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Scopriamo il Superbonus 90%: per chi desidera ristrutturare la villetta, una unifamiliare o un intero condominio.
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha finalmente delineato le procedure e le regole per erogare il finanziamento relativo alle spese sostenute in relazione agli interventi concernenti:
- l’efficienza energetica,
- il bonus sismico,
- l’installazione di impianti fotovoltaici
- e la collocazione di stazioni di ricarica per veicoli elettrici.
Questo contributo è previsto dal Decreto Aiuti quater ed è stato reso formale tramite la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del 25 agosto 2023.
Il decreto delinea le linee guida per l’erogazione del contributo a fondo perduto, che non comporta conseguenze fiscali per i beneficiari. Questo tipo di sostegno è definito dall’articolo 9, comma 3, del decreto-legge n. 176/2022 (Decreto Aiuti-quater). I soggetti che possono beneficiarne devono soddisfare le condizioni economiche stabilite dall’articolo 119, commi 8-bis e 8-bis.1, del D.L. n. 34/2020, per quanto riguarda gli interventi specificati nel medesimo comma 8-bis, primo e terzo periodo.
Quali interventi si possono adottare con il Superbonus 90%?
Gli interventi contemplati dal Superbonus e dai contributi a fondo perduto abbracciano diverse categorie:
- Interventi eseguiti da condomini, da individui identificati nel comma 9, lettera a), e da soggetti delineati nel comma 9, lettera d-bis). Questi interventi possono includere anche unità abitative singole all’interno dello stesso condominio o edificio, compresi casi di demolizione e ricostruzione di edifici secondo quanto specificato nell’articolo 3, comma 1, lettera d), del d.P.R n. 380/2001 (Testo Unico Edilizia).
- Interventi avviati a partire dal 1° gennaio 2023 da individui definiti nel comma 9, lettera b). Questi individui devono essere titolari di diritto di proprietà o godimento sull’unità immobiliare interessata dall’intervento. Inoltre, l’unità immobiliare deve essere utilizzata come residenza principale e il reddito di riferimento del richiedente, definito in base al comma 8-bis.1, non può superare i 15.000 euro.
Chi può accedere al Superbonus 90%?
I fondi stanziati per questi contributi a fondo perduto ammontano a 20 milioni di euro per l’anno 2023. Sono destinati a individui che non esercitano attività imprenditoriali, artistiche o professionali. Questi fondi copriranno parte delle spese sostenute per gli interventi specificati nell’articolo 119, comma 8-bis, primo e terzo periodo, del D.L. n. 34/2020. I soggetti che possono beneficiare dei fondi devono:
- Avere un reddito di riferimento che, secondo quanto stabilito nell’articolo 119, comma 8-bis.1, del Decreto Rilancio, non superi i 15.000 euro.
- Essere titolari di diritto di proprietà o godimento sull’unità immobiliare interessata dall’intervento. Nel caso di interventi condominiali, questa condizione si applica all’unità immobiliare appartenente al condominio.
- Utilizzare l’unità immobiliare come abitazione principale.
Come funzionano i contributi a fondo perduto del Superbonus 90%
Il contributo a fondo perduto è erogato in base alle spese agevolabili sostenute per gli interventi indicati nell’articolo 119, comma 8-bis, primo e terzo periodo. L’importo del contributo corrisponde al 90% delle spese ammesse. Questo importo è calcolato in relazione alle spese sostenute direttamente dal richiedente. Nel caso di interventi condominiali, il contributo è assegnato a ciascun richiedente, con un tetto massimo di spesa di 96.000 euro.
Il contributo a fondo perduto è concesso solo per bonifici effettuati tra il 1° gennaio 2023 e il 31 ottobre 2023. Il limite massimo di spesa di 96.000 euro si riferisce alla spesa totale sostenuta per gli interventi previsti dal Decreto. Nel caso in cui la spesa sia stata affrontata da più individui con quote di proprietà o diritti reali di godimento sull’unità immobiliare, il limite massimo per ciascun richiedente è ridotto proporzionalmente in base alla spesa totale e alla quota di proprietà.
Per richiedere il contributo, è necessario presentare una richiesta entro il 31 ottobre 2023 presso l’Agenzia delle Entrate. I dettagli della richiesta saranno definiti da un provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate, il quale sarà emesso entro 60 giorni dalla pubblicazione del Decreto. Nella richiesta, sarà fondamentale indicare l’ammontare del contributo richiesto, che non può superare il 10% delle spese ammesse. Tuttavia, l’importo finale sarà stabilito dal Fisco in modo proporzionale, tenendo conto del rapporto percentuale tra le risorse stanziate e l’importo totale dei contributi richiesti.
Il limite di 96000 euro si riferisce ad immobile o alla persona proprietaria? Esempio: se una villetta a schiera ha già fatto interventi per 96000 euro negli scorsi anni ed ottenuto quel bonus, questo anno la stessa villetta passa di proprietà ad altra persona: il nuovo proprietario potrà usufruire del bonus fino a 96000 euro oppure no?