Il calcio è un gioco che unisce le persone, e spesso riesce a superare le barriere culturali e sociali. Un esempio perfetto di questo fenomeno è il cosiddetto”effetto Napoli” a Castel di Sangro, un piccolo comune in provincia dell’Aquila.
Nel 1996, il Castel di Sangro Calcio, una squadra di Serie C2, fu acquistata dal presidente del Napoli, Corrado Ferlaino. La notizia della nuova proprietà della squadra si diffuse rapidamente, e gli abitanti di Castel di Sangro si appassionarono subito alla loro squadra del cuore.
Nonostante le difficoltà economiche e le limitate risorse a disposizione, la squadra riuscì a raggiungere la promozione in Serie B nel 1997. Questo successo portò un’ondata di entusiasmo nella città, con i tifosi che seguivano la squadra ovunque, anche in trasferta.
Ma l’effetto Napoli non fu solo un fenomeno sportivo: si trasformò in un’occasione di inclusione per la comunità di Castel di Sangro. La squadra divenne un punto di riferimento per tutti gli abitanti, indipendentemente dalla loro provenienza sociale e culturale.
Le partite del Castel di Sangro diventarono un evento sociale, in cui la gente si riuniva per sostenere la squadra e trascorrere del tempo insieme. Il calcio diventò uno strumento per superare le differenze e creare un senso di appartenenza alla comunità.
Ma l’effetto Napoli non si riferisce solamente a questo. Dal 2020 Castel di Sangro ospita il ritiro della squadra di calcio partenopea, quest’anno campione d’Italia. Un fattore non da poco che, negli ultimi due anni, ha fatto crescere le richieste nel mercato immobiliare del 30%.
L’imprenditore Luigi Orsini, che ha tracciato il bilancio, ha evidenziato la crescente compravendita immobiliare nella zona, che sta diventando sempre più simile a Napoli. Il turismo sta dando linfa vitale all’economia locale, con presenze diffuse tutto l’anno, e secondo Orsini, la pandemia ha invertito la tendenza negativa che si era verificata in precedenza. La città di Castel di Sangro sta diventando sempre più azzurra, in attesa dell’arrivo dei campioni d’Italia il prossimo 28 luglio.
Nel frattempo si sta preparando anche ad accogliere migliaia di tifosi, tre amichevoli di prestigio e un articolato cartellone di eventi.
In tempi in cui la società è sempre più divisa e polarizzata, l’effetto Napoli a Castel di Sangro è un esempio di come lo sport possa essere uno strumento per creare comunità più forti e coese. Ma non solo. Dimostra anche come due tra le più grandi passioni degli italiani, il calcio e il settore immobiliare, possano fondersi tirando fuori il meglio l’una dell’altra.
Un esempio che dovrebbe essere seguito anche in altri contesti, per promuovere l’inclusione e l’integrazione tra le persone.