È possibile che l’estremo oriente rappresenti una delle prossime frontiere degli investimenti immobiliari? Certo che sì. Il mercato immobiliare della regione dell’Asia Pacifica sta infatti attirando orde di investitori immobiliari. Questo perché rappresenta una valida opzione per diversificare la geografia dei portafogli di investimento o asset class. Secondo i dati di Global Real Estate Fund Index, dal 2005 ad oggi, i rendimenti immobiliari nella regione APAC hanno superato la media globale. Nonostante questo, però, la preoccupazione per il rallentamento dell’economia globale e la crescente instabilità geopolitica hanno finito per gettare ombre sulla regione. Tuttavia, secondo PGIM Real Estate, il mercato immobiliare dell’Estremo Oriente rimarrà resiliente grazie al dinamismo dei mercati asiatici e alla minore sensibilità all’inflazione.
I vantaggi degli investimenti immobiliari nell’area APAC
“Gli investitori immobiliari globali vengono spesso in Asia alla ricerca di maggiore crescita e diversificazione rispetto ai mercati nazionali” spiegano gli esperti di PGIM Real Estate. La vivacità delle condizioni di mercato della regione APAC offre ai professionisti del settore immobiliare la possibilità di beneficiare della diversificazione intra-regionale delle singole economie. Questo tutela i portafogli globali riducendo il rischio di un calo coordinato durante i periodi di flessione del mercato.
Anche in passato si è già assistito ad un andamento analogo. “L’Asia Pacifico, come regione, ha resistito piuttosto bene durante periodi di crisi sia a livello regionale che globale. Durante l’epidemia di Sars del 2003-2004, ad esempio, circa la metà dei mercati asiatici ha continuato a crescere; ancora, nel caso della Grande crisi finanziaria del 2008 nonostante vi siano state contrazioni diffuse (in oltre 9 mercati asiatici su 10) non sono mai state superiori al 10%” osservano gli esperti di PGIM Real Estate.
Nonostante questo, l’estremo oriente non è interamente immune alle preoccupazioni globali di recessione, inflazione e aumento dei tassi d’interesse da parte delle banche centrali. Secondo PGIM Real Estate anche le economie asiatiche stanno subendo le conseguenze del rallentamento della domanda globale. In particolar modo nei Paesi che dipendono fortemente dall’export, come Hong Kong, Singapore e Corea del Sud.
Cina e Giappone, d’altra parte, rappresentano una storia diversa, esemplificativa del dinamismo della regione Asia-Pacifico. Il Giappone mantiene la sua politica monetaria favorevole e beneficia dalla riapertura delle frontiere che si è verificata lo scorso ottobre. La Cina invece potrebbe recuperare forza a seguito dell’allentamento della politica anti-COVID, che ha ostacolato la sua crescita negli ultimi due anni.
“Entrambi i paesi non sono particolarmente soggetti alle pressioni inflazionistiche. Sebbene non si possa né escludere un cambio sulle politiche dei tassi da parte di Tokyo né che la riapertura di Pechino al mondo si realizzi senza complicazioni, riteniamo comunque che le proiezioni per questi due paesi differiscano da quelle delle altre economie dell’APAC ”, sottolineano gli esperti.
Le conseguenze
Quali dinamiche innesta tutto questo sul settore e, in particolare, per gli investimenti immobiliari in quest’area? “La dinamica di crescita dovrebbe rallentare nei prossimi trimestri e, allo stesso tempo, il possibile inasprimento della politica monetaria dovrebbe creare maggior pressione sui mutui c.d. “capped rate”, (ossia quei finanziamenti a tasso variabile con un delta massimo predeterminato, oltre il quale il tasso d’interesse non potrà mai salire, anche se i tassi di mercato dovessero superarlo), con una conseguente ricaduta sugli asset immobiliari. Tuttavia, riteniamo che alcuni mercati, in particolare Giappone e Singapore, vedranno i valori del proprio mercato immobiliare reggere relativamente bene”.
Per concludere, nonostante la possibile lieve flessione del valore degli immobili nella regione APAC, la diversificazione delle sue economie dovrebbe offrire agli investitori una vasta gamma di risultati diversi per ogni mercato individuale.