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Chi non sogna di comprare casa in centro? Poter vivere in una delle zone più gettonate della città ed essere a pochi passi da tutto: lavoro, servizi, movida. Al punto che quasi non occorre più la macchina e ci si libera sia dallo stress del traffico, sia dall’affolamento dei mezzi pubblici. Peccato che, quando si intraprende la ricerca vera e propria, ci si trovi a fare i conti con un mercato immobiliare più ostico di quanto vorremmo, con prezzi degli immobili spesso inaccessibili, tassi altissimi e budget nella maggior parte dei casi inadeguati. Così la casa in centro rimane un sogno, una chimera e, dopo le prime mille ricerche per scovare l’immobile ideale, ci si vede costretti a spostarsi verso la periferia.
I Pro e i contro di vivere in centro città
Quando si tratta di vivere nelle città italiane, bisogna valutare pro e contro.
Vediamo nel dettaglio se è meglio vivere in città o provincia.
I vantaggi di vivere in una grande città
Sul lato positivo, comprare casa in centro città offre una gamma di vantaggi:
- opportunità di lavoro migliori,
- esperienze culturali, splendide architetture, musei e monumenti storici,
- ristoranti, bar e negozi a portata di mano,
- opzioni di intrattenimento,
- eccellenti servizi di trasporto pubblico come stazioni, bus, tram e metropolitane, che rendono facile spostarsi senza auto.
Gli svantaggi di vivere in una grande città in Italia
Non è tutto rose e fiori vivere in una metropoli. Gli svantaggi più rilevanti sono:
- inquinamento atmosferico, che può avere effetti negativi sulla salute pubblica,
- tassi di criminalità possono anche essere più elevati nelle aree urbane, in particolare nelle città più grandi.
- per chi è obbligato a spostarsi in auto, il traffico diventa un serio problema,
- il costo della vita nelle città può essere piuttosto elevato, in particolare nelle aree con un’elevata domanda di alloggi.
Nonostante questi inconvenienti, molte persone sono attratte dall’eccitazione e dall’energia della vita cittadina, e le città italiane continuano ad attrarre sia turisti che residenti permanenti.
Quali sono le aree cittadine in cui gli italiani preferiscono comprare casa?
In tutta Italia, gli immobili situati nel centro storico e nei quartieri limitrofi sono quelli in cui si concentrano le ricerche sui vari portali.
Facciamo qualche esempio:
- a Roma, il 14% delle ricerche immobiliari riguardano il centro storico;
- a Milano un acquirente su 5 desidera comprare casa tra Sarpi e Isola, una delle zone più in voga della città;
- a Firenze, il 30% delle ricerche si concentra nella zona di Campo di Marte;
- a Torino, Napoli, Genova, Verona e Catania, una persona su tre vorrebbe abitare in centro;
- a Bologna le richieste per il centro storico sono pari al 36%, così come a Palermo;
- Venezia va invece un po’ controcorrente, dato che oltre il 40% delle persone cerca una casa sulla terraferma, attorno al centro gemello di Mestre.
Per quanto riguarda invece la tipologia di immobile, in linea generale, il più ambito in città è il trilocale. Solo a Milano a farla da padrona sono i bilocali.
Qual è invece il rapporto tra budget degli utenti e costo effettivo? In realtà nella maggior parte dei casi c’è una certa coerenza. Fanno però eccezione Roma e Milano, in cui la disponibilità economica (pari a 300 mila euro) per comprare casa in centro (trilocale a Roma e bilocale a Milano) si scontra con i prezzi di mercato. Questo perché per un trilocale nella Capitale servono almeno 150 mila euro in più, mentre per la città meneghina, per un bilocale nelle zone più ambite non si scende sotto i 360.000 euro. Simile il caso di Verona, dove per un trilocale in centro, ai 300 mila euro di budget ne vanno aggiunti almeno altri 43 mila.
I quartieri in cui gli italiani scelgono di acquistare
Come in ogni cosa, anche per l’acquisto dell’abitazione arriva il momento in cui ci si scontra con la realtà e si devono ridimensionare i sogni.
Escludendo Genova, in cui il centro storico è quello in cui si concentrano le domande, e Palermo, dove gli acquirenti riescono effettivamente a comprare casa nei pressi del Politeama, la maggioranza degli acquirenti rimodula le proprie aspettative.
In alcuni casi trova un compromesso, scegliendo quartieri abbastanza centrali. Come capita, ad esempio, nella Capitale, dove la maggioranza delle domande si concentra nel quartiere Re di Roma – San Giovanni. A Napoli, dove si compra casa nel quartiere di Chiaia – Mergellina, vicino al mare. E anche a Torino, con Borgo San Paolo tra le zone più gettonate.
Ben diversa è invece la situazione a Milano, Bologna e Firenze, città nelle quali, per riuscire a comprare la propria casa ideale, si è costretti a spostarsi in periferia.
Più nello specifico:
- a Milano il quartiere con il maggior numero di domande è Precotto – Turro, lungo la metro rossa;
- a Bologna, la zona di Bolognina;
- a Firenze, l’area di Ugnano – Mantignano.
“Non viene meno il desiderio degli italiani di vivere nel cuore della propria città. Desiderio che però in molti casi si trova ora a scontrarsi con la difficile situazione del mercato immobiliare, che vede prezzi ancora alti e tassi dei mutui alle stelle. Vediamo quindi come in alcuni casi la domanda migri in zone più decentrate ma dai prezzi ancora accessibili, come a Milano o Bologna. In altri, invece, penso a Roma e Napoli, le intenzioni di acquisto si concretizzano maggiormente in quelle aree solitamente nelle mire di un pubblico alto spendente” il commento di Carlo Giordano, Board Member di Immobiliare.it.