guerre e le case green… puff.

    Rispondi
  51. giuseppe says:
    2 anni ago

    Aprite gli occhi, quando c’è l’atmosfera carica di sostanze inquinanti? Da quando si inizia ad accendere il riscaldamento, Quindi le auto sono una minima parte di quelle che inquinano. Allora si opta per la casa green per ridurre le dispersioni ed i consumi. Ma allora perchè importiamo dall’Africa milioni di cittadini che potrebbero rimanere al loro Paese più vicini all’equatore e li facciamo arrivare in Europa che poi si sommeranno a noi per contribuire all’inquinamento atmosferico? Si sa che in Europa consumiamo di più dei Paesi emergenti in fatto di inquinamento, fa più freddo. Si dovranno costruire più case, le aziende dovranno aumentare la produzione ed i consumi vanno su,e si cerca di usare tutti i prodotti come pure il carbone.

    Rispondi
  52. marco says:
    2 anni ago

    Aprite gli occhi, quando c’è l’atmosfera carica di sostanze inquinanti? Da quando si inizia ad accendere il riscaldamento, Quindi le auto sono una minima parte di quelle che inquinano. Allora si opta per la casa green per ridurre le dispersioni ed i consumi. Ma allora perchè importiamo dall’Africa milioni di cittadini che potrebbero rimanere al loro Paese più vicini all’equatore e li facciamo arrivare in Europa che poi si sommeranno a noi per contribuire all’inquinamento atmosferico? Si sa che in Europa consumiamo di più dei Paesi emergenti in fatto di inquinamento, fa più freddo. Si dovranno costruire più case, le aziende dovranno aumentare la produzione ed i consumi vanno su,e si cerca di usare tutti i prodotti come pure il carbone.

    Rispondi
  53. giuseppe says:
    2 anni ago

    Aprite gli occhi, quando c’è l’atmosfera carica di sostanze inquinanti? Da quando si inizia ad accendere il riscaldamento, Quindi le auto sono una minima parte di quelle che inquinano. Allora si opta per la casa green per ridurre le dispersioni ed i consumi. Ma allora perchè importiamo dall’Africa milioni di cittadini che potrebbero rimanere al loro Paese più vicini all’equatore e li facciamo arrivare in Europa che poi si sommeranno a noi per contribuire all’inquinamento atmosferico? Si sa che in Europa consumiamo di più dei Paesi emergenti in fatto di inquinamento, fa più freddo. Si dovranno costruire più case, le aziende dovranno aumentare la produzione ed i consumi vanno su,e si cerca di usare tutti i prodotti come pure il carbone.

    Rispondi
  54. Giuliana says:
    2 anni ago

    Se non si esce dall’UE subito, gli italiani si ritroveranno senza mutande senza casa e senza lavoro e senza pensione e anche facendo la fila alla mensa dei poveri magari dovranno accettare qualche punturina come già accaduto. In verità gli italiani da anni volevano uscirne votando lega e 5S ma abbiamo visto come è finita, anche chi ha votato l’ultima ci sperava…. prima ancora delle prossime elezioni occorre che ognuno non accetti più compromessi di alcun genere, le case vanno bene così come sono, è ora che i parassiti si rivolgano ad altre nazioni. Comprato frigo classe A+++ dopo tre anni rotto, me lo hanno cambiato con frigo uguale in classe D dicendo che la direttiva UE aveva cambiato i parametri: piccolo esempio per far intendere come succhiano la vita agli italiani che stanno mantenendo il mondo intero. Adesso basta

    Rispondi
  55. Marta says:
    1 anno ago

    Io non sono d’accordo con questa legge europea poiché non penso che l’unico problema che distrugge l’ambiente siano degli infissi oppure una caldaia, penso che dietro a questa legge ci siano altri scopi !

    Rispondi
    • Crisma says:
      1 anno ago

      si sarebbe il caso di aprire gli occhi e cominciare a valutare bene cosa compriamo e come ci comportiamo i responsabili siamo noi che ci facciamo abbindolare da ogni moda e da ogni pubblicità/ influencer impoverdoci e accumulando immondizia per arricchire i pochi che hanno saputo cavalcare l’onda della stupidità. una bella meditazione su tutto quello che avete scritto e letto ora sarebbe necessaria

      Rispondi
  56. Claudio Cirinei says:
    1 anno ago

    È un provvedimento assolutamente irrealistico ed ingiusto poiché costringe molti italiani ad indebitarsi mentre Cina ed America continuano ad inquinare. Molto più logico è limitarsi a imporre la classe energetica A per le nuove costruzioni, tenendo comunque presente che ciò farà aumentare i costi di costruzione

    Rispondi
  57. Stefano says:
    12 mesi ago

    Ma poi non capisco, ho letto articoli che ormai è accertato che la terra è piatta, quindi il calore non dovrebbe rimanere al centro dove c’è l’italia ? quindi per me noi siamo a posto così grazie pensate ai vs fiordi…

    Rispondi

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