Nonostante il clima di incertezza macroeconomico, per il settore immobiliare il risultato ottenuto nella prima parte dell’anno parla chiaro: l’interesse degli investitori per il mercato italiano è ancora molto forte.
Secondo l’ultimo rapporto sul mercato immobiliare italiano di Savills infatti, per il real estate, il primo semestre del 2022 si chiude con un valore di investimenti complessivi pari a circa 6,1 miliardi di euro: non solo un dato in crescita del 100% rispetto allo stesso periodo del 2021 ma anche un record assoluto per il nostro Paese.
Ma quali sono stati i settori più performanti?
Sul podio troviamo:
- gli uffici che, con 2,2 miliardi di euro e un’incidenza pari al 37% sul totale investimenti, si riconfermano il settore dominante con una crescita del 201% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno;
- la logistica che, dopo essersi conquistata il primo posto nel 2021, nonostante una crescita del 147% ora scende di un gradino registrando volumi pari a 1,8 miliardi di euro che rappresentando il 30% del totale investito;
- seguono hospitality e living (entrambi a quota 0,7 miliardi di euro investiti, in aumento rispettivamente del 37% e del 54% rispetto al primo semestre 2021). Il comparto retail, sebbene in crescita del 133% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, si posiziona al quinto posto, con € 0,4 miliardi investiti.
Confronto con i livelli Pre-Covid
L’outlook di Savills confronta poi il primo semestre 2022 con i 5 anni precedenti al Covid (2015-2019). Per quanto la principale assett class sia rappresentata dagli uffici, è la logistica il settore che ha registrato una maggiore crescita.
L’hospitality non è ancora tornato ai livelli pre-pandemia ma si conferma comunque in ripresa, mentre il Retail, seppur ancora distante dai dati storici, conferma l’attrattività di alcuni settori, come l’high street e i retail park, che hanno performato in modo positivo.
Crescente interesse inoltre per il comparto Multifamily che si sta sempre più consolidando.
Outlook: cosa ci si aspetta per i prossimi mesi
A causa dell’aumento del costo dell’energia e della spesa, negli ultimi sei mesi la percezione del quadro macroeconomico dal punto di vista dei consumatori, è notevolmente mutata. Rimane invece più positiva la visione delle imprese, in particolare di quelle correlate ai servizi grazie alla domanda posticipata di viaggi, ristoranti e attività leisure.
In riferimento al commercial real estate, oggi il mercato rimane caratterizzato da una domanda elevata con alti livelli di liquidità e da una pipeline investimenti decisamente positiva.
A fine anno il volume di investimenti immobiliari sarà con tutta probabilità in crescita rispetto al 2021, anche se il secondo semestre non si rivelerà dinamico come quello appena trascorso.
In termini di asset class, gli investitori si concentreranno in particolar modo su settori caratterizzati da una domanda elevata, vacancy ridotta e buone prospettive di crescita dei canoni. Tra questi, spiccano gli uffici di grado A e il comparto della logistica, dove la domanda di spazi in affitto sosterrà il mercato e la crescita dei canoni. Il settore hospitality continuerà ad espandersi, grazie alla solidità dei fondamentali e assisteremo a una crescente domanda nell’ambito del multifamily e student housing.
“Il 1° semestre 2022 ha superato le aspettative registrando volumi record anche con riferimento alla serie storica. Considerata la significativa pipeline in corso, le prospettive rimangono solide per il prossimo trimestre seppure ci aspettiamo una maggior cautela e selettività da parte degli investitori” sottolinea Marco Montosi, Head of Investment di Savills per l’Italia. “L’avversione al rischio potrebbe aumentare determinando una maggiore richiesta di asset core che garantirebbero valori stabili. La contrazione del risk premium con il BTP e il rialzo dei costi di finanziamento, sono elementi di attenzione specialmente per prodotti secondari e strategie value add con possibili tensioni sul pricing”.
Per quanto riguarda invece il comparto commerciale, Elena Zanlorenzi, Head of Research di Savills per l’Italia, dichiara: “In un clima geopolitico ed economico in cui l’incertezza prevale forse più che negli ultimi 10 anni, il commercial real estate italiano conferma livelli record. Nuovi segmenti stanno progressivamente guadagnando quote di mercato in parallelo con l’affermarsi di nuove geografie. Nel lungo periodo, il consolidamento di nuove asset class, i buoni fondamentali e la competitività in termini di pricing rispetto ad altri mercati Europei, sosterranno le aspettative e l’interesse degli investitori per il mercato italiano”.