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Nuove sfide per l’immobiliare nel 2023. Ci aspettano ancora mesi di incertezza, nei quali la transizione ecologica la farà da padrona. Sarà infatti sempre più importante che gli immobili raggiungano elevate performance ambientali. È quanto riporta il “2023 Italy Real Estate Market Outlook” a cura del Team Research Italia di CBRE.
Guardiamo nel dettaglio i principali aspetti trattati nel report.
Comparto uffici
Secondo la ricerca, il settore uffici potrebbe essere influenzato dal clima di incertezza sul quadro economico del 2023, che potrebbe frenare gli investimenti immobiliari. Inoltre, la tendenza alla diminuzione dei rendimenti potrebbe ostacolare gli investimenti core. Nonostante questo, il mercato del leasing dovrebbe rimanere forte, superando le preoccupazioni sull’impatto dello smart working.
La domanda sarà caratterizzata dall’attenzione a nuovi layout, dall’uso crescente di tecnologie e da una vasta gamma di certificazioni ESG per migliorare l’efficienza dei costi.
Settore alberghiero
Nonostante le difficoltà dovute ai costi di costruzione, nel settore alberghiero la crescita dei flussi turistici e l’obsolescenza degli hotel offriranno opportunità per il riposizionamento di hotel esistenti e la conversione di edifici con diverse destinazioni d’uso. Gli investimenti value-add rimarranno popolari data la buona performance del mercato alberghiero.
Retail, le previsioni di CBRE
Gli investitori del settore retail stanno preparandosi per affrontare la scadenza dei finanziamenti sugli immobili out-of-town e strategie di uscita. Le proprietà in posizioni centrali lungo le principali vie del commercio saranno favorite, sia per investitori alla ricerca di opportunità stabili che per opportunità value-add. I brand concentreranno la loro espansione su high street e gallerie commerciali prime, con maggiore attenzione alla disponibilità di spazi per i prodotti venduti online.
Logistica
Nel settore della logistica, aumenterà l’interesse per operazioni in grado di gestire l’aumento dei costi del debito sfruttando le prospettive di crescita dei canoni. L’appetito per le opportunità core rimane forte, ma gli investimenti con minori possibilità di profitto a breve termine subiscono riposizionamenti. Gli immobili che rispettano i criteri ESG saranno più facili da affittare, attirando i locatari grazie a migliori condizioni di credito. Per gli investitori core, gli asset con ottime performance e compatibili con l’ESG sono diventati essenziali invece che un semplice optional.
Mercato immobiliare residenziale
Per quanto riguarda il mercato immobiliare residenziale, la crescente difficoltà nell’ottenere finanziamenti spingerà gli investitori a concentrarsi su progetti di minori dimensioni. Gli investimenti nei progetti residenziali ESG-compliant saranno sempre più attraenti per i finanziatori, poiché in grado di soddisfare le esigenze di lavoratori, famiglie e comunità. La sostenibilità, sia in termini ambientali che economici, sarà al centro dell’evoluzione del mercato multifamily.
CBRE: prospettive per il 2023
Nel corso dell’anno, i trend delle diverse categorie di asset saranno influenzati dall’accesso ai finanziamenti immobiliari e dall’attenzione crescente degli intermediari verso la sostenibilità dei progetti.
Nel 2023, ci si aspetta inoltre che gli investitori immobiliari ricorrano maggiormente a alternative lender. Questo a causa della riduzione dei finanziamenti forniti dalle banche che gestiscono i prestiti già esistenti.
Secondo il report, l’integrazione dei fattori ambientali e sociali nei prestiti forniti dai finanziatori continuerà ad aumentare. Gli istituti di credito stanno proponendo prodotti di finanziamento dedicati alla sostenibilità, come Green Loans o Sustainability Linked Loans, per finanziare lo sviluppo o la ristrutturazione immobiliare, offrendo tassi di interesse o commissioni inferiori se vengono raggiunti determinati KPI ESG.
“La crescita dei costi di costruzione, provocata dall’aumento dei prezzi delle materie prime, ha causato rincari e rallentamenti delle attività di sviluppo e riqualificazione durante tutto il 2022. Tuttavia, la necessità di rinnovare il patrimonio italiano continuerà a sostenere la domanda di investimenti. In Italia il real estate vive oggi una fase di transizione che premierà gli investitori in grado di creare valore sostenibile nel tempo” le parole di Giulia Ghiani, Head of Research and Data Intelligence di CBRE Italy.“
Il primo semestre del 2023 sarà caratterizzato dalla definizione di un nuovo punto di incontro sul pricing, innescato 12 mesi fa dall’innalzamento dei tassi di interesse delle banche centrali e dal conseguente aumento del costo del capitale. Il rallentamento dell’inflazione, atteso nel corso di quest’anno, e la conseguente stabilizzazione delle politiche della BCE, potranno favorire una nuova normalità, riavviando così il mercato dei capitali. Sono certa che il mercato sarà in grado di offrire molte opportunità agli investitori early adapter” il commento di Silvia Gandellini, Head of Capital Markets & AT High Street di CBRE Italy.