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Nel 2023, i contribuenti possono ancora beneficiare del bonus casa. Alcune detrazioni fiscali create per sostenere il mercato immobiliare, per l’acquisto o l’affitto e ad aiutare le famiglie. Specialmente quelle più giovani, le agevolazioni “prima casa” per gli under 36.
Quali sono i bonus per la casa previsti per il 2023?
Le agevolazioni fiscali per la casa previste per il prossimo anno includono:
- il bonus ristrutturazioni del 50%,
- il bonus “eco” ridotto rispetto all’ex superbonus 110%,
- nonché bonus per mobili ed elettrodomestici.
Ma andiamo per ordine…
Bonus ristrutturazione 2023 al 50%
Il bonus casa per il 2023 e nel 2024 va incontro ai bisogni di chi desidera effettuare lavori di:
- ristrutturazione edilizia,
- manutenzione,
- restauro,
- risanamento,
- ristrutturare la propria abitazione,
e beneficiare della detrazione Irpef del 50%, nota come bonus ristrutturazioni.
Questa agevolazione consente di recuperare in dieci rate annuali di pari importo la metà della spesa sostenuta fino ad un importo massimo di 96.000 euro per interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia su parti comuni di condomini o su unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, comprese quelle rurali e le pertinenze.
Possono beneficiare del bonus ristrutturazioni sia i proprietari dell’immobile o dell’unità abitativa sia i titolari di diritti di godimento, come gli inquilini. Esempi di interventi che rientrano nell’ambito del bonus ristrutturazioni includono:
- la sostituzione di infissi esterni e serramenti,
- la realizzazione o la sistemazione della recinzione dell’area privata,
- la costruzione di scale interne,
- l’adeguamento delle altezze dei solai
- e l’apertura di nuove finestre, la realizzazione o la sistemazione dei bagni.
Bonus mobili ed elettrodomestici 2023 al 50%
Per chi si chiedesse come si ottiene il bonus mobili nel 2023, si precisa che è ancora possibile beneficiarne con una detrazione Irpef del 50% su un importo massimo di spesa di 8.000 euro per l’acquisto di arredi e di elettrodomestici ad alta prestazione energetica durante lavori di ristrutturazione edilizia.
Tuttavia, per poter beneficiare di queste agevolazioni, è necessario che i lavori di ristrutturazione siano iniziati dopo il 1° gennaio dell’anno precedente all’acquisto (ovvero nel 2022). Inoltre, il bonus viene riconosciuto solo per l’acquisto di arredi e grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla:
- A per i forni,
- E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie,
- F per i frigoriferi e i congelatori.
Rientrano inoltre nell’agevolazione l’acquisto di mobili come letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze e materassi, oltre che di apparecchi di illuminazione. Sono invece esclusi gli elementi di arredo come porte, pavimentazioni, tende e altri complementi di arredo.
Ecobonus 2023 al 90%, 65% e 50%
Il Superbonus 110%, una detrazione fiscale che consentiva di recuperare fino al 110% della spesa sostenuta per interventi di riqualificazione energetica e antisismica, è stato attivo fino al 31 marzo 2023 solo per villette e immobili unifamiliari che avevano raggiunto almeno il 30% dell’intervento entro il 30 settembre 2022.
Per questo motivo i condomini non possono più beneficiare di questa agevolazione e dovranno invece optare per la detrazione del 90% della spesa sostenuta entro la fine del 2023 per interventi di riqualificazione energetica su unità abitative adibite ad abitazione principale e per i contribuenti con un reddito non superiore a 15.000 euro.
Nel corso degli anni successivi, la detrazione sarà ridotta al 70% e poi al 65%. In alternativa, è possibile optare per gli ecobonus al 65% e al 50% per interventi di miglioramento dell’efficienza energetica dell’immobile che non prevedono un aumento della classe energetica, come l’installazione di pannelli fotovoltaici o la sostituzione parziale del sistema di climatizzazione o degli infissi.
Bonus 2023 per l’acquisto della casa
Nel 2023 è ancora possibile beneficiare del bonus prima casa per l’acquisto di immobili destinati ad abitazione principale. Si tratta di una riduzione delle imposte dovute in base ai seguenti criteri:
- se il venditore è un privato o un’impresa non soggetta a IVA, l’imposta di registro sarà del 2% e saranno dovute l’imposta ipotecaria fissa di 50 euro e l’imposta catastale fissa di 50 euro;
- se si acquista l’immobile da un’impresa soggetta a IVA, l’aliquota sarà del 4% e saranno dovute l’imposta di registro, ipotecaria e catastale in misura fissa, pari a 200 euro.
Per beneficiare del bonus, è necessario rispettare alcuni requisiti:
l’abitazione deve appartenere a determinate categorie catastali,
- l’acquirente deve avere o stabilire la propria residenza nel comune in cui è situato l’immobile entro 18 mesi; e non deve essere titolare di altri immobili nello stesso comune o acquistati con lo stesso bonus prima casa in tutto il territorio nazionale. A meno che non venga venduto l’altro immobile entro un anno.
Coloro che hanno meno di 36 anni e un reddito non superiore a 40.000 euro (Isee) possono beneficiare di agevolazioni fiscali per l’acquisto di un immobile adibito ad abitazione principale:
- per le compravendite non soggette a IVA, è prevista l’esenzione dal pagamento dell’imposta di registro, ipotecaria e catastale;
- per gli acquisti soggetti a IVA, oltre all’esenzione dalle imposte di registro, ipotecaria e catastale, viene riconosciuto un credito d’imposta pari all’IVA corrisposta al venditore.
Bonus affitti 2023
Tra i bonus casa disponibili nel 2023 vi è anche quello relativo al bonus affitti di immobili destinati all’uso abitativo. Questo prevede una detrazione Irpef sull’importo dei canoni di locazione. Tale detrazione è valida fino a un massimo di 2.000 euro l’anno per i giovani di età compresa tra i 20 e i 31 anni non compiuti con un reddito complessivo non superiore a 15.493,71 euro.
Nel primo quadriennio del contratto, la detrazione sarà pari al 20% del canone di affitto. Sempre entro la soglia di 2.000 euro, con un importo minimo di 991,60 euro. Il contratto di locazione deve riguardare l’intera unità immobiliare o parte di essa destinata ad essere utilizzata come abitazione principale (diversa da quella dei genitori).