Città particolarmente interessante, con prezzi accessibili, un mercato che si mantiene vivace e dinamico ma che ha ancora poche case green. È ciò che emerge dall’ultima analisi di Immobiliare.it sulle transazioni immobiliari a Torino, discussa durante l’incontro organizzato da ASPESI Torino e Intesa Sanpaolo Casa.
Secondo lo studio, la fase post-pandemica ha aumentato il desiderio di molti italiani di trasferirsi in una casa più moderna e con maggiori spazi. Successivamente, sebbene alcune città abbiano dimostrato – e continuano a dimostrare – maggiore resilienza di altre, è sopraggiunta una fase di rallentamento legata alla situazione economica attuale.
Torino ne è un esempio. Nell’ultimo decennio ha, infatti, registrato segnali significativi nel mercato immobiliare, con un aumento delle compravendite ed un crescente interesse verso la città e la provincia. Anche se negli ultimi mesi si sono verificati segnali di rallentamento, questi sono stati più tardivi rispetto alla media di altre città italiane. In particolare, persistono motivi per essere ottimisti riguardo alle potenzialità di crescita di un mercato dinamico come quello di Torino.
Torino: esempio di normativa case green applicata a dovere
L’analisi della città deve considerare alcuni elementi cruciali, come il desiderio di migliorare qualità e modernità degli edifici, anche in termini di efficienza energetica. A Torino, ad esempio, non esiste nessun quartiere con almeno il 20% di case green (tra la classe A e C). Tuttavia, questo dato deve essere considerato come un’opportunità di miglioramento e non solo come una carenza strutturale.
Infatti, è proprio nelle aree in cui si investe in innovazione e case green che il mercato registra i migliori tassi di crescita. Nell’area pre-collinare, ad esempio, i prezzi immobiliari sono aumentati del 13% rispetto al periodo pandemico, grazie alle migliorie apportate per soddisfare le ambizioni dei residenti. Allo stesso modo, quartieri come Campidoglio, San Donato e Cin Turin hanno registrato un aumento del 17% negli ultimi cinque anni, grazie agli investimenti e alle migliorie delle infrastrutture.
I prezzi delle case Torinesi vanno dai circa 1.900 euro al mq nel Comune ai 1.550 euro al mq in provincia. La crescita annuale dei prezzi è del 2,8% in città. Nonostante ciò, questi prezzi rimangono accessibili rispetto ad altre grandi città del nord Italia come Milano. Fattore che rende Torino una meta molto interessante per l’acquisto di immobili.
Inoltre, la città offre un’ampia disponibilità di alloggi accessibili. Ad esempio, quasi i ⅔ dei single possono permettersi di acquistare un bilocale in città, mentre la stessa percentuale di coppie può permettersi un trilocale. Anche in provincia, i prezzi degli immobili sono accessibili per i single che cercano un bilocale e molto convenienti per le coppie che possono permettersi oltre il 75% dei trilocali disponibili.
Questi dati sottolineano l’accessibilità economica di Torino rispetto ad altre città del nord Italia, rendendola un luogo molto attraente per l’acquisto di immobili.
I trend di mercato a Torino mostrano un ciclo immobiliare ben definito da cui si possono trarre spunti positivi. Il capoluogo ha ripreso prezzi e livelli di compravendite simili a quelli di vent’anni fa, prima della crisi del 2007-2008. Tuttavia, è ancora necessario recuperare i livelli dei prezzi di dieci anni fa. La situazione è diversa nella provincia, dove si sono raggiunti pienamente i livelli di transazioni di vent’anni fa. Tuttavia, i prezzi del mercato di allora non sono ancora stati raggiunti, così come quelli del 2012.
“Il territorio di Torino rinnova il suo ruolo nel Nord-Ovest, con ampie possibilità di incrementare la propria forza attrattiva”. È questo il commento di Carlo Giordano, Board Member di Immobiliare.it. “Per proseguire il proprio cammino, però, deve porre attenzione a due elementi fondamentali:
- continuare nel percorso di costruzione delle infrastrutture a supporto della città, specialmente relative alla mobilità;
- e rilanciare uno sviluppo od una rigenerazione immobiliare con l’obiettivo dell’efficienza energetica dei suoi immobili”.
“Esce confermata anche dal report 2023 la tendenza del mercato di Torino a valorizzare anche in termini economici la qualità nella realizzazione immobiliare residenziale”. È, invece, la dichiarazione di Federico Filippo Oriana, Presidente Nazionale di ASPESI Unione Immobiliare. “In un mercato urbano con prezzi degli alloggi relativamente bassi, valori come il green, il risparmio energetico, la qualità estetica dell’edificio, la dotazione di pertinenze qualificate fa la differenza, permettendo di rendere profittevoli e quindi fattibili i nuovi edifici abitativi”.
Secondo Daniele Fulvio Pastore, DG Intesa Sanpaolo Casa: “Il post-pandemia ha diffuso, in ogni ambito della nostra vita, una maggior consapevolezza dell’importanza dei temi ambientali. Tale aspetto ormai pervade anche ogni azione di rigenerazione urbana, con standard condivisi da pubblico e privato. Il settore immobiliare in particolare è estremamente sensibile al rispetto dei fattori ESG e alla certificazione ambientale, ormai riconosciuti come motori di crescita per l’intero settore edilizio e il suo indotto. I bandi finanziati dal PNRR stanno permettendo di dare un nuovo volto a molte città italiane e a beneficiarne è anche il mercato immobiliare che, nonostante lo scenario macroeconomico non favorevole, è spinto dalla rinnovata sensibilità ambientale”.
“Emerge chiaramente anche da questo Report 2023 che il mercato chiede e chiederà sempre più case green, con connotazioni coerenti e al passo con i tempi”. È stato invece il commento di Marco Crespi, Presidente di ASPESI. “Sono, quindi, necessarie e urgenti tutte le misure in grado di attualizzare le regole per permettere la sostenibilità economica dei singoli progetti di sostituzione edilizia e, quindi, di rigenerazione urbana. In tal senso, ASPESI Torino si è fatta promotrice ai tavoli di lavoro di Comune e Regione di alcune proposte – precise e costruttive – volte a favorire e rendere possibili modelli residenziali innovativi dal punto abitativo, energetico, tecnologico e ricchi di servizi comuni e dotazioni accessorie importanti per la qualità urbana e socio-civile-residenziale”.