Grazie al rialzo dei tassi, Bper chiude il primo trimestre 2023 registrando un aumento significativo dei ricavi. I ricavi operativi netti del gruppo hanno infatti raggiunto 1,32 miliardi di euro, un aumento del 49,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La crescita dei ricavi core, tra cui il margine di interesse e le commissioni nette, ha trainato la voce che è aumentata del 49%. Gli interessi netti totali hanno raggiunto i 726 milioni, in crescita del 92,9% rispetto al primo trimestre del 2022.
Bper banca ha ottenuto un risultato della gestione operativa di 643 milioni (+ 97,5% rispetto al Q1 2020) grazie alla dinamica dei proventi operativi. Nonostante la spesa di 69,5 milioni per il contributo al Single Resolution Fund, la banca ha registrato un utile netto di periodo di 290,7 milioni nel Q1 2021, che indica una redditività in forte crescita.
Il sistema bancario italiano ha registrato un notevole miglioramento nella qualità degli asset, grazie alla riduzione del rischio di credito. In particolare, Bper ha dimostrato di essere uno dei protagonisti di questo trend positivo, come dimostra il Npe ratio proforma, che è sceso al 2,9% lordo (1,2% netto) nel primo trimestre del 2023, rispetto al 3,1% lordo (1,4% netto) alla fine del 2022. Inoltre, il grado di copertura dei crediti deteriorati si è attestato al 60,9%, posizionando Bper come il migliore della categoria. Questi risultati dimostrano la capacità di Bper di gestire efficacemente il rischio di credito e di garantire la stabilità finanziaria a lungo termine, a beneficio dei suoi clienti e degli investitori.
Anche il processo di derisking della banca sta andando avanti con successo. Si sta infatti prevedendo una nuova cessione di crediti deteriorati (utp) per un valore lordo esigibile complessivo di oltre 400 milioni di euro. Questa operazione dovrebbe essere completata entro l’approvazione dei risultati finanziari del primo semestre dell’anno in corso. Questo permetterà alla banca di ridurre ulteriormente il numero di crediti non performing, migliorare la qualità del portafoglio e aumentare la sua solidità finanziaria complessiva.
Alla luce di quanto detto, Bper, sembra quindi essere ben posizionata per affrontare le sfide imposte dall’attuale crisi economica. Con un Cet1 ratio fully phased proforma al 13,3%, la banca può infatti vantare un ampio margine rispetto all’attuale requisito minimo Srep dell’8,5%. Inoltre, la posizione di liquidità sembra essere solida, con indici regolamentari che superano i requisiti minimi previsti.
Nonostante le incertezze del complesso quadro macroeconomico, l’ad Piero Montani è fiducioso: “Affrontiamo il resto dell’anno in corso con fiducia, convinti che riusciremo a consolidare i livelli di redditività finora conseguiti a beneficio di tutti gli stakeholders, anticipando la traiettoria di crescita ipotizzata lo scorso anno nel piano industriale 2022-2025”.