Negli ultimi anni, il mercato italiano della gestione del credito ha vissuto trasformazioni significative, influenzate da normative più stringenti e da un contesto economico sempre più complesso. Secondo Paolo Gesa, Amministratore Delegato di Officine CST, società del Gruppo Cerberus, il futuro del settore si gioca tra due strategie principali: l’aggregazione, per raggiungere economie di scala, e la specializzazione, necessaria per affrontare le sfide sempre più sofisticate del mercato secondario.
NPL: uno scenario stabile, ma in evoluzione
Nonostante le previsioni di una nuova ondata di crediti deteriorati (NPL), il 2024 ha confermato un andamento stabile, grazie a un sistema bancario più preparato e a un contesto economico che ha dimostrato una resilienza superiore alle aspettative. Il boom di NPL verificatosi tra il 2012 e il 2014 rappresenta, secondo Gesa, un evento unico, determinato dall’introduzione di regole oggettive per la classificazione e la svalutazione dei crediti.
Le imprese italiane, nonostante le difficoltà post-pandemiche e la stretta creditizia dell’ultimo biennio, hanno mostrato una sorprendente capacità di adattamento. Tuttavia, Gesa non esclude la possibilità di un moderato aumento dei flussi di NPL nel 2025, pur sottolineando che il sistema bancario ha ormai imparato a gestire proattivamente il credito, prevenendo il rischio di nuove crisi.
Il settore del credito: nuove dinamiche e prospettive
La gestione del credito in Italia ha visto il consolidamento di operatori specializzati in grado di intervenire in modo preventivo, riducendo le perdite e salvaguardando molte imprese. Questo ha creato un mercato duale, in cui la concentrazione attraverso fusioni e acquisizioni si affianca a una crescente specializzazione.
Officine CST si distingue per il focus sui crediti verso la Pubblica Amministrazione (PA), un ambito storicamente complesso ma strategico. “La fatturazione elettronica ha semplificato i processi, ma il miglioramento è ancora lento e disomogeneo, soprattutto nel Centro-Sud e nei piccoli Comuni,” sottolinea Gesa. Nonostante una riduzione dello stock di debito commerciale della PA, che resta comunque superiore ai 50 miliardi di euro, il tema della liquidità continua a rappresentare una sfida.
Aggregazione o specializzazione: il futuro della gestione del credito
Guardando al futuro, Gesa evidenzia come il settore debba ripensare il proprio dimensionamento. Se da un lato i grandi stock di crediti deteriorati del passato richiedono ancora gestione, dall’altro i flussi futuri saranno più contenuti, ma richiederanno maggiore efficienza operativa. In questo contesto, la scelta tra aggregazione e specializzazione diventa cruciale. Il consolidamento sembra inevitabile per molti operatori, mentre la specializzazione offre opportunità di posizionamento in nicchie di mercato.
Innovazione e tecnologia: il ruolo dell’intelligenza artificiale nella gestione del credito
La tecnologia continua a trasformare il settore, e l’intelligenza artificiale (AI) rappresenta una delle innovazioni più promettenti. “Nel recupero del credito, l’AI può ottimizzare i processi, ad esempio attraverso chatbot per la gestione di piccoli crediti o strumenti generativi per la redazione di decreti ingiuntivi standardizzati,” spiega Gesa. Tuttavia, quando si tratta di crediti complessi, come quelli verso corporate o PA, la componente umana resta insostituibile, soprattutto per negoziazioni strategiche e risoluzioni personalizzate.
Il mercato secondario: una nuova frontiera
Infine, il mercato secondario offre spazi di efficientamento per operatori capaci di segmentare i portafogli e gestirli in modo mirato. Gesa sottolinea come le grandi operazioni del passato abbiano creato opportunità per servicer specializzati, in grado di ottimizzare i processi di recupero e aumentare i rendimenti.
In un settore in costante evoluzione, Officine CST rappresenta un esempio di come la combinazione di specializzazione, innovazione e capacità di adattamento possa offrire un vantaggio competitivo. La sfida sarà continuare a investire in competenze e tecnologie, anticipando le esigenze di un mercato sempre più sofisticato e regolamentato.
Conclusione: il futuro è di chi sa innovare
In un mercato sempre più regolamentato e competitivo, la chiave del successo sarà la capacità di combinare innovazione tecnologica, competenze specialistiche e una visione strategica orientata al lungo termine. L’evoluzione del settore della gestione del credito offre oggi grandi opportunità, ma solo per chi saprà anticipare i cambiamenti e investire nella propria crescita. Come sottolinea Paolo Gesa, il futuro appartiene a chi saprà scegliere tra aggregazione e specializzazione, trasformando le sfide in nuovi traguardi da raggiungere.