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Home Mercato Immobiliare

Legge Case Green, quanto peserà la normativa europea nelle tasche degli italiani?

Di ImmoBillion
3 Aprile 2023
in Mercato Immobiliare
Tempo di Lettura: 3 min
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Indice

  • 1 Qual è la situazione italiana? 
  • 2 Quali sono gli interventi da fare per aumentare la classe energetica di un’abitazione?
  • 3 Case Green: costi alle stelle per mettersi a norma entro il 2030

Quanto peserà su ogni proprietario immobiliare la nuova Legge Normativa Europea sulle case green per il 2030? Secondo l’analisi di Silvi Costruzioni Edili, azienda impegnata nella progettazione, costruzione e ristrutturazione di fabbricati, per ogni immobile la spesa sarà di circa 60mila euro. 

Quali sono i punti cardine della direttiva?

Tutti gli edifici residenziali dovranno essere in classe E entro il 2030 e in classe D entro il 2033. Quelli costruiti dal 2028 dovranno invece essere sin dal principio ad emissioni zero. Chi non rispetta questi parametri entra nella lista delle case non vendibili dal 2030.

I nuovi regolamenti mirano a ridurre significativamente le emissioni di gas a effetto serra e il consumo finale di energia nel settore edile in tutti gli Stati membri dell’UE entro il 2030 e a diventare carbon neutral entro il 2050.

Qual è la situazione italiana? 

I dati Istat, Enea, Agenzia delle Entrate , PoliMi (Smart Building Report 2022) e Icsr, hanno delineato un quadro generale della situazione. Secondo l’analisi, il 62% del patrimonio abitativo italiano è in classe F o G mentre il tasso annuo di ristrutturazione profonda è dello 0,9% .

Sui 34 milioni di immobili residenziali che risultano all’Agenzia delle Entrate – Catasto (ma secondo il censimento Istat sarebbero invece 31,2 milioni), 21 milioni si trovano nelle classi F e G (il 62% secondo i dati del PoliMi) e sarebbero dunque – secondo la nuova normativa Europea per le Case Green – da efficientare.

Bisogna però considerare che le classi E e D stabilite dall’Ue non corrispondono all’attuale classificazione italiana. Secondo il nostro sistema di valutazione, il 74% delle case in Italia è di classe E-F-G mentre solo il 26% in classe D o migliore. Tuttavia, alla luce della classificazione europea (che è ancora un’ipotesi), solo il 45% delle case sarà di classe E-F-G.

Quali sono gli interventi da fare per aumentare la classe energetica di un’abitazione?

“Bisognerà sostituire:

  • gli infissi,
  • le caldaie,
  • fare il cappotto termico,
  • installare pannelli fotovoltaici.
  • anche se il testo della direttiva Case Green non è ancora definitivo.

Attualmente, però “la direttiva prevede che l’obbligo per gli interventi di miglioramento delle prestazioni energetiche – ad esempio sotto forma di lavori di isolamento o rinnovo dell’impianto di riscaldamento – scatti in 3 circostanze: quando l’immobile venga venduto, quando sia sottoposto a ristrutturazione complessiva o quando venga firmato un nuovo contratto di affitto”.

Case Green: costi alle stelle per mettersi a norma entro il 2030

Isolare un appartamento può costare circa 36.000 euro. In più, occorre anche cambiare le caldaie, che devono essere green, supportate da un impianto ad energia solare. In questo caso, il termine è molto vicino. Secondo la direttiva, l’installazione di caldaie funzionanti a combustibili fossili deve essere effettivamente vietata negli Stati membri dell’Unione Europea entro il 1° gennaio 2024.

Se guardiamo ancora agli appartamenti, se aggiungiamo le zone sismiche 1 e 2 per il risanamento sismico – rinforzo locale, prevenzione della caduta esterna e ripristino delle parti danneggiate – il costo attuale di ogni singola unità può essere stimato in circa 50mila euro.

I costi degli italiani sono davvero insostenibili e l’anno 2030 è troppo vicino per adeguare il panorama immobiliare italiano alla nuova direttiva green europea. Speriamo che l’Unione Europea dia più tempo per raggiungere gli obiettivi prefissati e che si possano introdurre nuovi premi edilizi per aiutare gli italiani a realizzare queste opere.

Commenta l’articolo.

Cosa ne pensi di questa normativa europea?

Sarà possibile adeguare tutto il parco immobili italiano in così poco tempo?

Come faranno le famiglie a sostenere delle spese così alte per non vedersi svalutare la propria casa pagata con il sudore, o peggio, impossibilitate a venderla?

Dacci la tua opinione!

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Commenti 26

  1. Drago says:
    2 anni ago

    Non mi pare si tratti di un regolamento, ma piuttosto di una direttiva che può essere integrata e modificata da ciascuno stato prima di diventare operativa. Sbaglio?

    Rispondi
  2. giulia says:
    2 anni ago

    Che tipo di interventi si devono e/o possono fare in un appartamento inserito in un condominio, dove c’è un riscaldamento centralizzato? Di sicuro gli infissi, ma per cappotto, caldaia, fotovoltaico cosa succede?

    Rispondi
    • ImmoBillion says:
      2 anni ago

      Gentile Giulia,
      dipende anche come è inserito l’appartamento nel contesto condominiale. Se totalmente esposto verso l’esterno o è più interno.
      Esistono soluzioni per il cappotto interno.
      Per la caldaia, sarà responsabilità dell’intero condominio apportare gli aggiornamenti.

      Rispondi
    • Maria Rosa says:
      2 anni ago

      Per isolarlo in autonomia, può far eseguire l’insufflaggio. Si tratta di riempire letteralmente l’intercapedine tra muro interno ed esterno, di un materiale che polimerizza e isola appunto dall’esterno. poi può mettere infissi in pvc, pavimento in parquet, controsoffitto in cartongesso e coibentazione soprastante se immobile all’ultimo piano.
      il fotovoltaico può metterlo se c’è spazio sul terrazzo condominiale e utilizzarlo per l’acqua calda sanitaria con un serbatoio di accumulo e il fabbisogno di elettricità con apposite batterie.

      Rispondi
    • Erminio says:
      2 anni ago

      sarebbe opportuno sapere chi certifica la classe energetica degli edifici nello stato di appartenenza ante operam e post operam

      Rispondi
  3. Adriana Inserra says:
    2 anni ago

    Ogni Paese dell’Unione Europea ha necessità e valutazioni differenti. Chi stabilisce la classe in maniera direttiva e coercitiva lede le variabili esistenti. Se una persona non ha la possibilità di andare secondo ” il dictat europeo” non può vivere male per via delle “imposizioni ” di coloro che speculano solo e sempre sul popolo di tutti gli stati membri. Non valuto positivamente una Unione che mina le fondamenta del benessere di ogni singolo stato di appartenenza. Una soverchieria ed un paradosso di una Unione che aiuta ad assoggettare i più deboli e a dividere… si autodefinisce da sola!!! NO AGLI AUTORITARISMI CHE ANZICHE’ AIUTARE, TENDONO A SCHIAVIZZARE.

    Rispondi
  4. Manfredo says:
    2 anni ago

    Cosa serve tutto questo, quando, India, Cina, Russia, e altri stati, non fanno niente per l’ambiente, anzi, inquinano, riscaldamenti ancora a carbone……

    Rispondi
  5. Sergio says:
    2 anni ago

    I televisori devono essere in parte sostituiti, le automobili devono essere cambiate, le case devono essere fornite di cappotto, caldaie, infissi ecc.,. Bene tutto fattibile? Certamente, adeguassero gli stipendi a quelli dei politici e le pensioni a quelle dei senatori a vita. Ci si riuscira’ sicuramente. Ma forse qualcuno dovrebbe farsi un giro in Italia prima di parlare senza conoscere.

    Rispondi
  6. ROBERTO della SALA says:
    2 anni ago

    una idiozia totale

    Rispondi
  7. Enrica Baresi says:
    2 anni ago

    Sapendo tutto questo perché hanno cambiato la legge per le cessioni dei crediti per i superbonus?
    La maggioranza degli italiani non potrà adeguarsi. Chi pagherà per loro?

    Rispondi
  8. Stefania Luchini says:
    2 anni ago

    Appartamento situato in edificio costruito nel 1932, classificato dal vigente PGT come edificio storico in NAF (nucleo di antica formazione) con facciate piene di curve, cornici, ecc. Cosa prevede la normativa in questi casi? Grazie.

    Rispondi
  9. Matteo Moretti says:
    2 anni ago

    Una scemenza totale!!!

    Rispondi
  10. Ivano Grimaldi says:
    2 anni ago

    Senza entrare nel merito delle modifiche da apportare, vorrei sapere se esiste, ed è utizzabile, un parametro che indichi oggettivamente qual è il consumo ( dichiarato e certificato ) di combustibile fossile, al mq, al di sopra del quale un immobile è da ritenersi inquinante e pertanto in obbligo di adeguamento?

    Rispondi
  11. Federico says:
    2 anni ago

    tutto discutibile fino a quando togliamo le caldaie ma produciamo corrente con il gas
    per le rinnovabili deturpiamo il territorio per le materie prime (le famose terre rare)
    le batterie se nn si hanno scariche profonde e con la speranza di non avere guasti sono un investimento a perdere (soprattutto se la corrente scende sotto i 16 centesimo)
    la direttiva europea nn spiega però dove andiamo a prendere tutta la potenza elettrica che ci necessità per auto elettriche, pompe di calore, piano a induzione etc

    Rispondi
  12. Mario says:
    2 anni ago

    l’Europa sta tentando di far scendere i prezzi delle piccole proprietà immobiliari per favorire le grandi concentrazioni e distruggere la piccola proprietà!

    Rispondi
  13. Mario says:
    2 anni ago

    solita manfrina per distruggere la piccola proprietà

    Rispondi
  14. Marco says:
    2 anni ago

    possono mettere tutte le direttive che vogliono ma di lavori non ne faccio.ennesima porcata europea.ma quando ci tirano fuori da questa banda di dementi.

    Rispondi
  15. Lorenzo says:
    2 anni ago

    disobbedienza sociale nessuno fa’ niente cosa fanno ci arrestano tutti?

    Rispondi
  16. Silvana Forestan says:
    2 anni ago

    Io abito in un appartamento in condominio di 8 unità, non siamo riusciti ad arrivare al 110%. Nel mio ho appena sostituito la caldaia e sto
    Per sostituire gli infissi . Mi hanno detto che con questo posso salire di due classi, ma siamo in G, quindi non basta. Non potrò se ne avessi bisogno venderlo?

    Rispondi
  17. Di Napoli Pietro says:
    1 anno ago

    Un’imposizione europea sulle proprietà altrui,inventata da dementi che noi stessi paghiamo.Il signor conte ha regalato soldi a pioggia col 110% a chi aveva case nuove o chi ha demolito x fare una casa nuova,senza nessun controllo e che io come tanti altri dovremo pagare,in più si pretendono da noi ,le modifiche green a spese nostre,così paghiamo 2 volte, se possiamo,ma un altro muto non possiamo permettercelo, e allora? L’Europa vuole le case green,bene ,se ce le paga.Gli altri continenti che inquinano cosa faranno,si adegueranno anche loro? non credo proprio.

    Rispondi
  18. Giovanni says:
    1 anno ago

    questi personaggi politici Europei non so come definirli ma è ora di non andare più a votare per questa Europa , io ho un mutuo a lunga durata se vogliono le case grin che li pagano tutti i politici con stipendi da faraone. fuori da questa Europa senza si è senza ma.

    Rispondi
  19. Roby says:
    1 anno ago

    l Europa deve andarsene a quel paese , costi e direttive insostenibili ..casa mia che ho pagato il triplo 18 anni fa ..ora e valutata si e no 55.000€ e dovrei spendere 40 50.000 per adeguarla? ma andate aff

    Rispondi
  20. Armando says:
    1 anno ago

    Si fa molto prima a mandare a fare in c…………………..l’Europa ed i suoi dementi burocrati Il clima non si altera ne si migliora con le abitazioni quando ogni giorno si fanno detonare decine di migliaia di bombe e visto che l’ìEuropa non è la padrona del mondo in sintesi nemmeno dell’Italia le abitazioni sono state progettate costruite con i permessi delle autorità stato regioni comuni e pagate come sono ancora oggi per me l’Europa unitamente ai suoi dementi buricrati può crepare. .

    Rispondi
  21. G.P. says:
    12 mesi ago

    L’Italia ha un debito molto elevato generato da decisioni economiche scellerate dei nostri governi. Però ha un risparmio altrettanto elevato.
    Tutte queste regole, imposizioni, mirano a farci spendere a erodere quello che abbiamo accantonato con anni di sacrifici e sudore.
    Ci vogliono rendere sempre più poveri in modo da poterci controllare meglio.
    Perché uno che abita, esempio, in Sicilia deve spendere e indebitarsi, per portare la propria abitazione ad avere le caratteristiche di una del nord Europa!!!!!!

    Rispondi
  22. Annamaria Scalabrini says:
    11 mesi ago

    Per migliorare o almeno non peggiorare le condizioni climatiche le grandi potenze economiche e militari dovrebbero trovare accordi immediati per fare cessare tutti i conflitti del pianeta, cause primarie di inquinamento( quintali e quintali di emissioni dannose in seguito a esplosioni di missili, bombe a uranio impoverito, esplosioni nucleari ecc..) e destinare i risparmi conseguenti a incentivare i miglioramenti energetici. Senza queste scelte di fondo gli obiettivi 2030 – 2033- 2050 resteranno solo intenzioni sulla carta ( come è sempre successo anche in passato). Il fatto è che “i signori della politica e della guerra” non se ne rendono ancora conto, ma prima o poi si sveglieranno, perché le catastrofi naturali travolgeranno anche loro.

    Rispondi
  23. mario laura says:
    6 mesi ago

    Credo non se ne farà niente. Qui in Italia il famoso 110 ha coinvolto si e no il 4% del patrimonio immobiliare, ci è costato un rene, ha comportato il raddoppio dei costi di molti materiali e non si trovava più nessuna impresa disponibile nonostante avessero fatto “impresa” (?) anche le mezzecucchiare. E adesso dovremmo modificare la restante parte degli immobili? Il libro dei sogni è sempre aperto sulla pagina sbagliata

    Rispondi

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