Secondo doValue, uno dei maggiori servicer italiani di crediti deteriorati, il numero di crediti bancari classificati come “stage2” è in aumento in Italia e nei paesi del Sud Europa come Grecia e Cipro. Questi crediti sono ancora in bonis, ma c’è una buona probabilità che in futuro diventino crediti in sofferenza.
Le banche europee hanno ridotto la loro leva finanziaria vendendo e cartolarizzando 585miliardi di sofferenze e raggiungendo npe ratio che ora sono ai minimi storici.
Nonostante questo, “il livello dei prestiti stage2 nel Sud Europa è aumentato notevolmente rispetto al periodo pre-Covid e attualmente si attesta intorno al 9,4% (confrontato ad un npe ratio medio ponderato per le banche in Italia, Spagna, Grecia, Portogallo e Cipro nell’ordine del 2,8%), con Italia, Grecia e Cipro che presentano livelli ancora più elevati di prestiti Stage2 (rispettivamente 13,1%, 12,2% e 14,1%)”.
Secondo doValue, la pipeline di potenziali mandati di manutenzione per il 2022, in tutta l’Europa meridionale, è stimata intorno a 52 miliardi. In questi sono inclusi 18 miliardi di operazioni sul mercato secondario.
Tuttavia, le previsioni per i prossimi trimestri non sembrano essere delle migliori. A causa delle difficili condizioni macroeconomiche e dei fattori di stress come inflazione e tassi di interesse, si prospetta infatti un aumento dei crediti in sofferenza.