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Chi non vorrebbe una seconda casa dove poter di tanto in tanto fuggire per staccare la spina e ricaricare le batterie? Può essere al mare, in montagna, al lago, in campagna… poco importa. Così come non importa se i chilometri che la separano dalla nostra abitazione principale non sono neppure tanti. Ciò che conta è poter avere un posto tranquillo in cui rilassarci, lontano dallo stress lavorativo e dalla routine di tutti i giorni.
A noi italiani, così appassionati investitori immobiliari, amanti del mattone e profondamente legati al concetto di casa, l’idea di averne una seconda piace, e tanto. Nel Bel Paese infatti circa una famiglia su cinque ne possiede una, per un totale di 5.556.000 seconde case che rappresentano il 17% delle abitazioni.
Quali sono le ragioni che spingono le persone ad acquistare una casa per le vacanze?
Solo per alcuni rappresenta un modo per impiegare quei risparmi che lasciati sul conto corrente finirebbero per perdere valore di acquisto. La maggior parte delle persone non lo considera un investimento bensì un bene da godere e che rappresenta la possibilità di fare un salto di qualità in termini di spazio, verde ed efficienza energetica. Qualcosa di meritato, una sorta di «gratificazione» familiare dopo le angustie pandemiche e le inquietudini belliche.
Infatti, dopo l’importante calo scaturito dalla pandemia, il mercato immobiliare italiano delle abitazioni per vacanza è ripartito a vele spiegate, sia sul versante delle compravendite sia su quello degli affitti.
I numeri del mercato immobiliare del turismo
La conferma arriva dall’Osservatorio nazionale immobiliare turistico 2022 di Fimaa-Confcommercio (la Federazione italiana mediatori agenti d’affari, aderente a Confcommercio-Imprese per l’Italia), con la collaborazione di Nomisma, che ha monitorato l’andamento del mercato immobiliare in Italia, attraverso l’analisi dei dati di compravendite e locazioni di 141 località di mare e 76 di montagna e lago.
«Si tratta di fenomeni destinati a non esaurirsi, a prescindere dall’evoluzione virale, conferendo alle dinamiche in atto tratti di robustezza e solidità, che solo la carenza di offerta e la selettività degli istituti di credito potrebbero scalfire. Se, infatti, la domanda immobiliare delle famiglie si dimostra poco sensibile alle evoluzioni macroeconomiche, l’ormai strutturale mancanza di prodotto da una parte, nonché il graduale irrigidimento dei criteri per la concessione dei finanziamenti dall’altra, possono contribuire ad arginarne l’esuberanza» è la conclusione a cui ha portato lo studio. Nulla a che vedere quindi con la guerra o l’inflazione. La sola cosa in grado di smorzare l’entusiasmo per la casa vacanza in Italia sono la carenza di case belle e di qualità e la possibile stretta sui mutui da parte delle banche.
Rispetto all’anno precedente, nel 2021 in Italia le compravendite immobiliari nelle località turistiche sono infatti aumentate del +41,1%, (un dato più alto del 7,1% in confronto all’aumento medio del mercato totale) e nel 2022 il prezzo medio per l’acquisto di un’abitazione turistica si attesta a 2.550 euro al metro quadro, con un trend di crescita del 3,2% annuo.
+43,4 % per il mare, + 35% per la montagna e + 29,6% per il lago. Seppur con intensità diverse, la ripresa dei valori di mercato delle abitazioni riguarda tutte le località turistiche.
«È proseguita, anche nella prima parte del 2022, la crescita del mercato immobiliare del turismo. Ad alimentarla è stata soprattutto l’esigenza delle famiglie italiane di privilegiare dopo la pandemia impieghi in grado di coniugare percezione di sicurezza e possibilità di godimento e gratificazione. Proprio quello che nell’immaginario collettivo rappresenta l’investimento immobiliare». Ha affermato Luca Dondi, amministratore delegato di Nomisma.
Conviene investire in immobili?
E gli aumenti? Per quanto riguarda i prezzi massimi di compravendita di appartamenti top o nuovi, al primo posto tra le località turistiche troviamo Madonna di Campiglio, con valori che raggiungono i 15 mila euro al metro quadro, seguita da Forte dei Marmi e Capri con 14 mila euro al metro quadro. A seguire, Cortina d’Ampezzo e Santa Margherita Ligure, con valori massimi compresi tra i 13 mila e i 13.500 euro al metro quadrato.
Crescono i prezzi e con loro anche ciò che ci si aspetta da una casa vacanza. Come ha infatti sottolineato Fabrizio Savorani, referente settore turistico Ufficio studi Fimaa: «Oggi l’utente medio cerca una casa per vacanze da acquistare o locare che abbia standard e servizi di qualità. La pandemia ha spostato l’attenzione su soluzioni indipendenti o semindipendenti, con giardino o terrazzo panoramico. Richiesta anche la piscina».
Siamo quindi ancora convinti che ci sia una crisi immobiliare in Italia, oppure è il momento migliore per investire in immobili?