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Negli ultimi anni il Crowdfunding è entrato in maniera preponderante nel mercato degli investimenti immobiliari, divenendo una risorsa sempre più apprezzata da investitori e aziende. Rappresenta, infatti, una nuova opportunità di finanziamento per organizzazioni e privati, che si basa sull’investire di piccole somme di denaro da parte di un grande numero di individui attraverso piattaforme online.
Sul crowdfunding la Consob ha recentemente emanato nuove normative che permettono a tutte le società Srl di raccogliere fondi attraverso portali online.
La delibera, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 134/2023, interviene su alcuni aspetti:
- la generalità del fornitore del servizio di crowdfunding;
- i rischi connessi all’investimento;
- i risultati delle offerte.
Le nuove regole (che entreranno in vigore il 10 novembre 2023) sostituiranno quelle precedenti e mirano ad allineare le normative italiane a quelle dell’Unione Europea. Queste prevedono adempimenti specifici per le società finanziarie e le banche abilitate. Ad esempio, gli intermediari dovranno fornire ai clienti informazioni chiare sugli investimenti, come il nome e l’indirizzo internet dell’azienda che fornisce il servizio di crowdfunding.
In questo articolo esaminiamo la nuova normativa sul crowdfunding, vediamo cosa cambia per chi investe sulle piattaforme di crowdfunding e quali obblighi sono richiesti ai fornitori di servizi (in genere banche e società finanziarie abilitate) che operano in questo settore.
Le nuove regole per gli investimenti sulle piattaforme di crowdfunding
Il mondo della raccolta di capitali online sta attraversando una vera e propria rivoluzione, grazie all’entrata in vigore del nuovo Regolamento. L’obiettivo principale è quello di allineare le norme italiane a quelle europee, creando un ambiente più armonizzato e sicuro per i fornitori del servizio.
E non è tutto: la nuova disciplina offre anche alle società a responsabilità limitata la possibilità di raccogliere fondi attraverso i portali online, ampliando così il ventaglio di opportunità per le imprese che vogliono crescere. Ma attenzione, perché gli intermediari abilitati dovranno rispettare una serie di obblighi informativi nei confronti degli investitori, garantendo così la massima trasparenza e tutela per tutti.
Ricordiamo che il nuovo Regolamento sul crowdfunding abroga quello precedente, adottato dalla Consob con delibera n. 18592 del 26 giugno 2013.
Cosa cambia per le piattaforme di crowdfunding
Il Regolamento Consob stabilisce con precisione gli obblighi che le piattaforme devono rispettare nei confronti degli investitori. Tra queste le comunicazioni di marketing e i prospetti che contengono le informazioni sugli strumenti finanziari disponibili per l’investimento. Inoltre, le piattaforme sono tenute a fornire informazioni alle autorità competenti.
Per quanto riguarda le operazioni di crowdfunding, la Consob ha stabilito che le comunicazioni devono includere:
- il nome del fornitore del servizio e il suo indirizzo web;
- informazioni accurate sui rischi associati all’investimento, compreso il rischio di perdere il capitale investito totalmente o parzialmente;
- le indicazioni sui rischi devono essere scritte in caratteri di dimensioni non inferiori a quelle utilizzate per le altre informazioni e devono essere evidenziate graficamente.
Non è inoltre permesso mascherare, ridurre o oscurare elementi, dichiarazioni o avvertenze importanti e tutte le informazioni devono essere aggiornate e pertinenti al mezzo di comunicazione utilizzato.
Per rapportare queste comunicazioni ad altre forme di investimento o evidenziare le caratteristiche delle offerte in relazione ad altre operazioni, devono soddisfare i seguenti requisiti:
- il confronto deve essere significativo e presentato in modo equilibrato e corretto;
- le fonti di informazioni utilizzate per il confronto devono essere specificate;
- devono essere indicati i fatti e le ipotesi principali utilizzate per il confronto.
In ogni caso, la comunicazione deve essere in lingua italiana e deve contenere l’avvertenza “prima dell’adesione leggere la scheda contenente le informazioni chiave sull’investimento“. Se si utilizza un mezzo audiovisivo, l’avvertenza deve essere riprodotta almeno in formato audio.
Srl ora ammesse al crowdfunding
La raccolta di capitali tramite crowdfunding per le Srl è stata resa possibile dall’articolo 100-ter del TUF, il Testo Unico della Finanza (dlgs 58/1998). Questo articolo ha permesso alle quote di partecipazione a società a responsabilità limitata di essere offerte al pubblico, anche attraverso le piattaforme di crowdfunding, superando le limitazioni dell’articolo 2468, primo comma, del codice civile. Tutto ciò è reso possibile grazie al regolamento (UE) 2020/1503, che stabilisce i limiti per queste offerte.
Gli obblighi per le piattaforme online
Le nuove disposizioni del Regolamento prevedono alcuni obblighi a carico dell’intermediario finanziario, al fine di semplificare gli investimenti dei sottoscrittori.
- Bisogna indicare il nome del possessore delle quote e di coloro che hanno sottoscritto, in modo da tenerne traccia e identificarli correttamente.
- A richiesta del possessore delle quote o del loro successivo acquirente, verrà rilasciata una certificazione che attesta la loro titolarità. Questa certificazione non può essere trasferita a terzi e non costituisce uno strumento per il trasferimento di proprietà.
- I sottoscrittori hanno il diritto di alienare le proprie quote a loro richiesta.
- Ogni possessore delle quote, compresi i successivi acquirenti, ha il diritto di richiedere l’intestazione diretta delle quote che gli appartengono.
- L’alienazione delle quote può essere effettuata da un sottoscrittore o dal successivo acquirente semplicemente annotando il trasferimento nei registri tenuti dall’intermediario.