Indice
Dimmi la verità, quante volte ti è capitato di porti questa domanda?
E quante volte hai guardato con occhi pieni di invidia quelle persone che, grazie agli investimenti immobiliari, sembra stiano riuscendo ad avere tutto dalla vita, mentre tu ti ritrovi ancora nella stessa situazione in cui eri quando hai deciso di intraprendere questa carriera?
Il grado di consapevolezza di un investitore
Forse non ci crederai ma anch’io me lo sono chiesto tante volte, specie all’inizio, diversi anni fa, quando non esisteva ancora il crowdfunding immobiliare… pensa te di quanti anni parliamo.
Come la maggior parte delle persone che approccia il mestiere dell’investitore immobiliare, i primi tempi mi sono lasciato conquistare e nel contempo cullare dall’illusione che sarebbe stato facile.
Mi concentravo solo sulle cose belle e, in un certo senso, guardavo gli investimenti nel mercato immobiliare come se si trattasse di una lampada magica in grado di esaudire tutti i miei desideri. Un po’ di olio di gomito, una bella strofinata vigorosa ed ecco che, in quattro e quattr’otto tutta la mia vita, tutte quelle cose che non mi piacevano (dal lavoro alle difficoltà che ognuno di noi si trova ogni giorno ad affrontare) si sarebbero dissolte, lasciando spazio al successo e alle soddisfazioni.
Ovvio, non mi aspettavo certo un Will Smith blu vestito da genio, ma ad ogni modo ero piuttosto certo che con un minimo di impegno, ce l’avrei fatta. “In fondo, che ci va ad investire in immobili? Sono una persona capace, intelligente e con la testa sulle spalle; se tutte queste persone ce la fanno, perché per me dovrebbe essere diverso?”. Così ogni mattina mi alzavo con il massimo dell’entusiasmo e anche se sapevo già in partenza che quella che mi preparavo ad affrontare sarebbe stata l’ennesima giornata super full, ero comunque motivato.
Durante il giorno andavo al lavoro, la sera mi mettevo al computer o alla scrivania per studiare, analizzare tutte le aste della zona e per lavorare a qualche possibile operazione, e il weekend, invece di riposarmi o stare con le persone che amo, uscivo la mattina presto e, campanello dopo campanello, cercavo di portarmi a casa qualche delega.
Credi sia stato facile?
Certo che no. Non è semplice riuscire a conciliare sempre tutto, essere disposti a mettere da parte la propria vita personale, la famiglia, nella speranza di migliorarla, rinunciare a tutti quei momenti, grandi o piccoli che siano, pur di riuscire nel proprio intento.
Anni fa non avevo molto denaro a disposizione.
Ero uno di quelli che voleva partire ad investire in immobili con pochi soldi.
I sogni (infranti) di un aspirante investitore immobiliare
Ho visto tanti aspiranti operatori partire con poco denaro, illusi da un qualche Guru dall’alto di un palco rimanere al palo disillusi, sfiduciati e con quel sentimento di tradimento che gli trapassava il cuore come una freccia. Dopo tanto tempo speso inutilmente a trascurare la propria famiglia, il partner, gli amici, le passioni e a volte anche il proprio lavoro, solo per dimostrare a se stessi e agli altri che ce la potevano fare.
Lo volevano, lo volevano davvero tanto ma purtroppo questo non basta.
Come forse saprai anche tu, le prime settimane si affrontano abbastanza bene ma, a poco a poco, l’entusiasmo iniziale va via via scemando, lasciando il posto ad un amaro col quale in genere si cerca di convivere.
Conosco quel misto di tristezza, frustrazione, rabbia e delusione con le quali ti chiudi la porta di casa alle spalle dopo l’ennesimo “no”. Dopo che quell’operazione in cui credevi non è andata in porto o quando per qualche cavillo l’esito si rivela ben diverso da quanto avevi immaginato.
Fino al giorno in cui non ce la fai più a dover fare tutte quelle rinunce, a lavorare 18 h al giorno senza riuscire mai a portarti a casa un risultato decente.
Uno dei più grandi problemi in questa professione è che quando si lavora da soli, quando tutto ciò su cui possiamo contare sono il nostro tempo, le nostre competenze e la propria capacità economica, basta un piccolo intoppo per bloccare o rallentare l’intero meccanismo.
Un’operazione che si rivela particolarmente complessa, un ritardo nei lavori di ristrutturazione (oggi tanto in voga, grazie anche ai tanti incentivi statali), una complicazione di carattere legale in una perizia e tante grandi o piccole seccature in grado di mettere in crisi il lavoro dell’operatore immobiliare.
E non credere che chi lo fa da un po’, chi si reputa un professionista, ne sia esente!
Quando si lavora in proprio e ancor di più quando si svolge un mestiere di questo tipo, le problematiche sono all’ordine del giorno ed è fondamentale essere in grado non solo di affrontarle bensì di superarle. Nell’immobiliare basta veramente un attimo per farsi male e quando in gioco ci sono i propri soldi, quelli che dovrebbero servire a garantirci un futuro migliore e a farci da cuscinetto nelle varie difficoltà della vita… be’, a volte le nostre spalle non sono abbastanza larghe.
Diventare operatori significa infatti caricare sulle proprie spalle il fardello della responsabilità e non è da tutti riuscire a sopportarne il peso.
Al punto che, talvolta, anche le persone più forti e risolute possono vacillare.
Una volta, due volte, forse anche tre. Fino al giorno in cui ci si rende conto che forse il gioco non vale la candela. E allora mandi a quel paese tutto e tutti (in primis quelle persone che ti hanno motivato, facendoti credere che sarebbe stato facile) e, con la coda tra le gambe, torni al tuo tran tran quotidiano.
Il problema è che questa viene spesso vissuta come una sconfitta, e mentre gli obiettivi, i sogni e i progetti di vita si allontanano sempre di più, si finisce per sentirsi sbagliati, in colpa non solo per non avercela fatta ma anche per tutti i soldi che abbiamo buttato via per un corso, per i materiali di studio e a volte anche per un’operazione che non è andata come speravamo.
Fa male, lo so. Ma voglio dirti una cosa: tu non hai alcuna colpa!
Non è una colpa tua:
- sognare un futuro migliore per se stessi e per la propria famiglia;
- mettersi in gioco e provare a raggiungere obiettivi sfidanti;
- se le cose non sono andate come avevi preventivato;
- aver creduto alle parole di chi diceva che sarebbe stato facile e che sarebbero bastate poche semplici nozioni;
- dopo tanto provare, decidere di rinunciare.
La verità sugli investimenti immobiliari
Se esiste una verità sugli investimenti immobiliari, è che non sono facili.
Da fuori sembra tutto bello e scintillante ma quando ci sei dentro, quando si è costretti a conciliare i mille impegni della giornata con quello che dovrebbe essere un secondo lavoro a tempo pieno – che in quanto tale richiede non solo buona volontà e determinazione ma anche competenze – ecco che iniziano i problemi.
Certo i presunti Guru dell’immobiliare, quelli che grazie alle operazioni “hanno fatto i soldi” e che ora sono talmente ricchi da chiederti migliaia di euro per un corso, la fanno facile. Un weekend in aula (o, date le normative con le quali abbiamo dovuto convivere negli ultimi mesi, in diretta streaming), un libretto pieno zeppo di ovvietà e consigli inutili e poi via, tutti in strada, pronti a conquistare il mondo!
Magari fosse davvero così… o anche no, dato che avremmo una concorrenza spietata!
Il problema è che ci vuole un bel po’ di tempo prima di riuscire a trovare la quadra, prima di capire perché a livello pratico le cose siano così diverse da come ce le siamo immaginate, prima di riuscire ad ottenere anche il più piccolo risultato.
E la parola chiave è proprio tempo.
Tempo da dedicare alla formazione e allo studio all’inizio e tempo (tanto) da impiegare, una volta ottenuto qualche piccolo risultato, per lavorare operativamente ad ogni progetto.
Certo è vero, l’immobiliare è un settore in grado di offrire non poche soddisfazioni ma, per quanto sia brutto dirlo, per uno che ce la fa, altri mille sono costretti a rinunciare. E non perché non sono abbastanza bravi, intelligenti o scaltri ma semplicemente perché arrivano al punto in cui si rendono conto che le rinunce saranno sempre maggiori dei benefici. I rischi e i grattacapi, altrettanto.
Perché per molti, il fatto che ogni entrata, ogni successo e ogni soddisfazione siano legati a doppio filo con il proprio tempo e le proprie risorse, finisce per modificare la percezione di quanto stanno ottenendo.
Forse in certi momenti il loro conto in banca è più corposo che mai, ma quanto gli è costato arrivare a quel punto? A quanti momenti di vita hanno dovuto rinunciare? Cosa accadrà se un domani non avranno più abbastanza tempo da dedicarci? E cosa succederà se un giorno un’operazione non dovesse andare nel verso giusto?
Ed è proprio questo il fulcro di tutto.
Il (vero) segreto per guadagnare con gli investimenti immobiliari
Chi riesce a guadagnare con gli investimenti immobiliari o è una grande azienda, in grado di lavorare in maniera strutturata con abbastanza tempo, risorse e competenze da poter gestire qualsiasi tipologia di operazione, o sono singoli operatori che decidono di vivere giorno per giorno. Magari oggi va bene, domani pure ma chi mi assicura che le cose non cambieranno?
Per questo motivo, anche se oggi operare nell’immobiliare ti sembra la scelta più giusta, quella che ti permetterà di realizzare i tuoi obiettivi, ti invito a riflettere.
- Pensa al tipo di vita che vorresti per te, per la tua famiglia e per i tuoi figli (presenti o futuri che siano);
- pensa a ciò che puoi ottenere e nel contempo perdere operando in autonomia;
- pensa a ciò che per te è davvero importante.
Poi fai la tua scelta.
Perché quelli che davvero ce la fanno, quelli che alla fine possono essere considerati dei veri investitori immobiliari, sono in genere coloro che sono stati in grado di evolversi, passando da “faccio tutto io” a “faccio fare agli altri”.
Forse per ogni operazione guadagneranno un po’ meno ma è senz’altro vero che compensano guadagnando in tempo.
E se dovessimo fare il calcolo del tempo impiegato = risultati economici, se conosci bene la formula sarai d’accordo che produce un ROI infinito.
Un caro saluto
Luca