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Il mercato delle aste giudiziarie in Italia 2022 ha visto una crescita rispetto all’anno precedente, nonostante l’impatto della pandemia, dell’inflazione e del conflitto in Ucraina. Nel primo quadrimestre dell’anno sono state infatti vendute quasi 69.000 proprietà per un prezzo iniziale totale di € 11,5 miliardi. Un aumento, quindi, del 13% rispetto allo stesso periodo del 2021. Nonostante ciò, gli italiani rimangono ancora diffidenti nell’acquistare immobili all’asta, nonostante il numero di case in vendita all’asta sia aumentato del 20,2% in sei mesi e del 59,5% negli ultimi 18 mesi.
Una delle città in cui il settore immobiliare e le aste giudiziarie hanno beneficiato di un vento favorevole è stata Padova. Il 2022 si è infatti chiuso con 1.456 lotti in vendita, 882 assegnati ed una percentuale di assegnazione del 60%. Un ottimo risultato rispetto al passato. Dopo gli anni difficili segnati dalla pandemia, gli immobili sono stati aggiudicati più velocemente e ad un prezzo più alto, grazie alle offerte per i beni più allettanti.
Prima dell’avvento della pandemia da Covid-19, il mercato delle aste immobiliari era molto più attivo, con quasi 3.000 unità all’anno messe all’asta. Nonostante questo, le aggiudicazioni si attestavano tra il 30 e il 40% in meno rispetto al 2022. Meglio il risultato per il comparto degli immobili residenziali, dove la percentuale di vendita aumenta fino al 68%. Per quanto riguarda gli immobili non residenziali, la percentuale di vendita è più bassa, ma comunque in crescita rispetto all’anno precedente.
Aste immobiliari nel 2022
Nel corso dell’anno, le vendite esecutive hanno raggiunto un totale di 77 milioni di euro: 48 milioni nel primo semestre e 29 milioni nel secondo. La percentuale di vendite con valore di realizzo inferiore al prezzo base è stata più elevata rispetto a quelle con valore uguale o superiore. Nel primo semestre, questa percentuale è stata del 54,5%, mentre nel secondo semestre è aumentata al 61%.
Come si stabilisce il valore dei beni che vengono venduti nelle aste giudiziarie?
Quello che per molti è un mistero, è in realtà un processo molto ben definito. Nella maggior parte dei casi, il valore viene stabilito tramite una perizia assegnata da un consulente terzo, che tiene conto dei valori di mercato. Quando l’asta non raggiunge il valore stabilito, il prezzo viene ridotto del 20-25%. Tuttavia, questo non significa che gli oggetti all’asta siano di qualità inferiore, anzi. Spesso le aste permettono infatti di concludere affari immobiliari molto interessanti.
Bisogna considerare che molte case e immobili all’asta sono disponibili online con foto e descrizioni dettagliate e, come riporta Astalegale.net, lo scorso marzo è stato un mese molto popolare per le persone interessate ad approfittare di queste offerte.
Trasferimento del bene nelle aste giudiziarie
In un’asta giudiziaria, l’acquisto del bene viene ufficializzato dal decreto di trasferimento del giudice all’acquirente. Questo elimina tutte le formalità pregiudizievoli e consente di ottenere il possesso del bene in circa 8 mesi, (talvolta 6 mesi) dalla data dell’aggiudicazione. Sebbene i costi per intestarsi l’immobile siano inferiori rispetto al rogito notarile, essi rappresentano tuttavia circa il 10% del valore pagato.
Questi costi includono:
- il 3% del valore per la prima casa;
- fino al 7% del valore per la seconda casa;
- la trascrizione del decreto;
- la cancellazione di eventuali ipoteche;
- la metà degli onorari del delegato (intorno ai 1.500 euro).
Cosa succede a chi subisce il pignoramento e la vendita all’asta dell’immobile?
Nelle aste giudiziarie, se il ricavato della vendita non copre il debito residuo, ovvero la somma rimanente, questa spetta al vecchio proprietario dell’immobile, non all’acquirente. Il debito residuo può essere calcolato prendendo in considerazione il piano di rimborso concordato in precedenza, comprensivo degli interessi e del capitale ancora dovuti.
Se il vecchio proprietario non paga il debito residuo, potrebbe essere soggetto a ulteriori azioni legali, incluso il coinvolgimento dei garanti. Tuttavia, il debito residuo può essere annullato se non viene richiesto entro 10 anni dal creditore.