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Le economie europee prevedono un calo della produzione nel nuovo anno.
Le previsioni del mercato mercato immobiliare del 2023
L’attuale contesto prevede un impatto sugli investimenti immobiliari, con una diminuzione del volume delle transazioni per la fine del 2022 e all’inizio del prossimo anno. Per compensare il rischio e tenere conto dei costi di finanziamento più elevati, si prevede un aumento dei rendimenti fino alla prima metà del 2023. Questo creerà opportunità a breve termine per gli investitori immobiliari, che potranno acquistare asset di alta qualità a rendimenti molto più elevati di quanto pensassero possibile solo un anno fa, soprattutto nei mercati in cui le trattative sono state storicamente intense, come ad esempio il settore delle prime office o della logistica.
Anche se non ci si aspetta una rilevante riduzione dei costi di finanziamento e dei rendimenti immobiliari nel breve e medio termine, la maggior parte della creazione di valore dovrebbe derivare dagli affitti. Gli investitori dovranno quindi essere più selettivi e sviluppare una strategia di gestione attiva per catturare la maggior parte della crescita del reddito. Inoltre, le solide basi del settore immobiliare e le sfide future, in particolare per quanto riguarda le emissioni di carbonio, contribuiranno alla creazione di valore.
È quanto delineato nella sesta edizione del report “The Lighthouse H1 2023 – European Property Market outlook”, a cura di BNP Paribas REIM. La società, al fine di determinare le proprie convinzioni e le opportunità di investimento per il 2023 e oltre, si basa sulle previsioni interne, sulle analisi e sulle competenze dei suoi team locali.
Ecco di seguito i risultati chiave del rapporto:
Prospettiva del mercato immobiliare: prezzi degli immobili
Con le attuali incertezze e l’aumento dell’inflazione, dei tassi di interesse e dei costi del debito, il mercato immobiliare sta vivendo un forte aumento dei rendimenti. Si prevede che questo aumento avvenga rapidamente e che la maggior parte dell’aggiustamento si completerà entro la fine del primo semestre del 2023.
Opportunità nel breve periodo
Gli investitori immobiliari avranno la possibilità di acquistare asset di alta qualità a rendimenti molto più elevati di quanto pensassero possibile solo un anno fa, soprattutto nel settore delle prime office e della logistica, fattore che aumenterà il loro reddito futuro.
Performance migliori nel lungo termine
Ad oggi una delle strategie più stabili è investire in fattori che avranno un impatto significativo sul settore immobiliare nei prossimi 15 anni, come la demografia, la geografia o la digitalizzazione.
Settore sanitario ancora in vetta
Il settore sanitario europeo dovrebbe essere il più performante durante il primo periodo di riprezzamento nel 2022-2023, ma dovrebbe anche ottenere buoni risultati grazie ai rendimenti relativamente elevati e alla crescita dei redditi indicizzati durante la fase di ripresa.
Buoni i mercati immobiliari, a rischio le sedi non core
Nonostante le incertezze attuali, il mercato immobiliare degli uffici e della logistica si sono dimostrati resistenti nel 2022. Tuttavia, le intenzioni di assunzione delle aziende hanno cominciato a diminuire e le aspettative di crescita della domanda e dei canoni di locazione nelle location non-core dovrebbero essere negative nel breve termine, polarizzando il mercato in base alla posizione e alla qualità degli edifici.
La sostenibilità non risente degli eventi macroeconomici attuali
L’implementazione di ulteriori normative e la volontà di essere all’avanguardia negli standard di mercato rendono necessario rinnovare l’attuale stock di asset per ridurre le emissioni globali di carbonio. Ciò migliorerà la performance finanziaria degli asset, poiché avrà un forte impatto in termini di risparmio sui costi aggiuntivi.
Cresce la sfera degli investimenti
Vi saranno maggiori investimenti in nuovi settori (come l’istruzione, i data center, le strutture per il tempo libero), nuovi obiettivi di investimento (come l’impatto sociale) e modi più innovativi per diversificare i portafogli al di fuori del ciclo economico.
“Questo rapporto dimostra che il contesto inflazionistico è destinato a rimanere e che potrebbe volerci più tempo prima che il contesto economico migliori. Questo ha sicuramente un impatto sul settore immobiliare e sulle strategie degli investitori per gli anni a venire. Se si presenteranno opportunità a breve termine, gli investitori dovrebbero anche concentrarsi sui fattori che avranno il maggiore impatto sul settore immobiliare nei prossimi 15 anni, come la demografia, la geografia o la digitalizzazione” le parole di Laurent Ternisien, Chief Client Officer di BNP Paribas REIM.