Indice
- 1 Mercato immobiliare a Milano
- 2 La situazione della Capitale
- 3 Napoli, immobiliare in ripresa
- 4 Il complicato mercato di Bologna
- 5 La situazione abitativa di Firenze
- 6 Immobiliare a Genova: costi degli affitti in crescita
- 7 Bari, più locazioni brevi e poche a lungo termine
- 8 Carenza di alloggi a Torino
- 9 Le difficoltà dell’immobiliare di Palermo
Il mercato immobiliare in Italia sembra quasi impazzito e la prospettiva di possedere una casa sta diventando sempre più remota. Gli elevati canoni delle case in affitto e i costi crescenti delle case in vendita stanno infatti creando difficoltà per i giovani e gli adulti che vogliono acquistare un appartamento. Dopo la pandemia, il contesto urbano è infatti diventato più attraente, portando ad un aumento del 4% nel prezzo al metro quadro. Tuttavia, i salari non stanno aumentando allo stesso ritmo del costo delle proprietà, costringendo molte famiglie e lavoratori a chiedere aiuto ai loro parenti. E, di certo, i tassi di interesse dei mutui in costante crescita e la mancanza di programmi di edilizia pubblica non migliorano la situazione.
Così, le città italiane, da nord a sud raccontano storie di difficoltà,con protagonista la ricerca di una casa, divenuta sempre più difficile e costosa.
Mercato immobiliare a Milano
A Milano sono circa 20.000 gli appartamenti sfitti e che potrebbero rappresentare un’opportunità per rispondere alla crescente richiesta di alloggi a prezzi accessibili. Una richiesta che arriva anche dai tanti giovani in protesta di fronte al Politecnico, che chiedono di affrontare il problema degli appartamenti in affitto a prezzi folli. Infatti, anche se mettere queste case vuote sul mercato non riuscirebbe a risolvere il problema, sarebbe comunque un deciso passo in avanti.
Come spiega Vincenzo Albanese, presidente di Fimaa Milano, Lodi, Monza e Brianza (la Federazione italiana dei mediatori e degli agenti d’affari) e founder di ideeUrbane: “In città, in media, non si affitta a meno di 200 euro al metro quadro l’anno. I canoni sono cresciuti del 10% nell’ultimo anno e forse adesso si vedrà una stabilizzazione, o comunque un aumento contenuto”.
La situazione della Capitale
A Roma la situazione è addirittura peggiorativa. Da un lato, la speculazione edilizia e le follie del mercato hanno portato a ben 162 mila abitazioni vuote. Dall’altro ci sono migliaia di famiglie in attesa da anni di un alloggio popolare. E, dato che la costante crescita dei tassi di interesse non agevola i mutui per l’acquisto di una casa, molti sono costretti a ripiegare sull’affitto.
Napoli, immobiliare in ripresa
A Napoli, il mercato immobiliare sta registrando una ripresa dopo il periodo di forte depressione causato dal Covid. Questa crescita coincide con la ripresa dei viaggi, sia in Italia che all’estero, e il conseguente aumento dei visitatori della città. Tuttavia, gli investimenti nel centro storico si stanno concentrando esclusivamente sulle case da trasformare in residenze turistiche, determinando un aumento dei prezzi degli immobili dovuto alla corsa ai B&B. Un fenomeno che, purtroppo, sta escludendo le giovani coppie che non hanno la disponibilità economica per acquistare a prezzi così elevati.
Il complicato mercato di Bologna
A Bologna, i costi delle locazioni sono aumentate del 60% rispetto al 2018. Questo significa che un terzo dello stipendio viene speso in affitto e che il 47% delle zone della città sono insostenibili per una famiglia media. A complicare ulteriormente il mercato immobiliare vi è l’aumento degli alloggi in affitto su Airbnb, che ora ammontano a oltre 4.000. Gli studenti universitari sono disperati perché non riescono a trovare alloggi, come ha spiegato uno studente fuorisede che paga 850 euro mensili per un monolocale. Nel frattempo, le richieste alle agenzie per brevi periodi da parte di professionisti sono aumentate del 10%.
A Parma, il costo medio per una stanza per uno studente è di 390 euro, secondo le ultime stime immobiliari. Nell’anno accademico 2021-22, quasi 17.000 degli 28.690 iscritti totali dell’Università di Parma erano fuori sede.
La situazione abitativa di Firenze
A Firenze, la situazione abitativa è allarmante: ci sono circa 20.000 famiglie che non riescono a trovare una casa a prezzi accessibili, né da comprare né da affittare, secondo i dati del sindacato inquilini della Cgil, il Sunia. Il costo medio di una casa in vendita supera i 4.000 euro al metro quadrato, mentre gli affitti sono aumentati del 7,2%. Inoltre, i fiorentini stanno subendo aumenti del 45% sulle rate dei mutui variabili. Attualmente ci sono circa 5.500 persone in lista per una casa popolare e 18.000 famiglie vivono in condizioni di disagio abitativo. Inoltre, ogni mese ci sono circa 150 sfratti.
Immobiliare a Genova: costi degli affitti in crescita
Aumentano i prezzi delle case anche a Genova, ma a far registrare i maggiori incrementi sono gli affitti, che raggiungono cifre astronomiche. Questo a causa della sempre maggiore richiesta di case da destinare a locazioni brevi per turisti su piattaforme come Airbnb. Per cercare di compensare l’aumento del tasso di interesse, molti stanno optando per l’acquisto di abitazioni a costi inferiori. Tuttavia, la situazione rimane critica per chi cerca una casa a lungo termine.
Bari, più locazioni brevi e poche a lungo termine
Anche trovare una sistemazione a Bari sta diventando sempre più difficile, soprattutto dopo la pandemia. I proprietari temono di non ricevere l’affitto e quindi preferiscono concedere locazioni brevi per i turisti invece di contratti a lungo termine. Purtroppo, studenti e famiglie stanno pagando il prezzo più alto, con affitti che superano i 400 euro mensili per una singola nelle zone centrali. La situazione è particolarmente difficile per coloro che non possono permettersi di acquistare una casa, poiché i proprietari cercano solo affittuari con un lavoro fisso. Nonostante ciò, il mercato immobiliare di Bari è in pieno fermento, con un aumento del 25,3% nelle compravendite rispetto all’anno precedente, il migliore risultato in Italia per il 2022, secondo l’Agenzia delle Entrate.
Carenza di alloggi a Torino
A Torino, circa 6.000 famiglie che soddisfano i requisiti non riescono ad ottenere una casa popolare. Circa altre 20.000 non sono invece sufficientemente povere per chiedere un alloggio all’ATC, ma neanche abbastanza ricche per permettersi un affitto ai prezzi attuali. Nonostante ciò, ci sono circa 50.000 case vuote nella città, secondo le stime dell’Associazione Piccoli Proprietari. L’assessore comunale Jacopo Rosatelli ha affermato che parlare di emergenza sarebbe fuorviante ma siamo in presenza di elementi strutturali di indebolimento del tessuto sociale. Questa carenza di alloggi sta avendo un impatto negativo anche sugli studenti universitari, con la mancanza di stanze che sta portando ad un aumento dei prezzi degli affitti e alla creazione di costosi studentati privati.
Le difficoltà dell’immobiliare di Palermo
Quasi drammatica è la situazione della Sicilia. In molti vivono in gravi condizioni abitative, mentre ci sono oltre un milione di immobili inutilizzati o occupati da persone che non ci abitano regolarmente. Nonostante i prezzi degli immobili siano scesi, le persone con redditi bassi devono ripiegare su una casa in affitto. Inoltre, sempre più turisti stanno monopolizzando il mercato degli affitti, rendendo ancora più difficile per i siciliani trovare un alloggio adeguato.