Indice
- 1 Cosa viene considerato abuso edilizio?
- 2 Cos’è il condono edilizio?
- 3 Differenze tra condono edilizio e sanatoria
- 4 I vantaggi del condono edilizio 2023
- 5 Quali sono le opere condonabili, e quali quelle non condonabili?
- 6 I costi del condono edilizio 2023
- 7 Chi può richiedere il condono edilizio?
- 8 Come richiedere il condono edilizio 2023
- 9 I documenti necessari per il condono edilizio
- 10 Condono edilizio dopo 30 anni
- 11 Le sanzioni non aver fatto richiesta di condono
- 12 Perché approfittare del condono edilizio 2023
Le ultime novità sul condono edilizio 2023 sono un’opportunità per i proprietari di immobili, che non rispettano le norme italiane, di mettere a posto la propria situazione abitativa, con una sanatoria, evitando sanzioni e multe. L’opportunità di sanare abusi edilizi e difformità, viene offerta dal Governo Meloni con l’obiettivo di ridurre il numero di edifici irregolari presenti nel territorio italiano e migliorare la sicurezza degli edifici.
In questo articolo, forniremo una guida completa sul condono edilizio, spiegando i suoi vantaggi e il processo di richiesta.
Cosa viene considerato abuso edilizio?
Come prima cosa, vediamo cos’è nello specifico per abuso edilizio.
Per abuso edilizio si intende la realizzazione di un intervento edilizio senza le necessarie autorizzazioni o concessioni, ovvero senza l’approvazione per la costruzione. Questa situazione costituisce un reato penale, ma alcune difformità possono essere regolarizzate tramite una sanzione pecuniaria.
Il Testo unico dell’edilizia elenca le principali discrepanze:
- l’edificio abusivo (abuso totale);
- gli abusi sostanziali che rappresentano una differenza quantitativa rispetto alle operazioni autorizzate;
- gli abusi minori che consistono in piccole modifiche interne realizzate in modo diverso rispetto all’autorizzazione.
Inoltre, ci sono difformità non rilevanti che non richiedono la sanatoria.
Cos’è il condono edilizio?
Il condono edilizio rappresenta infatti un metodo per sanare un abuso edilizio in costruzioni realizzate in disaccordo con le norme urbanistiche, evitando eventuali sanzioni. Negli ultimi anni, infatti, l’Italia ha visto un aumento del numero di edifici non a norma, il che ha portato a un aumento delle sanzioni e delle multe per i proprietari di immobili.
Sebbene concepito per risolvere situazioni di abuso edilizio, questo strumento è soggetto a limitazioni, dal momento che è regolamentato da leggi particolari.
Fino ad ora in Italia sono stati promulgati i seguenti condoni edilizi:
- Legge 47/1985 primo condono: introduce la sanatoria e il condono;
- Legge 724/1994 secondo condono: prevede criteri legati al tempo, allo stato dei lavori e ai limiti dimensionali;
- Legge 326/2003 terzo condono.
La legge 326/2003 è stata formalmente l’ultimo condono edilizio, ma non è da escludere che ce ne possano essere altri in futuro.
Differenze tra condono edilizio e sanatoria
Occorre sottolineare che il condono edilizio rappresenta una situazione eccezionale e straordinaria, la cui tempistica non può essere prevista in anticipo. Al contrario, la sanatoria edilizia rappresenta una possibilità applicabile in determinati contesti senza la necessità di un provvedimento specifico. Un esempio di ciò è la terza edizione del condono edilizio, nel 2023, che garantiva l’esenzione da sanzioni per lavori speciali su edifici residenziali con determinate caratteristiche.
In base ad una decisione giudiziaria emessa nel 2019, la Cassazione ha spiegato le distinzioni tra il condono edilizio e la sanatoria edilizia. Si è stabilito che il condono edilizio è regolamentato da una legge apposita, mentre la sanatoria edilizia è un’azione amministrativa consentita dalla normativa urbanistica in vigore.
I vantaggi del condono edilizio 2023
Le ultime notizie riguardanti il condono edilizio nel 2023 riportano alcune novità.
Come prima cosa, la possibilità di ricorrere alla sanatoria edilizia in caso di abuso è ora molto limitata. La normativa presta inoltre particolare attenzione al momento dell’esecuzione dell’intervento e alla presentazione della richiesta.
In aggiunta, una recente sentenza del Tar Lazio (sentenza 698/2023) ha stabilito che la domanda di condono edilizio può essere respinta o rifiutata, e che solo i costi concessori (e non la tassa di oblazione) possono essere restituiti a coloro che hanno presentato la domanda.
Quali sono le opere condonabili, e quali quelle non condonabili?
Le opere che possono essere condonate sono quelle eseguite prima del 31 marzo 2003. Le leggi sul condono prevedono sei diverse tipologie di azioni abusive, ognuna delle quali ha specifiche condizioni che influenzano la possibilità di condonare l’azione stessa.
Queste includono:
- azioni effettuate senza o in violazione del permesso edilizio e non conformi alle norme urbanistiche;
- azioni effettuate senza o in violazione del permesso edilizio ma conformi alle norme urbanistiche;
- interventi di ristrutturazione edilizia finalizzati al raggiungimento di un risultato in parte o completamente diverso dal precedente;
- opere di restauro e risanamento conservativo effettuate senza il permesso edilizio in agglomerati urbani;
- opere di restauro volte a preservare l’edificio;
- infine, vengono incluse anche le opere di manutenzione straordinaria.
Al contrario, le situazioni che non possono essere condonate includono:
- lavori che sono stati finanziati con fondi pubblici dopo il 31 dicembre 1995;
- lavori su una proprietà che è stata già amnistiata per costruzione o ristrutturazione in precedenti condoni;
- lavori eseguiti da persone che sono state condannate in modo definitivo per reati come associazione mafiosa, riciclaggio;
- lavori in cui non è possibile eseguire lavori di adeguamento antisismico;
- infine, i lavori eseguiti su proprietà già soggette a vincoli, su aree boschive colpite da incendi e su zone di proprietà dello Stato non possono essere amnistiati.
I costi del condono edilizio 2023
I costi del condono edilizio per regolarizzare un’abitazione abusiva può oscillare tra i 60 e i 150 euro al metro quadrato. Tuttavia, è importante notare che questi valori possono subire variazioni a seconda delle circostanze specifiche, come, ad esempio:
- la tipologia di abuso,
- la grandezza dell’opera,
- gli oneri concessori,
- e la posizione geografica dell’immobile.
Per avere un’idea più precisa dei costi associati al condono edilizio, è consigliabile rivolgersi a un professionista del settore, come un architetto o un geometra, in grado di fornire una valutazione accurata tenendo conto delle caratteristiche dell’immobile e della normativa locale.
Chi può richiedere il condono edilizio?
Tutte le persone che possiedono un’immobile possono richiedere il condono edilizio per rimediare a una specifica opera abusiva e apportare eventuali modifiche. Se la proprietà dell’immobile è condominiale, l’amministratore del condominio deve firmare la richiesta. Inoltre, anche le persone che hanno realizzato un’opera su un’area di proprietà pubblica possono richiedere il condono, ma devono presentare un documento che dimostri l’autorizzazione dell’ente pubblico proprietario per la sanatoria dell’abuso.
Inoltre, i proprietari di immobili devono dimostrare di:
- aver subito sanzioni o multe per la propria situazione edilizia o
- di aver ricevuto un avviso di accertamento,
- di aver regolarmente pagato le tasse e le imposte relative alla loro proprietà.
Come richiedere il condono edilizio 2023
Il processo di richiesta inizia con la presentazione di una richiesta alle autorità locali. Questa deve contenere informazioni dettagliate sull’immobile, compresi i dati catastali e la descrizione delle opere da effettuare per mettere a norma l’edificio. Inoltre, deve essere accompagnata da una documentazione completa, come i certificati di conformità e le autorizzazioni necessarie.
I documenti necessari per il condono edilizio
Per richiedere il condono di una costruzione abusiva, è necessario presentare una serie di documenti:
- Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà;
- Documentazione fotografica e un elaborato grafico, contenente gli elementi necessari per la determinazione dell’opera abusiva;
- Eventuale atto unilaterale d’obbligo;
- Asseverazione del professionista abilitato;
- Attestazione del versamento dell’oblazione a favore dello Stato;
- Attestato del versamento della quota integrativa dell’oblazione a favore della regione;
- Attestato del versamento del contributo di costruzione a favore del comune;
- Attestato del versamento dei diritti di segreteria a favore del comune.
- Se la documentazione è incompleta, sarà richiesto al richiedente e al professionista di integrare la domanda e correggere eventuali irregolarità.
Condono edilizio dopo 30 anni
Secondo la legge, le case costruite illegalmente fuori dalle aree edificabili possono beneficiare di un condono edilizio dopo 30 anni dall’edificazione dell’edificio. In altre parole, dopo 30 anni, coloro che hanno costruito case in zone non edificabili possono richiedere il condono edilizio per regolarizzare la situazione.
Per evitare di assumersi la responsabilità di continuare a commettere l’abuso edilizio, è importante presentare la richiesta di sanatoria entro 90 giorni dall’accertamento dell’irregolarità. Dopo aver presentato la richiesta, l’ufficio comunale competente avrà 60 giorni per esaminarla e decidere se concedere o meno la sanatoria.
Le sanzioni non aver fatto richiesta di condono
I proprietari di immobili che non aderiscono all’amnistia edilizia del 2023 sono soggetti a:
- sanzioni amministrative e penali,
- restrizioni di utilizzo dell’immobile,
- fino alla demolizione dell’edificio.
Il condono offre numerosi vantaggi ai proprietari di immobili, tra cui la possibilità di regolarizzare la propria situazione edilizia senza subire sanzioni o multe, il miglioramento della sicurezza degli edifici e l’aumento del valore delle proprietà.
Perché approfittare del condono edilizio 2023
Il condono è un’opportunità unica per i proprietari di immobili di regolarizzare la propria situazione edilizia presso le autorità locali senza subire sanzioni o multe. Approfittare di questa opportunità consente ai proprietari di immobili di migliorare la sicurezza dei loro edifici, aumentare il valore delle loro proprietà e mettere a posto la loro situazione edilizia.
In bocca al lupo e al prossimo condono edilizio!
Bns io nel mese di ottobre 2022 ho dovuto demolire la mia costruzione su disposizione del comune di Erice, nonostante trascorressi il periodo estivo da oltre 45 anni. Capisco che non ho nulla da fare, ma. I fa specie che adesso si e prima no. Mi potreste dire qualcosa? Grazie
ho realizzato un bagnetto ne sottotetto( accatastato come lavatoio stenditoio .Posso sanarlo con condono? l’immobile A7 e’ stato costruito ne 2002 con regolare licenza e unico abuso e’ questo bagno
Gentile Roberto,
sarebbe meglio chiedere ad un esperto del settore.
E stato costruito un bagno al pianterreno di una casa singola restringendo alladiacente garace,aprendo una porta e tirando su un muro.Tutto ciò perché i miei suoceri allora novantenni non potendo più fare le scale.
Allora mio suocero con il costruttore non anno pensato di chiedere le autorizazioni,ora che vogliamo adeguare la villetta si è presentato il problema,che ha dire di un geometra ci vogliono più di 8000€.mi sembra un po troppo .Cosa ci consigliate.
ho demolito un piccolo casotto in fondo al giardino costruito negli anni 80 per mettere i potalizzatori di acqua con relativo serbatoio e filtri, con altro in muratura e tetto in pannelli
coibentati, posso condonarlo?
Cortesemente mi potete indicare i riferimenti legislativi che consentono di eseguire il condono nel 2023. È uscita una nuova normativa? grazie.
Buongiorno, essendosi presentata la necessità di avere la fruibilità di altro spazio, per motivi famigliari. ed in possesso di concessione edilizia per ristrutturazione, ho separato il vano adibito parzialmente a garage, ho inserito un bagnetto ed ho reso abitabile il garage. Non ho alterato la cubatura. Il comune, accetta la trasformazione, ma mi ingiunge di pagare il costo dell’intervento con la sanzione moltiplicata per tre volte, non avendogli io dichiarata in anticipo la “trasformazione” del garage in spaziò abitativo. La somma supera di gran lunga il valore dell’ immobile. Posso richiedere la sanatoria pagando la giusta sanzione? Grazie anticipate per l’attenzione al mio problema. Cordialità. G. Fiumara
Attualmente non è possibile fare nessun tipo di condono edilizio, al massimo si può fare una sanatoria. L’ultimo condono risale al 2003 e la domanda doveva essere inoltrata entro il 2004. Ma che razza di condono state parlando??? Bo’