L’abitare sta cambiando, e con esso le strategie di investimento immobiliare. REFUTURE 2025: Abitare il Futuro, evento tenutosi oggi alla Camera dei Deputati, ha evidenziato le nuove dinamiche del settore: gli affitti brevi continuano a crescere, la locazione diventa sempre più centrale e milioni di immobili rimangono inutilizzati. Come possono gli investitori e gli operatori del settore cogliere al meglio queste opportunità?
ImmoBillion ha seguito l’evento per approfondire le tendenze emergenti e comprendere meglio l’evoluzione del mercato. I temi affrontati hanno offerto spunti di riflessione importanti sulle strategie future, evidenziando come la flessibilità e una regolamentazione mirata possano favorire una gestione più efficiente del patrimonio immobiliare.
Affitti brevi: una risorsa strategica per l’economia
Gli affitti brevi si confermano un volano per il Real Estate e per il PIL italiano. Marco Celani, Presidente AIGAB, ha evidenziato che il settore ha generato un impatto economico in crescita, passando da 57 miliardi di euro nel 2023 a 66 miliardi nel 2024. Tuttavia, le regolamentazioni restrittive rischiano di soffocare questo mercato anziché ottimizzarlo.
“Gli affitti brevi danno un contributo importante al PIL e sono una componente fondamentale della ricchezza delle famiglie italiane. Basti pensare che l’impatto positivo degli Affitti Brevi sul PIL Italiano è passato dai 57 miliardi del 2023 ai 66 del 2024. Le esternalità negative legate agli impatti sul territorio vanno misurate prima di imporre restrizioni che possono avere ripercussioni peggiori dei benefici attesi. Il mercato si autoregola e ogni volta che c’è uno squilibrio tra domanda e offerta le decine di migliaia di decisioni dei singoli portano l’allocazione delle risorse scarse a un nuovo prezzo di equilibrio”.
Affitti brevi, locazioni e patrimonio immobiliare: un potenziale inespresso
L’Italia ha 9 milioni di case pronte per essere immesse sul mercato, ma le attuali politiche non incentivano sufficientemente la locazione a lungo termine. Giovanni Bardanzellu, Presidente ARPE e Federproprietà, ha sottolineato la necessità di riforme legislative che possano facilitare l’incontro tra domanda e offerta, creando un mercato più efficiente e trasparente.
Credito e investimenti: la sfida della sostenibilità
L’accesso al credito rappresenta un nodo cruciale per il mercato immobiliare. Luca Dondi di Nomisma ha evidenziato che, senza un adeguato sostegno finanziario, il settore rischia di rallentare ulteriormente. In questo scenario, la sostenibilità non deve essere vista come un ostacolo, ma come un’opportunità di innovazione e crescita.
Conclusione
Il mercato immobiliare sta vivendo un’evoluzione senza precedenti. Gli investitori che sapranno adattarsi alle nuove tendenze della locazione e agli sviluppi normativi potranno cogliere opportunità uniche, trasformando l’incertezza in strategia.