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La società semplice è un tipo di organizzazione sociale che si distingue per la sua incapacità di svolgere attività commerciali. In passato, questo tipo di struttura era utilizzato principalmente per gestire attività agricole. Tuttavia, nel tempo, si è notato che il limite imposto dall’oggetto sociale di una società semplice lascia spazio a ulteriori opportunità di gestione del patrimonio. Infatti, oggi è possibile utilizzare questo tipo di organizzazione anche per la gestione di immobili e partecipazioni sociali. In altre parole, una società semplice può essere un’opzione vantaggiosa per coloro che desiderano gestire in modo collettivo sia il loro patrimonio immobiliare, sia quote e partecipazioni sociali.
L’ammissibilità della gestione di immobili in una società semplice
Secondo le argomentazioni presentate nelle massime G.A.10 e O.A.11 del Comitato dei Consigli Notarili del Triveneto, le società semplici di gestione di immobili, mobili registrati e partecipazioni sociali sono ammissibili. Questa decisione è stata basata su solide argomentazioni.
In primo luogo, si è affermato che, nonostante l’oggetto sociale delle società semplici sia così ampio, l’interpretazione delle espressioni utilizzate in un contratto deve essere quella più consona alla natura e all’oggetto del contratto stesso, come stabilito dall’art. 1369 c.c. Inoltre, se un contratto di società semplice ha come oggetto la gestione di beni immobili e mobili registrati, esso deve essere inteso come limitato all’esercizio in comune di un’attività economica non commerciale allo scopo di dividerne gli utili. Questo emerge dal combinato disposto degli artt. 2247, 2248 e 2249 commi 1 e 2 del codice civile. Gli articoli definiscono il contratto di società, la comunione a scopo di godimento e i diversi tipi di società. In sostanza, la decisione del Comitato conferma l’importanza di una corretta interpretazione degli oggetti sociali nei contratti di società semplice.
Una società semplice non può affittare appartamenti come case vacanze, perché ciò è considerato un’attività commerciale e non rientra nei suoi scopi. Inoltre, i soci non possono utilizzare personalmente i beni conferiti alla società, in quanto questi sono destinati a un uso produttivo o economico. Tuttavia, la società può affittare stabilmente le proprietà immobiliari di cui è proprietaria, senza però offrire servizi accessori che possano far sembrare l’attività commerciale. Deve quindi limitarsi a svolgere attività che rientrino nei suoi scopi statutari e che non vadano oltre la semplice gestione dei beni conferiti dai soci.
La legge ammette la possibilità di trasformare una società commerciale in una società semplice di mera gestione. Questa scelta di sistema apre la strada alle società semplici di gestione di beni all’interno del nostro ordinamento giuridico. Inoltre, la giurisprudenza, insieme alla dottrina notarile, ha riconosciuto l’ammissibilità della società semplice di gestione del patrimonio immobiliare esercente attività non commerciale (come dimostrato dalle sentenze della Cassazione n. 126/2018, Tribunale di Roma n. 8711/2016 e Tribunale di Monza n. 737/2021). In altre parole, la legge italiana offre un ampio spazio alle società semplici di gestione di beni, compresa quella immobiliare, che non svolgono attività commerciali.
I vantaggi di gestire immobili mediante una società semplice
Optare per la gestione del patrimonio immobiliare attraverso una società semplice presenta numerosi vantaggi, specialmente in termini di flessibilità organizzativa e gestionale.
Le società semplici sono particolarmente adatte alla gestione di immobili poiché non sono obbligate a tenere registri contabili ufficiali, a meno che non debbano rendere il conto ai soci. Inoltre, essendo estranee all’attività commerciale non sono soggette al rischio di fallimento. Questo significa che i soci non corrono il rischio di perdere i loro beni personali in caso di fallimento della società. Infine può essere costituita anche tramite una semplice scrittura privata e non richiede particolari pubblicità se non per fornire prova della proprietà dei beni.
La società semplice è quindi un importante strumento giuridico per proteggere il patrimonio familiare. A differenza della comunione ordinaria, le regole codicistiche non sono applicabili ai beni conferiti. Inoltre, i creditori personali dei soci non possono espropriare le quote societarie del socio-debitore, poiché i rapporti fra i soci si basano sull’intuitu personae. Questo significa che le quote non possono essere trasferite senza il consenso di tutti i soci o della maggioranza del capitale sociale.
Inoltre, la regola dell’intrasmissibilità della quota, prevista dall’articolo 2284 del codice civile, impedisce la formazione di comproprietà indesiderate. Gli eredi del socio defunto hanno diritto solo alla liquidazione della quota del defunto. Questo rende la società semplice uno strumento giuridico altamente protettivo per il patrimonio familiare.
In ultimo, è importante notare che la mancanza di autonomia finanziaria nella società semplice non rappresenta un ostacolo per i benefici che si possono ottenere attraverso la società semplice immobiliare. Anche se i soci sono solidalmente e illimitatamente responsabili per i debiti della società, nel caso in cui il patrimonio non sia sufficiente, questa situazione è improbabile nel caso di attività non commerciali come la gestione di beni immobili.
Quindi, se stai pensando di costituire una società semplice immobiliare, non devi preoccuparti troppo della responsabilità patrimoniale dei soci, a meno che non siate coinvolti in attività commerciali.