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L’abbattimento delle barriere architettoniche per il 2023 in Italia, poiché contribuisce a rendere gli edifici e gli spazi pubblici più accessibili e inclusivi per tutti, in particolare per persone con disabilità o difficoltà motorie. Il governo italiano ha introdotto nuovi incentivi e misure per promuovere l’eliminazione di ostacoli strutturali negli edifici residenziali e non residenziali.
La normativa italiana sull’abbattimento delle barriere architettoniche
La legge di riferimento l’eliminazione di questi impedimenti strutturali in Italia è la Legge n. 13 del 9 gennaio 1989. Negli anni successivi, sono state introdotte diverse modifiche e integrazioni, tra cui il Decreto Ministeriale 14 giugno 2019, che ha aggiornato le disposizioni tecniche per l’accessibilità degli edifici.
Nel 2023, il governo italiano ha introdotto ulteriori aggiornamenti alla normativa. L’obiettivo è di rendere più efficaci le azioni per lo smaltimento degli ostacoli e incentivare maggiormente privati ed enti pubblici a intervenire in tal senso.
Tra le azioni che consentono di usufruire della detrazione fiscale si includono:
- l’installazione di un montacarichi esterno all’edificio residenziale,
- la trasformazione di scalini in rampe, sia per gli immobili sia per le singole unità abitative. Purché queste modifiche rispettino le norme tecniche stabilite dalla legislazion.
Le detrazioni per l’abbattimento delle barriere architettoniche nel 2023
Tra le detrazioni del 2023, figura il “Bonus Barriere Architettoniche“, che permette ai contribuenti di detrarre dall’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) il 50% delle spese sostenute tra il 26 giugno 2012 e il 31 dicembre 2024, per l’eliminazione di ostacoli architettonici negli edifici residenziali, da calcolare su un importo massimo di 96.000 euro, fino a un massimo di €20.000 per unità immobiliare.
Il bonus edilizio è valido per interventi effettuati dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023 e la detrazione deve essere ripartita in 5 quote annuali di pari importo.
Inoltre, per gli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici non residenziali, è prevista una detrazione IRPEF del 36%, da calcolare su un importo massimo di 48.000 euro. Il limite massimo di spesa è di €10.000 per unità immobiliare, per le spese effettuate dal 1° gennaio 2025.
Bonus del 75% per eliminare le barriere architettoniche
La legge n. 234/2021 (legge di bilancio 2022) ha introdotto un nuovo incentivo volto a facilitare l’eliminazione delle barriere architettoniche in edifici preesistenti. Inizialmente previsto solo per il 2022, l’incentivo è stato esteso fino al 31 dicembre 2025 con la legge n. 197/2022 (legge di bilancio 2023).
Questo incentivo prevede una detrazione fiscale del 75% delle spese sostenute tra il 1° gennaio 2022 e il 31 dicembre 2025,. La detrazione viene suddivisa in 5 rate annuali uguali tra i beneficiari.
La detrazione è applicabile su un importo massimo di:
- 50.000 euro per edifici unifamiliari o unità immobiliari indipendenti all’interno di edifici plurifamiliari con accessi esterni autonomi
- 40.000 euro moltiplicati per il numero di unità immobiliari in edifici composti da due a otto unità
- 30.000 euro moltiplicati per il numero di unità immobiliari in edifici con più di otto unità.
Ecco come beneficiare dell’incentivo
Per beneficiare dell’incentivo, gli interventi devono rispettare i requisiti stabiliti dal decreto del Ministro dei lavori pubblici n. 236 del 14 giugno 1989, relativo all’eliminazione delle barriere architettoniche.
La detrazione è valida anche per l’automazione degli impianti degli edifici e delle singole unità immobiliari finalizzata all’abbattimento delle barriere architettoniche, oltre alle spese per lo smaltimento e la bonifica dei materiali e dell’impianto sostituito.
A partire dal 1° gennaio 2023, le decisioni condominiali che approvano questi lavori richiedono la maggioranza dei partecipanti all’assemblea, rappresentando almeno un terzo del valore millesimale dell’edificio (art. 1, comma 365, legge n. 197/2022). Questa maggioranza semplificata è la stessa prevista per le decisioni riguardanti il “Superbonus” e l’opzione di cessione del credito o sconto in fattura (articolo 119, comma 9-bis, del decreto legge n. 34/2020).
In alternativa alla detrazione, i contribuenti possono scegliere:
- la cessione del credito d’imposta ad altri soggetti
- un contributo sotto forma di sconto in fattura sul pagamento dovuto, fino a un importo massimo pari al pagamento stesso, anticipato dai fornitori che hanno effettuato gli interventi agevolati.
I progressi nell’eliminazione delle barriere architettoniche in Italia
Grazie agli incentivi introdotti negli ultimi anni e alle nuove misure adottate nel 2023, l’Italia ha compiuto passi significativi verso la riformulazione e la meglio fruizione degli spazi comuni destinati a persone con disabilità. Secondo dati recenti, il numero di edifici residenziali e non residenziali adeguati alle normative sull’accessibilità è in costante aumento. Ecco perché dell’importanza di rendere gli spazi più inclusivi è cresciuta tra i cittadini.